Stefano Accorsi e le moto "Quella volta in spiaggia col Caballero 50..."

Stefano Accorsi e le moto "Quella volta in spiaggia col Caballero 50..."

Dopo aver vinto il David di Donatello con Veloce come il Vento, Accorsi correrà in macchina con la Peugeot 308 Cup, ma è anche un grande appassionato di moto

Alessandro Vai

03.05.2017 17:37

Stefano Accorsi è uno degli attori contemporanei italiani più famosi e difficilmente veniva associato al mondo dei motori prima di essere stato protagonista in Veloce come il vento. Ma dopo questa interpretazione, grazie a cui ha vinto anche il David Di Donatello, le gare devono aver assunto un nuovo significato per lui visto che il prossimo weekend parteciperà alla prima gara automobilistica della sua vita al volante della nuova 308 Racing Cup omologata TCT sul circuito veneto di Adria, all’interno del campionato italiano TCR.

Accorsi si è preparato per quasi due mesi con Massimo Arduini (quattro volte campione italiano turismo) e il suo team, affrontando un training specifico per poter dare il meglio di sé. Oltre alla tappa di apertura di Adria, Accorsi correrà anche a Misano e a Vallelunga, ma potrebbe presentarsi anche ad altri appuntamenti. "Mi sono messo in gioco perché ho trovato un contesto familiare che mi ha messo a mio agio" ci ha raccontato Stefano Accorsi prima di iniziare la nostra intervista, dove inaspettatamente ci ha rivelato di essere anche un grande appassionato di moto:

Questa non ce la aspettavamo…

"Le moto mi sono sempre piaciute e ogni anno in primavera o in estate mi faccio un bel giro".

Che genere di motocilista sei?

"Sono un motociclista primavera/estate tendenzialmente (ride), al massimo mi spingo all’inizio dell’autunno. Mi piace fare del turismo, preferibilmente in coppia o ancora meglio in gruppo: sono stato sulla Route de Grand Alpes, in Corsica, in Sardegna e in Sicilia".

E che moto hai?

"In passato ho avuto diverse moto, ma ora nessuna, perché mi capita spesso di stare via dei lunghi periodi per lavoro, quindi o ti organizzi con il garage, il mantenitore di carica, i cavalletti per non deformare le gomme oppure torni che la moto la devi spingere fino al meccanico più vicino o te la devi fare venire a prendere. Però sono molto fortunato perché me le prestano, quindi riesco a guidarne tante e a godermele nei momenti giusti".

Ti è mai capitato di andare in pista o di fare fuoristrada?

"Si, entrambe le cose con la Ducati. Ho girato in pista a Imola e ho fatto la scuola di enduro in toscana"

E da ragazzo come eri? Ne hai combinata qualcuna che si può raccontare?

"Ah figurati…guarda, la mia prima moto è stata un Fantic Caballero 50. La prima estate che l’ho avuta ci sono andato al mare e ovviamente subito in spiaggia. Peccato che dopo aver tirato le marce come un matto mi sia subito impantanato facendo entrare la sabbia dappertutto e inchiodando la trasmissione. Lo stesso casino l’ho combinato anche in macchina, facendo finire tutta la sabbia nel cambio. Sai erano tempi dove nessuno ti diceva niente se andavi in spiaggia…Un’altra volta ho distrutto una macchina facendo il simpatico in un incrocio, ma per fortuna non si è fatto male nessuno e da lì in poi ho capito che era meglio darsi una regolata".

In effetti…

"A questo proposito voglio dire che guidare in pista ti dà una grande lezione: puoi trovare altre persone che gareggiano con te ma hanno tutte lo stesso “mood” e tutti con uno stesso atteggiamento mentale. Per strada devi stare 100.000 volte attento, perché puoi prevedere quello che farai tu, puoi tentare di capire quello che farà quell’altro ma non lo saprai mai"

A proposito di pista, Steve McQueen, Paul Newman e Patrick Dempsey, tutti tuoi colleghi che si sono cimentati con corse anche impegnative come la 24 Ore di Le Mans. Ti aggiungerai anche tu alla lista?

"Io sono solo all’inizio, ma è un inizio molto esaltante che mi diverte tanto. Ma riparliamone lunedì dopo che avrò corso. A me piacerebbe tantissimo poterti dire che voglio fare la 24 Ore o l’Endurance, perché è una passione bella che mi diverte molto. Poi ho tutto il team Peugeot che mi coccola come meglio non potrebbe, ma vediamo prima che cosa succede nel weekend di gara".

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