TVS e Mahindra: in India si pensa a motocicli Flex-Fuel

L’onda green non si ferma, anzi accelera. E se da una parte l’UE ha diramato da poco i suoi piani per un futuro a zero impatto ambientale e ridotto inquinamento, dall’altra c’è anche l’India che, forte della proposta del ministro dei trasporti sull’obbligatorietà dei motori Flex-Fuel per i veicoli prodotti dalle Case indiane, sta cercando di accelerare il processo di produzione di veicoli spinti da fonti energetiche alternative.

Tra tutte le Case però, a spiccare sono state TVS Motor Company e Mahindra & Mahindra, che insieme hanno iniziato a studiare la fattibilità dei motori per motocicli a carburante flessibile.

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Progetti pilota per motocicli Flex-Fuel

Partiamo dal presupposto che un veicolo a motore Flex è in grado di utilizzare indifferentemente benzina, bioetanolo o una qualsiasi miscela dei due e si distinguono dai veicoli bifuel perché in questi ultimi il motore è in grado di funzionare con un solo carburante alla volta.

Bene, chiarito il concetto, stando a quanto trapelato, le due Case indiane (TVS e M&M) hanno avviato progetti pilota a Pune, quarta città industriale dell’India ad un centinaio di chilometri da Mumbai, per produrre appunto motori a carburante flessibile per veicoli a due ruote.

L’obiettivo è produrre veicoli con motore ad etanolo puro

Un progetto che aiuterebbe sicuramente i veicoli ad adattarsi a una percentuale più elevata di etanolo miscelato nel carburante, visto che al momento l'India miscela l'8,6% di etanolo e l'obiettivo è raggiungere il 20% entro il 2025.

Tempo addietro, infatti, il governo indiano aveva chiesto alle aziende automobilistiche di verificare la fattibilità dei veicoli a base di etanolo puro (o E100). I due progetti pilota, quindi, secondo quanto riferito dai colleghi di RideApart, saranno utili nel verificare tale fattibilità.

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