FocusOn, KTM 1290 Super Adventure R

FocusOn, KTM 1290 Super Adventure R© Jason Critchell

Si distingue dalla “S” per la ruota di 21” e dalla precedente “R” per alcune migliorie che la rendono più facile, a partire dalla sella meno alta. Ma la sua efficacia non è in discussione

Adam Child

07.07.2021 ( Aggiornata il 07.07.2021 16:43 )

La precedente versione della KTM 1290 Super Adventure R è datata 2017. Con il 2021 arriva il momento di un approfondito upgrade, sulla scia di ciò che è accaduto con la versione standard S, quella per intenderci dall’indole più stradale. Insomma, tante modifiche per motore e ciclistica: il primo è ora Euro-5, la seconda è diventata più amichevole, non fosse altro per la seduta ribassata, passata da 890 a 880 mm da terra. Ma questa è solo la punta dell’iceberg. KTM, con la sua maxi crossover, ha soddisfatto gli standard Euro-5 senza perdere nulla dei 160 CV del bicilindrico a V tenuto a bada da una elettronica ancora più sofisticata che si accompagna a un nuovo cruscotto TFT di 7 pollici. Le sovrastrutture sono completamente nuove, a partire dal serbatoio del carburante sdoppiato, dall’air-box ad accesso rapido e nuove luci a led. Rispetto alla S, la R vede aumentare le capacità fuoristradistiche. Le sospensioni WP semiattive della prima sono rimpiazzate da elementi convenzionali modificabili manualmente, dotati di una corsa maggiore (da 200 a 220 mm). I cerchi sono a raggi e senza camera d’aria, l’anteriore con un diametro di 21” (19 pollici sulla S). Inoltre, l’altezza da terra è aumentata e il plexiglass è più piccolo e più corto: dettagli da off-road estremo.

Euro 5

Per rientrare nei parametri è stata modificato il sistema di alimentazione ed è arrivato un impianto di scarico completamente nuovo con doppi convertitori catalitici. Nonostante l’Euro-5, la Super Adventure non ha perso nulla quanto a potenza e coppia: in più il twin LC8 ora è anche più leggero di 1,6 kg. Una soluzione intelligente è rappresentata dall’air-box, che ora è stato collocato sopra il motore. Rimuovendo il vano portaoggetti, proprio davanti al tappo del serbatoio, si ha accesso al filtro dell’aria, quindi facilmente trattabile dopo una giornata di fuoristrada nella polvere.

In sella, invece, questa maxi sorprende. Nonostante le sospensioni a corsa lunga e la grande ruota anteriore di 21 pollici, la R risulta incredibilmente rapida anche su asfalto. Di serie ha quattro modalità di guida – Sport, Street, Rain e Off- road – che modificano la potenza, il carattere del motore e gli aiuti per il pilota. I riding mode ora dialogano con la nuova IMU a 6 assi (5 in precedenza). Street e Sport sono a piena potenza, Rain e Off-road limitati a 100 CV. Come ci si poteva aspettare da KTM, i controlli elettronici sono eccellenti: in modalità Sport, c’è una connessione piuttosto diretta con l’acceleratore. Insomma, la ruota anteriore può sollevarsi prima dell’intervento dell’antiwheeling. Disattivando tutto, nelle prime tre marce, qualsiasi pecca dell’asfalto manderà l’avantreno verso le stelle. La sospensione posteriore è ora regolabile manualmente rispetto a quella semi-attiva del modello S. Ciò significa che la versione R è più incline alle impennate e quindi leggermente più impegnativa della S. Nonostante lo slogan “ready to race” questa KTM ha anche un volto amichevole. In autostrada, per esempio, con la sesta marcia inserita, il motore gira dolce e sornione. Ma se si spalanca la spinta si fa davvero decisa.

MIGLIORANO CONTROLLO ED EQUILIBRIO

221kg a secco. Con il pieno di 23 litri arriviamo intorno ai 250 kg. Un problema? Tutt’altro... La sospensione WP Xplor è estremamente efficace nonostante la necessità di trovare un compromesso a livello di efficacia tra fuoristrada e asfalto. Sì, c’è molto trasferimento di carico, ma è sempre ben controllato. I freni idraulici in compressione sono ben tarati, così come l’estensione: quando si rilascia il freno non c’è la classica frustata di ritorno. I motociclisti più esperti inizieranno presto a ridurre gli aiuti godendosi appieno le sensazioni offerte dalla meccanica. Certo, se ci si lascia prendere la mano, meglio averlo un paracadute... Insomma, è un piacere guidare a ritmo sostenuto, il feedback è eccellente. Tanto che ricorda da lontano una supermotard (peso a parte).

I freni rimangono invariati rispetto al modello precedente con pinze radiali Brembo che agiscono su doppi dischi di 320 mm Ø. L’ABS in curva è eccellente, e volendo si può disattivare il controllo su quello posteriore (per il divertimento... ma anche per la guida in off-road). L’ABS è ottimamente tarato sia su strada che fuoristrada, ben coadiuvato dalla forcella WPdi48mmØ.

Fuoristrada, invece, il grande cambiamento è rappresentato dal telaietto ausiliario che ha consentito di abbassare il piano di seduta di 10 mm. Inoltre vanno segnalati la sella più stretta e il serbatoio a tre “celle” come per l’890 Adventure R. A trarne vantaggio è la sensazione di controllo, l’equilibrio complessivo e il (limitato) senso di pesantezza. Senza contare che ora è più facile poggiare i piedi a terra, aspetto non proprio secondario quando si viaggia tra fango e buche. In definitiva, la R appare decisamente più accessibile di prima a tutto vantaggio dei meno esperti.

Se si imbocca l’autostrada invece, si apprezza il cruise control ma si notano due importanti assenze: il radar che lo rende adattivo e un plexiglass degno di questo nome. La R presenta uno schermo più piccolo rispetto alla S (un vantaggio in fuoristrada) che ovviamente non offre la stessa protezione ad alta velocità. È regolabile manualmente, ma non basta... Anche il sedile è diverso dalla S e ci sono ben 11 diverse opzioni: i lunghi viaggi non dovrebbero essere un problema in quanto le sospensioni filtrano con facilità tutte le imperfezioni stradali. Il piccolo scomparto davanti al tappo del serbatoio (senza serratura) è utile per riporre un telefono cellulare e c’è anche una presa USB. L’elenco delle dotazioni di serie della KTM è impressionante. Manca solo il quick-shifter che è optional.

Quindi?

La nuova R è molto più accessibile per la maggior parte dei motociclisti. Il nuovo telaio ausiliario, la sella e i comandi regolabili le permettono di adattarsi a tutte le esigenze risultando meno intimidatoria di prima.

Anche il nuovo quadro elettrico, l’impressionante cruscotto TFT e gli ausili elettronici per il pilota sono un significativo passo avanti. Su strada, la manovrabilità è superba e le sospensioni a corsa lunga offrono un alto livello di controllo. Fuoristrada gli standard sono super. Lo stile e l’aspetto sono molto personali... per la perfezione manca un pneumatico tassellato “vero”. Poi il quadro sarebbe perfetto.

KTM 1290 Super Adventure R FOTO

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Si distingue dalla “S” per la ruota di 21” e dalla precedente “R” per alcune migliorie che la rendono più facile, a partire dalla sella meno alta. Ma la sua efficacia non è in discussione

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