Piaggio: un brevetto per l'aerodinamica attiva

Piaggio: un brevetto per l'aerodinamica attiva

Il sistema disegnato su un MP3 sfrutta i movimenti autonomi delle alette, verso l’alto o verso il basso, per permettere al pilota di scendere in piega più velocemente. Lo vedremo anche sulla prossima RSV4?

Redazione - @InMoto_it

15.05.2020 ( Aggiornata il 15.05.2020 12:22 )

Il brevetto è stato depositato ufficialmente solo adesso, ma in realtà le voci giravano già dalla fine del 2018, quando ha fatto il suo debutto a EICMA di quell’anno il concept Aprilia RS660. Il brevetto in questione riguarda un dispositivo di aerodinamica attiva che utilizza alette in grado di ruotare verso l'alto o verso il basso in autonomia. Ma a depositarlo non è stata Aprilia, bensì Piaggio che nelle sue illustrazioni ha utilizzato uno scooter a tre ruote MP3 , ma niente vieta di pensare che il dispositivo possa essere applicato anche a una moto, come per una futura RSV4.

Premesso che, come accade per tutti i brevetti, non ci sono certezze riguardo al vedere questo sistema su un veicolo di serie, proviamo a estrapolare qualche informazione dalle immagini. Piaggio non ha rilasciato particolari dettagli sul funzionamento del dispositivo, ma ciò che emerge dalle illustrazioni sembra piuttosto chiaro: l’MP3 è dotato di una coppia di alette a forma di C sulla carenatura anteriore (molto simili alle alette utilizzate sulle Aprilia RS-GP MotoGP). La parte superiore delle alette è mobile e può ruotare verso l’alto o verso il basso in modo indipendente. Come? A controllarle ci sono dei piccoli motori elettrici.

C’è poi un computer di bordo che si avvale di girocopi, che elabora sia la velocità che l’angolo di inclinazione della moto e regola le alette in base alla forza applicata sullo sterzo da parte del pilota.

Aiuto aerodinamico

Quando le due ali puntano una verso l’alto e una verso il basso, si crea una forza aerodinamica che consente al pilota di scendere in piega e, stando a quanto riportato sul brevetto, l’effetto è evidente con velocità superiori ai 50 km/h. Le alette, oltre a fare movimenti alternati, possono puntare anche verso la stessa direzione. Questo comporta un maggiore carico aerodinamico sulla ruota anteriore se vanno verso l’alto e un minore carico se vanno verso il basso.

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