Letture sotto l’ombrellone: per chi sogna le grandi avventure

Letture sotto l’ombrellone: per chi sogna le grandi avventure

Giro del mondo e Via della Seta sono due bellissimi libri firmati da due motoavventurieri di professione. Per sognare, per distrarsi sotto l’ombrellone

Giovanni Carlo Nuzzo

06.08.2018 10:37

Non è da tutti raggiungere in moto Samarcanda e Pamir, andata e ritorno. Né la maggior parte di noi - in questi giorni da bollino nero autostradale - sta per unire, in un unico viaggio, Capo Nord, Cape Town e Terra del Fuoco. Però tutti, a ferragosto e dintorni, trovano occasione di rilassarsi qualche ora in spiaggia (o montagna). Magari con un bel libro tra le mani. Se dunque i lunghi raid in solitaria v’appassionano, ecco due letture consigliatissime. Resoconto in prima persona di altrettante grandi avventure motociclistiche. Autori: il piemontese Davide Biga ed il toscano Gionata Nencini, entrambi giramondo piuttosto conosciuti. Uno alfiere Yamaha, l’altro testimonial Honda. Due letture per nulla impegnative e davvero coinvolgenti.

DAVIDE BIGA “Il Giro del Mondo in Solitaria – 100mila km in sella” Editore Alpine Studio - Davide ha già 36 anni quando realizza che la sua vera vocazione è viaggiare in moto. Che fare? Molla il lavoro da piastrellista e si getta anima e corpo nell’impresa. La Yamaha gli crede, assieme ad altri sponsor, così il progetto può partire: un giro del mondo lungo un anno, da Mondovì a Mondovì (Cuneo) toccando Capo Nord, poi attraverso la Transiberiana, il Giappone, le Americhe dall’Alaska alla Terra del Fuoco, infine l’Africa nord-occidentale. Tutto questo accadeva tra il 2011 ed il 2012. Sono passati diversi anni ed il Motociclista piemontese ha trovato modo, nel frattempo, d’inventarsi imprenditore internazionale, col suo “Davide Biga Adventure Dream”.

Ma ha anche saputo mantenere vivi nella memoria i ricordi di quel primo giro, raccogliendoli in un volume di 206 pagine fresco di stampa (titolo e sottotitolo non particolarmente fantasiosi, in compenso col pregio della chiarezza). Biga sa coinvolgerci con uno stile asciutto e incisivo; non sarà Bruce Chatwin, però il suo libro si beve in poche ore. Ricamo di mille incontri, mille avventure, qualche immancabile disavventura, una costante crescita di autostima - proporzionale al numero dei chilometri via via percorsi – e pure qualche condivisibile riflessione. “Quello che ho imparato – conclude Davide nell’epilogo – è che l’importante è vivere appieno ogni momento, ogni situazione… Non sai mai quello che la giornata ha in serbo per te e devi essere pronto ad accorglielo. Per questo consiglio di viaggiare, e di viaggiare da soli. Per imparare a star bene con se stessi, a saper contare solo su se stessi, ma anche per scoprire che non sempre il prossimo è cattivo, anzi… sotto sotto siamo tutti simili”

GIONATA NENCINI “Vie della Seta in Moto” Edizioni Partireper.it - Un’Honda Transalp di terza mano, solo 1200 euro in tasca, 21 anni appena: così il fiorentino Gionata Nencini lascia l’Italia nel 2005 per un viaggio planetario lungo ben otto primavere e 270mila km. Quando torna, nel 2013, è un altro uomo. Ha creato una famiglia con una compagna cilena, ha un figlio, un portale internet attivissimo (Partireper.it), fonda la Exmo Tours. Non ha perso però il gusto del motoviaggiatore solitario. E così decide che è già tempo di ripartire. Nel 2016, sempre sulla stessa Transalp: da Pistoia all’Iran, dal Bosforo all’Himalaya, da India e Pakistan a Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan, Turkmenistan, Kirghizistan…

Ce lo racconta questo volume di 240 pagine, con foto dell’autore e quasi cento QR Code di approfondimenti video. Venti settimane rese con meticolosa cronaca e molti aneddoti, da quelli più spassosi a quelli decisamente inquietanti; e poi incontri appassionanti o curiosi, paesaggi assoluti, guerre, burocrazie, stradacce, in una conquista on the road che si dipana giorno per giorno, a volte sofferta, ma sempre scanzonata, degna di un grande giramondo dall’invidiabile esperienza qual’è Nencini. Finchè il telaio della moto, provata ormai da tante peripezie, cede. Il raid si conclude a Kathmandu. Dopo il forfait della vecchia Transalp (12 anni sotto torchio, 63 paesi, 365.000 km), Gionata ha ora scelto una Africa Twin per continuare le proprie avventure in giro per il mondo. Che lui dice, e scrive, “a giro per il mondo”. Perché leggere il suo libro è anche percepire un pezzetto di Toscana profonda perfettamente a proprio agio con la globalità dei motoviaggi 3.0.

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