La V-Rod esce dai listini Harley: peccato!

A quanto pare il 2018 vedrà la dipartita di uno dei modelli più affascinanti e controversi della produzione Harley-Davidson di tutti i tempi. A 16 anni dalla presentazione - era il 2001 quando le insolite forme di questa roadster irrompevano sulla scena - è arrivato quindi il momento di chiudere il ciclo e di dire addio al V-Rod. Non una moto qualunque! A partire dal motore, così diverso dalla "solita" produzione Harley, da renderlo quasi un alieno, un motore dell’altro mondo. E in effetti era proprio così…

DNA TEDESCO - … Perché, se non proprio “un altro mondo”, c’era tanta Germania in questo propulsore realizzato in collaborazione con Porsche (sulla base, va detto però, di un americanissimo VR1000 che veniva usato nel campionato SuperBike americano). Un’unità bicilindrica a V di 60°, raffreddata a liquido, capace di erogare la bellezza di 115 cv e di superare i 220 km/h di velocità massima.

CURIOSITA’ - Pensate che, nello sviluppo del motore, da Milwaukee giunsero richieste molto precise ai tecnici Porsche: il V-Rod doveva riuscire a resistere al minimo, senza surriscaldarsi, per più di un'ora. Pena, non riuscire a godersi le classiche “parate”, ben note a chi partecipa ai raduni Harley-Davidson.

LA DURA LEGGE DEI NUMERI - Un propulsore fuori dal coro e la tanta tecnologia a bordo, però, a quanto pare non sono riusciti a fare sufficientemente breccia, negli anni, nel cuore degli appassionati , sopratuttto lo zoccolo duro del marchio americano. Almeno non tanto da far proseguire l’avventura della Harley dal cuore crucco. Perché si sa, la legge dei numeri non è solo la più severa, ma è anche la più spietata... e comunque l’unica a contare per davvero.

MA IL CORAGGIO NON MANCA - La Casa americana, però, non ha smesso certo di “rischiare”, o comunque rilanciare, con novità che vogliono rappresentare un deciso punto di rottura (o di nuovo inizio) rispetto alla tradizione... basta guardare le nuove Softail, che vi abbiamo mostrato appena qualche giorno fa.