Open Bike Fest, prima edizione a giugno 2021

Open Bike Fest, prima edizione a giugno 2021

L'evento è atteso nel complesso industriale di Treviso e conferma la direzione green intrapresa dalla provincia: le date vanno dall'11 al 13 giugno

Redazione - @InMoto_it

21.12.2020 ( Aggiornata il 21.12.2020 15:50 )

Pedalare, pedalare: per ripartire dopo un anno in cui tutto è stato fermo, stravolto e bloccato dal Covid-19, bisogna mettersi sulle gambe e lanciarsi in volata verso il 2021. È con quest’approccio che Open Bike Fest viene annunciato per la prossima estate a Treviso. L’evento dedicato alla bicicletta andrà in scena dall’11 al 13 giugno con la prima edizione.

L’ideatore della manifestazione è l’imprenditore Damaso Zanardo, che annuncia: “Il superamento dell’attuale emergenza epidemica segnerà proprio all’inizio della prossima estate un momento di ripartenza e rinascita: la bicicletta è la sintesi perfetta di un futuro già presente nel quale adotteremo diversi stili di vita, più attenti alla salute e alla sostenibilità”. I partecipanti saranno invitati ad arrivare in bici all’evento e saranno a disposizione parcheggi e transfer gratuiti dalla stazione e dall’aeroporto, così da coinvolgere appassionati anche da zone più lontane.

IL SITO DELL’EVENTO

Le due ruote sono naturalmente il centro dell’iniziativa, mentre il contorno punta a integrare diversi settori: metalmeccanico, sport-system, turimo, enogastronomia. L’epicentro del Bike Fest è il complesso post-industriale che una volta ospitava la sede dell’azienda Pagnossin e che oggi punta a trasformarsi in una cittadella della bici: l’obiettivo è di collegare varie zone del trevigiano e di altre province attraverso piste ciclabili come la Treviso-Ostiglia.

Il sindaco di Treviso Mario Conte si esprime a riguardo: “Ci piace pensare al 2021 come un anno di ripartenza e rinascita. Open Bike Fest sarà sicuramente un evento capace di promuovere la mobilità sostenibile, il benessere e lo sport. Le due ruote sono e devono diventare sempre di più il mezzo per gli spostamenti sulla breve e media distanza e a Treviso, anche grazie a numerosi progetti – fra i quali la Ciclopolitana - stiamo proprio seguendo la linea della promozione della bici come mezzo di trasporto sicuro e ad emissioni zero per il lavoro ma anche per lo sport e il turismo”. 

SOSTEGNO DELLE ISTITUZIONI

Open Bike Fest punta ad unire cicloamatori e agonisti della bici, amanti del ciclismo su strada e offroad, esperti dell’urban e anche le famiglie con bambini: con il sostegno della Regione Veneto, del Comune di Treviso, di Assindustria Veneto Centro e Unioncamere, il presidente di OBF Luca Businaro è sicuro: “La vasta area espositiva dedicata ai principali marchi produttori di biciclette e accessori vuole dare il segnale forte di un settore che anche in questi tempi difficili mantiene un trend di crescita produttiva in doppia cifra. Ma attorno al contenuto tecnologico, che i visitatori potranno apprezzare testando questi materiali in aree appositamente attrezzate, sviluppiamo la fascinazione di un mondo a due ruote che significa libertà, aggregazione, viaggio”.

CINQUE VIE MAESTRE

A sottolineare i temi del festival, nei giorni precedenti all’inaugurazione, cinque gruppi di ciclisti arriveranno in città da cinque direttrici ciclabili collegate all’Europa e al resto d’Italia, per testimoniare la via green intrapresa dal territorio. Il Veneto è tra le regioni con le migliori prospettive di crescita in questa direzione.

“Open Bike Fest è una splendida opportunità per il potenziamento e lo sviluppo di nuove strategie turistiche – spiega l’Assessore regionale Federico Caner – in un naturale processo di cambiamento che il Coronavirus ha enormemente accelerato. Il Veneto è la terra della bici per eccellenza, Treviso è la provincia italiana con più società sportive e più praticanti di questa disciplina, ma è chiaro che la nostra attenzione si allarga su un bacino di utenza estremamente più ampio che si è sviluppato negli anni recenti e soprattutto negli ultimi mesi, e che saremo felici di accogliere nei nostri territori”.

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