Prezzi del carburante in aumento, i consumatori protestano

Prezzi del carburante in aumento, i consumatori protestano

Il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori Dona alza la voce per i rincari: nell'ultima settimana il pieno si fa con un euro in più. Le accise continuano a far discutere

Redazione - @InMoto_it

25.02.2021 ( Aggiornata il 25.02.2021 11:58 )

I prezzi del carburante continuano a salire: questo è quanto testimoniano i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, relativi all’ultima settimana. Un peso non indifferente per il portafogli delle famiglie, anche se l’incremento certifica una leggera crescita dell’economia nazionale.

LE 17 ACCISE

Il prezzo della benzina sale da 1,5 a 1,519 euro al litro; il gasolio cresce da 1,373 a 1,391 euro al litro. La cosa più difficile da digerire per gli italiani è sempre la stessa: l’annosa questione delle accise, che sembrano impossibili da smaltire anche dopo decenni. Attualmente stiamo pagando:

0,000981 euro: finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935-1936)

0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez (1956)

0,00516 euro: ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963)

0,00516 euro: ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze (1966)

0,00516 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Belice (1968)

0,0511 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976)

0,0387 euro: ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1980)

0,106 euro: finanziamento per la guerra del Libano (1983)

0,0114 euro: finanziamento per la missione in Bosnia (1996)

0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004)

0,005 euro: acquisto di autobus ecologici (2005)

0,0051 euro: terremoto dell’Aquila (2009)

da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura (2011)

0,04 euro: emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011)

0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana (2011)

0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” (2011)

0,02 euro: terremoto in Emilia (2012)

A questa lista infinita, va aggiunto il 22% di IVA.

IL PIENO COSTA UN EURO IN PIù

Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, alza la voce: "Una stangata! Rincari ingiustificabili! In una sola settimana un pieno da 50 litri è aumentato di quasi 1 euro: 95 cent per la benzina e 90 cent per il gasolio". E ancora: "Da metà novembre ad oggi, c'è stata un'impennata dei prezzi del 9,6% per la benzina e del 10,8% per il gasolio. In valore assoluto si tratta di 13,31 cent al litro per la benzina e 13,56 cent al litro per il gasolio. Su un pieno di 50 litri l'aggravio è di 6 euro e 65 cent per la benzina e 6 euro e 78 cent per il gasolio. Su base annua è pari ad una batosta ad autovettura pari a 160 euro all'anno per la benzina e 163 euro per il gasolio”. 

UNA FERITA APERTA

C’era da aspettarsi un rincaro del carburante, dato l’annuncio degli aumenti del prezzo al barile da parte dei paesi produttori del greggio. Ma per noi, che ancora paghiamo le campagne coloniali di Mussolini, si tratta di continuare a girare il coltello in una piaga vecchia 86 anni.

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