Bici, esplode al domanda: le scorte saranno sufficienti?

Bici, esplode al domanda: le scorte saranno sufficienti?

Negozi presi d’assalto, bonus mobilità e voglia di fare sport. L’industria biciclette deve sostenere una richiesta altissima dopo due mesi di produzione ferma

Redazione - @InMoto_it

22.05.2020 ( Aggiornata il 22.05.2020 12:24 )

Nonostante la crisi causata dell’emergenza sanitaria e i due mesi di chiusura dei negozi, il settore delle biciclette sembra destinato ad aumentare produttività e fatturato. Le città stanno attuando piani per una mobilità sostenibile, incentivando l’uso delle biciclette e realizzando piste ciclabili. C’è poi il bonus mobilità, fino a 500 euro di rimborso sull’acquisto di bici, elettrica e non, e monopattini. Insomma, la micromobilità sta fiorendo e i negozi, appena riaperti, sono stati presi letteralmente d’assalto, con le scorse quasi finite. Questo significa che gli stabilimenti devono produrre più che mai, vista la domanda in continuo aumento. Le previsioni parlano di 400mila biciclette vendute in più del 2019.

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Il merito

È vero che il bonus mobilità ha incentivato l’acquisto della bici, ma non è solo questo il merito del boom. “Dalle prime indicazioni che riceviamo dalla rete dei rivenditori – spiega Piero Nigrelli, direttore settore ciclo di Confindustria Ancma – sembrerebbe che l’incentivo medio erogato, che non può superare il 60% del prezzo della bicicletta, sia pari a 300 euro. Sulla base di questo e considerata la dote del provvedimento, al momento pari a 120milioni di euro, la misura potrebbe generare vendite per 400mila pezzi, tra biciclette elettriche e muscolari”.

Non è soltanto l’incentivo che sta portando la gente nei negozi – spiega Nigrelli –. Fin dal 5 maggio, giorno della ripartenza, c’è stato un boom di richieste di riparazioni per bici che erano in cantina e che improvvisamente per molti italiani erano diventate il mezzo su cui contare per muoversi in sicurezza nella fase 2. E chi non ne aveva una, ha deciso di comprarla, anche senza incentivi”.

Quello che adesso preoccupa è la possibilità che le aziende non riescano a sostenere il flusso della domanda, visto il fermo di due mesi a causa del coronavirus. “È probabile che, fra qualche settimana, potrebbe mancare il prodotto. Non averci permesso di produrre per due mesi avrà delle conseguenze”.

Voglia di fare sport

Dicevamo della domanda e delle scorte che potrebbero esaurire (anzi, per alcuni prodotti lo sono già). Da quanto emerso nelle ultime settimane, cioè dalla riapertura delle attività, è che gli italiani non si stanno focalizzando solo sull’acquisto di e-bike, ma puntano anche sulle mountain bike. Questo significa che hanno voglia di muoversi e fare sport.

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