Una fotografia sulle due ruote in città

Una fotografia sulle due ruote in città

Dalla seconda edizione dell'Osservatorio Nazionale Focus 2R promosso da ANCMA emerge che il 74% dei Comuni interpellati consente l'accesso di ciclomotori e motocicli nella ZTL. In una città su 10 nei centri storici si accede solo con l'elettrico

FLG

29.01.2018 15:37

La mobilità cittadina sulle due ruote: questo è stato l’argomento del secondo  report dell’Osservatorio Focus2R – Osservatorio Nazionale Infrastrutture, Sicurezza e Mobilità per le 2 Ruote, iniziativa che “fotografa” le politiche dedicate alle due ruote dai Comuni italiani capoluogo di provincia. I risultati sono stati presentati a Milano, alla presenza del Presidente di Confindustria ANCMA, Andrea Dell’Orto, del Direttore Generale di Confindustria ANCMA, Pier Francesco Caliari, del responsabile aree urbane e mobilità di Legambiente, Alberto Fiorillo, del Presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, del Direttore Generale ANCI Lombardia, Pier Attilio Superti e dell’amministratore unico di Ambiente Italia, Mario Zambrini.

UN RICCO DATABASE - Anche quest’anno la risposta dei comuni italiani al monitoraggio sulla mobilità delle due ruote in ambito urbano, effettuato dall’Osservatorio Focus 2R, è stata eccellente: il 78% delle amministrazioni locali ha compilato e restituito il questionario, elaborato da Ambiente Italia per conto di Confindustria ANCMA e Legambiente, che alimenta il più ricco e articolato database mai prodotto in Italia sulle politiche di mobilità dedicate a biciclette e motocicli. Il 74% dei comuni interpellati consente l’accesso all’interno delle Zone a Traffico Limitato di ciclomotori e motocicli. È significativo che in una città su 10 l’accesso al centro storico sia consentito ai soli veicoli con motorizzazione elettrica.

COSI’ LE DUE RUOTE – La circolazione di motocicli e ciclomotori nelle corsie riservate ai mezzi pubblici rimane vietata nella maggioranza delle città, ma la percentuale dei comuni che ne autorizzano l’accesso sale – rispetto alla scorsa rilevazione – dall’8% al 12%. Diversa la situazione delle biciclette, che sono autorizzate a circolare in tutte o alcune corsie riservate in 36 Comuni, pari al 41% del totale. Significativo anche il dato relativo alle città che autorizzano il trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici: si tratta di 38 comuni, pari al 40% del totale (nel 2016 erano il 31%).

PARCHEGGI - Resta un problema irrisolto quello degli spazi riservati al parcheggio di moto e scooter: circa la metà delle città (56%) offrono una disponibilità di stalli dedicati alle due ruote motorizzate inferiore al 5%; l’80% dei comuni che hanno risposto al questionario hanno una disponibilità di parcheggi dedicati non superiore al 20%.

LA MOBILITÀ A DUE RUOTE  - "La mobilità a due ruote in Italia e la possibilità di spostarsi su biciclette, scooter e motocicli rappresenta un’opportunità irrinunciabile per le amministrazioni locali italiane, in un’ottica di riduzione delle emissioni e snellimento del traffico”, dichiara Andrea Dell’Orto, Presidente di Confindustria ANCMA. “La richiesta di ANCMA è che il quadro regolatorio diventi sempre più chiaro, uniforme e favorevole alla diffusione delle due ruote e alla loro sicurezza nel traffico urbano. A monte di questo fenomeno c’è un industria in salute, italiana, che produce ricchezza e occupazione per il Paese: le aziende del settore moto e bici generano un fatturato di 5 miliardi di euro e danno lavoro a 60.000 addetti; l’Italia è leader europeo nella produzione di veicoli a due ruote, sia motorizzati che a pedale, e può vantare una bilancia commerciale in attivo da 25 anni per un valore cumulato superiore ai 17 miliardi di euro".

MOBILITÀ ELETTRICA - Segnali di crescita si registrano nel campo della mobilità elettrica: il 41% delle città interpellate dichiara di avere installato una rete di ricarica per motocicli o scooter, con una media di 30 colonnine di ricarica pubblica per comune, ma punte che superano le 100 unità nei comuni più grandi o più sensibili. Il 38% delle città ha installato reti per la ricarica di e-bike, benché in questo caso la presenza di colonnine sul territorio sia molto più disomogenea.

LA SICUREZZA - Si registra un diverso livello di attenzione da parte degli amministratori locali rispetto alle misure per migliorare la sicurezza degli utenti inserite nei Piani Urbani per la Mobilità: se il 71% dei comuni dichiara di avere approvato almeno una misura per la sicurezza dei ciclisti (ma il valore è in calo rispetto al 75% del 2016), solo il 26% ha presentato iniziative per la sicurezza dei motociclisti. Un’eccezione è rappresentata dall’installazione di guardrail specifici per la protezione dei motociclisti: il 19% li ha installati, un altro 22% - in aumento rispetto al 18% del 2016 - dichiara di volerli ampliare o utilizzare in futuro per la prima volta.

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