Motorizzazione, stop all'obbligo di collaudo per i ganci traino

Motorizzazione, stop all'obbligo di collaudo per i ganci traino

Il decreto del Ministero dei Trasporti semplifica la vita dai proprietari di veicoli: basterà aggiornare la carta di circolazione e trovare un'officina accreditata per i lavori 

Redazione - @InMoto_it

17.02.2021 12:19

È diventato effettivo il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti riguardo i vari tipi di collaudo nelle sedi della Motorizzazione Civile. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale sabato scorso, il provvedimento cambia un po’ di regole che interessano anche i motociclisti.

GANCI TRAINO SENZA COLLAUDO

Tra le operazioni non più soggette a collaudo obbligatorio rientrano la sostituzione dei serbatoi Gpl, il montaggio dei doppi comandi sui veicoli per le esercitazioni di guida, gli adattamenti per i conducenti disabili e, soprattutto, l’installazione dei ganci traino. Per implementare i propri veicoli con queste modifiche, quindi, rimane sì confermato l’aggiornamento della carta di circolazione, ma basterà avere una dichiarazione di esecuzione dei lavori a regola d’arte da parte di un’officina accreditata dal MiT. Viene meno la necessità del collaudo ufficiale alla Motorizzazione.

COSTI E BUROCRAZIA

Per trasportare la moto sul traino agganciato alla propria auto basterà presentare la domanda di aggiornamento della carta di circolazione entro 30 giorni dal completamento dei lavori e potrà farlo direttamente l’intestatario del veicolo, oppure un’agenzia di pratiche auto. I costi sono di 10,20 euro di tariffa motorizzazione con marca da bollo da 16 euro se lo si fa autonomamente; rivolgendosi ad agenzia, si paga una commissione variabile per la pratica svolta. Tra gli allegati alla domanda, va inserita l’attestazione dei lavori dell’officina, la certificazione di origine dei componenti installati e, se previsto, il certificato di conformità. Ad aggiornare la carta di circolazione è la Motorizzazione Civile, rilasciando un tagliando da applicare al libretto stesso con i nuovi dati e un codice identificativo dell’officina accreditata.

TRANSIZIONE

Per chi aveva già inoltrato una richiesta prima del nuovo decreto, la vecchia procedura resta valida. Visite e prove già prenotate possono essere effettuate, come valide sono le domande ancora da presentare per modifiche già effettuate. La Motorizzazione Civile fa sapere: “In considerazione della possibile volontà da parte degli interessati di avvalersi delle semplificazioni introdotte, le domande già presentate potranno essere definite con la nuova procedura a condizione che la domanda venga opportunamente integrata e resa conforme alle prescrizioni del decreto, con particolare riferimento all’accreditamento dell’officina e alle relative dichiarazioni”.

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