La famiglia in moto

La famiglia in moto

Per tutelare i bambini, informare gli adulti e riempire il vuoto educativo che esiste sul trasporto dei minori in sella alle due ruote motorizzate

Giovanna Guiso

24.10.2017 12:01

La cultura della prevenzione permette, attraverso la conoscenza, di capire come comportarsi per non essere coinvolti in un incidente stradale. Ciò è valido soprattutto se si trasportano i bambini su scooter e moto, perché i piccoli passeggeri sono molto più vulnerabili degli adulti. Proprio il trasporto dei bambini in moto è stato il tema del convegno “La famiglia in Moto. Come trasportare i bambini in moto in sicurezza” organizzato dalla Federazione Italiana - Co. Re. Lombardia poco prima dell'estate, nella sala stampa dell’Autodromo Nazionale Monza, durante la 42esima edizione del Festival dello Sport e in concomitanza alla nona edizione di Giovanimotoinsieme.

IL CONVEGNO è stato presieduto da Ivan Bidorini, presidente FMI Lombardia, Oreste Perri, presidente CONI Lombardia, Stefano Francescon, vicepresidente Lions Club Arcore Borromeo, Ivan Capelli, presidente ACI Milano, Enrico Radaelli, membro Consiglio di Amministrazione SIAS Autodromo Nazionale Monza e Fabrizio Ciceri, presidente Unione Società Sportive Monza Brianza.

GLI ESPERTI DI SICUREZZA STRADALE INTERVENUTI hanno parlato della normativa italiana sul trasporto dei minori su motoveicoli e delle sanzioni per chi non la rispetta, delle lacune del Codice della Strada, degli aspetti legali degli incidenti stradali in cui sono coinvolti i minori  comportamenti di guida sbagliati. Si è parlato anche di prevenzione, educazione stradale nelle scuole e, infine, del ruolo dei media nella diffusione della cultura della prevenzione tra gli utenti vulnerabili. Dal convegno è emerso che la maggior parte degli adulti trasporta i bambini in sella a motoveicoli senza domandarsi se i piccoli passeggeri si divertono o se hanno paura, senza curarne la preparazione fisica e mentale e senza allenarli a stare in sella, ignorando che i bambini hanno una resistenza fisica più limitata degli adulti, e senza considerare che non sono abituati come gli adulti alle due ruote motorizzate.

OLTRE A VIOLARE LE NORME DEL CODICE (il piccolo passeggero deve stare seduto sulla sella, dietro al conducente ;l’adulto che trasporta il bambino sulla parte anteriore della sella o sul serbatoio, o in piedi sulle pedane dello scooter, lo espone a una pericolosa instabilità, soprattutto in caso di brusche frenate e repentine accelerazioni.

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