75 anni di Vespa: una storia anche di corse

75 anni di Vespa: una storia anche di corse

Il leggendario scooter Piaggio, oltre ad essere un simbolo del Made in Italy, vanta anche una lunga storia sportiva e agonistica. Già nel ’47, infatti, venne presentato un modello “corsaiolo”

Redazione - @InMoto_it

22.04.2021 18:36

Durante la sua lunga storia il mito italiano non ha rappresentato solamente i sogni e le speranze di intere generazioni di ragazzi e ragazze, ma ha saputo dire la sua anche all’interno di un comparto, quello delle corse, che in realtà potrebbe collocarsi, rispetto alla Vespa, molto più lontano di quanto si potrebbe mai immaginare.

Eppure, Il sangue sportivo scorre nelle vene di Vespa fin dalla sua nascita, 75 anni fa, quando nel 1947 - a meno di un anno dall’avvio della produzione del mitico scooter - Piaggio ne realizzò la prima versione sportiva, la Vespa 98 cc Corsa.

Buon compleanno Vespa: 75 anni per un'icona Made in Italy

Vespa 98 Corsa, la pioniera

La Vespa 98 Corsa prodotta agli albori raggiungeva una velocità di circa 80 km/h ed era equipaggiata con un motore 2T e un cambio a 3 velocità elaborato direttamente dal Reparto Esperienze Piaggio. Da quel momento in poi la Vespa di corse ne vincerà moltissime – tra gare di regolarità e trofei di velocità -, collezionando una serie ininterrotta di vittorie e record sportivi tra il 1948 e il 1951.

Dal primo vero prototipo alla consacrazione sportiva

Ovviamente, sulle ali dell’entusiasmo dei primi meritati successi sportivi, in casa Piaggio non passò molto tempo prima di vedere il primo vero prototipo sportivo. Era il 1949 e dagli stabilimenti uscì in breve tempo il primo prototipo destinato all’uso esclusivamente agonistico: La Vespa 125 Corsa “Telaio in lega”. Un modello riconoscibile per il suo inconfondibile telaio in alluminio - modellato come una moderna carena motociclistica –, che riuscì in breve tempo a consacrare sportivamente lo scooter: primo e secondo posto nel Gran Premio di Bologna e sul circuito di Perugia nel ’50 e ben 17 record del mondo tra cui quello dell'ora (media di 134 km/h), delle 100 miglia (media 129,7 km/h), delle 500 miglia (media 123,9 km/h), dei 1.000 km (media 124,3 km/h) e delle 10 ore nelle quali percorre 1.049 km.

Una supremazia che Vespa incrementò nel 1951, dominando la “Sei Giorni Internazionaledi Varese con la vittoria di ben 9 medaglie d’oro individuali ottenute contro le migliori moto fuoristrada dell’epoca. Insomma, un tripudio.

Notevole fu anche il record sul "Siluro" stabilito nel 1951 con in sella Dino Mazzoncini: su un tratto della Roma-Ostia, il 9 febbraio 1951, quella particolare Vespa raggiunse la velocità media - su due passaggi - di 171,02 km/h (andata 174,418 km/h e 169,910 km/h al ritorno), percorsi in 21,4 secondi.

Vespa 150 GS e 90 Super Sprint, fuoco sportivo

Tuttavia, tra gli anni ’50 e ’60  il pubblico dello scooter è ormai cresciuto e la Vespa intraprende pian piano la via del mito rivoluzionario. Quel mito con il quale distinguersi durante quegli anni così in forte fermento. Inevitabilmente, il periodo dei prototipi si fece sempre più lontano.

Nonostante questo però, il fuoco sportivo non cessò di ardere con vigore all’interno dell’anima Vespa. In quel periodo, infatti, uscirono dai cancelli Piaggio la Vespa 150 GS – con motore ad ammissione diretta nel cilindro capace di sviluppare 8 cv a 7500 giri, cambio a quattro marce, sella allungata e grandi ruote da 10 pollici – e la Vespa 90 Super Sprint. Due vere pietre miliari capaci di fornire un degno contributo al mito sportivo dello scooter negli anni del boom.

Dagli anni ’80 agli anni 2000, nel segno della sportività

Il decennio ’80 porta con sé una rivoluzione stilistica e culturale, che inevitabilmente contamina anche Vespa. Figlia del periodo, infatti, è la Vespa 125 T5 Pole Position del 1985, dove la sigla T5 stava per “5 travasi”. Linee aggressive, appendici aerodinamiche, cupolino e contagiri digitale ne sintetizzavano la visione corsaiola, tanto che forte del suo carattere sportivo ebbe come testimonial d’eccezione l’ex campione di Formula 1, Nelson Piquet.

Nel XXI secolo, poi, il testimone di questa lunga e gloriosa tradizione sportiva passerà nelle mani dei modelli della famiglia GTS. Dalla capostipite Vespa GTS 250 ie (lanciata nel 2005) deriva oggi la modernissima Vespa GTS 300 Super Sport, il modello dalla cubatura più grande mai raggiunta da Vespa che oltre a renderla la Vespa più prestante mai prodotta rappresenta anche la più alta sintesi, tecnica ed estetica, di settantacinque anni di passione sportiva. Firmata Vespa.

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