Le strade più pericolose d'Italia: lo studio ACI sugli incidenti

Il nuovo studio pubblicato da ACI fornisce dati accurati riguardo gli incidenti sulle strade italiane con numeri sia in assoluto che per il settore delle due ruote. In base ai dati raccolti nel 2019, la percentuale di sinistri riguardo qualsiasi tipo di veicolo è di 74 incidenti su 100 nei centri abitati, 5 in autostrada e 21 su strade extraurbane.

PREOCCUPA UN DATO

I numeri assoluti parlano di 36.526 incidenti (1.142 mortali) sui circa 55.000 km di strade della rete viaria principale del paese. L’indice di mortalità è del 3,4%. In autostrada scende il numero di incidenti (-1,5%) così come il numero di morti (-6,9%); stesso trend per le strade extraurbane (incidenti a -3,8%, morti a -6,8%); nei centri abitati sono stabili gli incidenti ma decresce la mortalità (-5%). Queste cifre riguardano tutti i tipi di mezzi di trasporto. Le due ruote, invece, sono coinvolte nel 18,6% degli incidenti stradali (più il 3,9% che riguarda i ciclisti). Il dato che preoccupa maggiormente è quello dell’indice di mortalità: 3,6 morti ogni 100 incidenti, contro l’1,8% delle auto. I cosiddetti “utenti vulnerabili” rappresentano una quota elevata dei decessi: il 33,8% è ciclista, motociclista o pedone. 257 sono i motociclisti morti nel 2019.  

LE STRADE Più PERICOLOSE

Le tratte più pericolose per le due ruote sono: la SS 001 Aurelia in Liguria, il Grande Raccordo Anulare di Roma, la SS 016 Adriatica in provincia di Rimini, la SS 018 Tirrena-Inferiore in provincia di Salerno, la SS 249 Gardesana Orientale in provincia di Verona, la SS 145 Sorrentina in provincia di Napoli, la SS 006 Casilina in provincia di Roma, la Tangenziale Est-Ovest di Napoli.

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