Museo Morbidelli, ufficiale: rinasce con l’ASI, sede a Pesaro

Museo Morbidelli, ufficiale: rinasce con l’ASI, sede a Pesaro

L'Automotoclub Storico Italiano ha rilevato i 71 esemplari della collezione non partiti per l’asta inglese. OK dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ed il Comune di Pesaro mette a disposizione una prestigiosa sede 

Redazione - @InMoto_it

21.09.2020 ( Aggiornata il 21.09.2020 10:42 )

Qualche settimana fa vi avevamo raccontato che l’Automotoclub Storico Italiano avrebbe acquistato tutte le moto rimaste in Italia del Museo Morbidelli, che non hanno partecipato all’asta di Bonhams lo scorso Ferragosto. L’obiettivo? Creare un nuovo museo, sempre a Pesaro. Adesso la notizia è ufficiale: ASI ha rilevato i 71 esemplari della preziosa collezione, dopo l’intervento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha bloccato l’esportazione dei pezzi con più di 75 anni. L’operazione è andata in porto anche grazie all’intervento del Comune di Pesaro: metterà a disposizione una sede prestigiosa così da rendere la collezione di nuovo visitabile.

Morbidelli bis

Tra i 71 modelli contiamo 30 marchi provenienti da tutto il mondo. Si va dall’esemplare più datato, una rara Moto Rêve 275 del 1907, al più prezioso, la Benelli GP 4 250 Competizione del 1942. Si tratta dell’unico esemplare esistente al mondo progettato dalla Casa motociclistica pesarese, oggi valutato più di mezzo milione di euro. Altra Benelli degna di menzione è la GP 175 usata nel 1934 dal pilota iridato Dorino Serafini.

All’asta le moto del Museo Morbidelli - LE FOTO

All’asta le moto del Museo Morbidelli - LE FOTO

Giancarlo Morbidelli sperava che la sua grandiosa collezione trovasse casa nella nella Motor Valley. Invece il 25 e il 26 aprile andranno all’asta. Una Ducati 125 del 1964 parte da € 4

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Gli scopi statutari dell’ASI – ha sottolineato il presidente Alberto Scuro – comprendono la tutela e la salvaguardia del motorismo storico in tutte le sue forme. Grazie al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e alla sensibilità del ministro Dario Franceschini, sempre attento ai valori e all’importanza del motorismo storico, abbiamo salvato un patrimonio unico al mondo, che molto presto rimetteremo a completa disposizione del territorio e di tutti gli appassionati. La Regione Marche e la città di Pesaro, con il sindaco Matteo Ricci in prima linea, credono molto nel motorismo come leva fondamentale per il turismo e per un’offerta culturale di rara unicità e siamo orgogliosi di contribuire all’operato fatto finora”.

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