Incidenti: aumentano le vittime sui ciclomotori

Incidenti: aumentano le vittime sui ciclomotori© ANSA

Nel 2018 si sono registrati 108 incidenti mortali sul ciclomotore, che si conferma la categoria più a rischio, con un aumento del 17,4%. In leggera diminuzione le vittime in moto: 685 lo scorso anno

FLG

26.07.2019 ( Aggiornata il 26.07.2019 10:25 )

Come di consuetudine, alla vigilia dell’esodo estivo è stato diffuso il rapporto ACI-ISTAT con i dati relativi all’incidentalità. Ne risulta che in Italia gli incidenti stradali nel 2018 sono diminuiti dell’1,5% (172.344 rispetto ai 174.933 dell’anno precedente), con un calo complessivo dei morti dell’1,6% (3.325 contro i 3.378 del 2017) e dei feriti  ((242.621, erano 246.750 nel 2017: -1,7%), ma con un aumento delle vittime nelle categorie vulnerabili.

L’aumento dei morti ha riguardato, in modo particolare, ciclomotoristi (108; +17,4%) - che si confermano tra  le categorie più a rischio - e pedoni (609; +1,5%). Nel complesso, gli utenti vulnerabili rappresentano circa il 50% dei decessi (1.621 su 3.325).

Nel 2018 si sono registrate 1.420 vittime tra conducenti e passeggeri di autovetture (-3%), 685 tra i motociclisti (-6,8%), 219 tra i ciclisti (-13,8%).

INCIDENTI IN AUMENTO IN AUTOSTRADA - Aumentano i morti sulle autostrade, diminuiscono in città e sulle strade extraurbane.

Nel 2018 è diminuito il numero di incidenti su strade urbane (126.701; -2,9%) e autostrade (9.372; -0,2%), mentre è aumentato sulle extraurbane (36.271; +3,4%). In città e in autostrada sono diminuiti anche i feriti (169.573 e 15.440 rispetto a 174.612 e 15.844 del 2017, pari a -2,9 e -2,5%).

Crescono (+10,5%) i morti su autostrade (i 43 morti di Genova sul Ponte Morandi sono compresi nella statistica), mentre scendono quelli all’interno dei centri abitati (-4,4%) e sulle strade extraurbane (-1,2%).

LE CAUSEDistrazione, mancato rispetto della precedenza o del semaforo, velocità troppo elevata si confermano, anche nel 2018, le prime tre cause di incidente (complessivamente il 40,8% delle circostanze).

Tra le altre cause più rilevanti: distanza di sicurezza (20.443), manovra irregolare (15.192), comportamento scorretto verso il pedone (7.243) o del pedone (7.021), presenza di buche o ostacoli accidentali (6.753): rispettivamente il 9,2%, il 6,9%, il 3,3%, il 3,2% e il 3,1% del totale.

Sulle strade urbane la prima causa di incidente è il mancato rispetto di precedenza o semafori (17%), seguito dalla guida distratta (14,9%); sulle strade extraurbane la guida distratta o andamento indeciso (20,1%), velocità troppo elevata (14%) e mancata distanza di sicurezza (13,8%).

AGOSTO IL MESE PIU’ PERICOLOSO - I mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti e vittime. Agosto è il mese più pericoloso per il numero di incidenti gravi in tutti gli ambiti stradali (2,7 morti ogni 100 incidenti). Giugno e luglio quelli con più incidenti nel complesso, (rispettivamente 16.755 e 16.856). Gennaio e Febbraio, viceversa, i mesi con il minor numero di incidenti. Di notte (tra le 22 e le 6 del mattino) e nelle ore di buio aumentano sia l’indice di mortalità che quello di lesività (rispettivamente morti e feriti ogni 100 incidenti).

 

 

 

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