La cintura di sicurezza in moto? Italdesign studia la soluzione

La cintura di sicurezza in moto? Italdesign studia la soluzione

Il sistema conta su un paraschiena sovradimensionato in grado di capire il tipo di incidente a cui si va incontro e decidere se tenere agganciato il centauro o farlo allontanare dal mezzo

Redazione - @InMoto_it

21.05.2021 ( Aggiornata il 21.05.2021 12:38 )

La cintura di sicurezza sulla moto. Detta così, può far storcere il naso sia in termini di praticità che di concetto. Le due ruote non sono come le auto, come filosofia, come ingegneria, come finalità. Però la tutela di chi le guida è di uguale importanza e le aziende continuano costantemente a studiare nuove soluzioni da proporre su scooter e motociclette. Italdesign sta pensando a un sistema che protegga i centauri come fanno le cinture nelle auto.

Sistema removibile

Il problema della cintura in sella è che, nella maggior parte degli incidenti motociclistici, la cosa più utile da fare sarebbe allontanarsi il prima possibile dalla moto: rimanere legato a chili e chili di metallo in corsa verso l’impatto sarebbe illogico. Il modello di Italdesign, però, punta sulla versatilità: si tratta di uno schienale rigido, come un paraschiena sovradimensionato, da allacciare su entrambe le spalle e intorno alla vita. Questo schienale non è fisso ma si attacca tramite un gancio flessibile, con la possibilità di sganciarsi istantaneamente se necessario. Tramite i sensori della moto, il sistema dovrebbe essere in grado di capire il tipo di incidente che sta per accadere e se mantenere il pilota agganciato alla moto oppure se favorire l’allontanamento in corsa. Se si percepisce la caduta del mezzo, con una certa angolatura da terra, lo schienale si sgancia. In caso di collisione frontale o laterale con un’auto, invece, il sistema tiene il motociclista agganciato alla sella, in modo da evitare voli e impatti contro l’altro veicolo.  

Da scooter o tourer

La soluzione Italdesign, immaginiamo, si rivolge più agli scooter o alle moto da turismo che alle sportive, con prestazioni diverse e pieghe sull’asfalto che supererebbero facilmente la soglia di allarme. Il sistema non è concepito né per i puristi della pista né per i piloti esperti, piuttosto intercetta le necessità di chi sceglie uno scooter o una moto per spostamenti pratici e cerca un modo più efficiente per abbassare i rischi di infortuni e incidenti in sella.  

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