Incidente causa olio su strada, la Cassazione non risarcisce

Incidente causa olio su strada, la Cassazione non risarcisce

Un motociclista è rimasto coinvolto in un incidente per una chiazza rilasciata poco prima da un camion del Comune di Roma, ma visto il brevissimo lasso di tempo intercorso gli sono stati negati i danni

Redazione - @InMoto_it

24.03.2021 ( Aggiornata il 24.03.2021 12:28 )

Che i motociclisti siano una delle categorie “fragili” sulla strada non è certo una novità. Incidenti a volte con altri veicoli, come auto e camion, a volte a causa delle condizioni meteorologiche che influiscono su quelle dell’asfalto. La moto, per sua struttura, possiede un equilibrio decisamente meno solido rispetto ai mezzi a quattro ruote e questo, inevitabilmente, rende il mezzo e il pilota più esposti ai pericoli della strada. Ma se il pericolo è impossibile da controllare cosa succede? Proprio in questi giorni, si sta parlando molto dell’episodio avvenuto a Roma in cui un motociclista è rimasto coinvolto in un incidente a causa di una macchia d’olio su strada proveniente da un camion addetto alla raccolta della spazzatura passato di lì poco prima. La Cassazione gli ha negato il risarcimento. Proviamo a capire perché.

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Cosa dice il Codice Civile

Caduto a terra con la sua moto, a causa della chiazza d’olio, l’uomo ha pensato di chiedere un risarcimento danni al Comune di Roma. Ma c’è un grosso ma. L’articolo 2051 del Codice Civile, relativo al “Danno cagionato da cosa in custodia” recita: “ Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. Cosa significa? In sostanza, qualora non venga dimostrata l’effettiva responsabilità della macchia d’olio su strada a carico del Comune, l’ente non ha responsabilità in merito perché si tratta di un pericolo “inevitabile”. E dato che sembra siano trascorsi pochi minuti tra il rilascio dell’olio sull’asfalto da parte del camion e l’incidente, il Comune non avrebbe avuto il tempo di intervenire per rimuovere la causa del sinistro e sarebbe, quindi, da escludere la cattiva manutenzione. A confermarlo, anche il verbale dei Vigili urbani, accorsi quasi subito dopo la caduta del motociclista, i quali hanno verificato e poi riportato le condizioni della chiazza. Al contrario, se la macchia d’olio, causa dell’incidente, fosse rimasta lì per molto tempo, la pubblica amministrazione avrebbe avuto il dovere di risarcire il pilota in quanto sua la responsabilità di non aver rimosso la sostanza pericolosa dall’asfalto.

Una riflessione

Forse sarebbe da riflettere non tanto sul no della Cassazione, piuttosto sull'articolo 2051 del Codice Civile che nega un risarcimento. La vittima, infatti, resta in ogni caso il motociclista: colui che ha avuto l'incidente, colui che non ha potuto prevedere o evitare la causa che lo ha coinvolto nella caduta, e colui che non ha ricevuto alcun rimborso nonostante non fosse sua la responsabilità di quanto avvenuto. Avevamo iniziato affermando quanto la categoria dei piloti su due ruote sia tra le più "fragili", ed ecco una nuova dimostrazione.

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