"Pensavo che non fosse una cosa impossibile", dice Pierfrancesco Caliari, Direttore Generale di ANCMA. "Ma c'è ancora una possibilità in Senato...".
La proposta di dare degli incentivi per l’acquisto dei paraschiena e degli airbag, inserita fra gli emendamenti alla Legge Finanziaria 2017, è stata respinta dalla Camera. L’emendamento era stato presentato dal vice presidente della Commissione Trasporti, Vincenzo Garofalo, sui dati e gli studi forniti dall’ANCMA.
Secondo l’Ancma, infatti, soltanto un quarto dei motociclisti italiani indossa il paraschiena durante i normali spostamenti. La proposta di ridurre del 50% il prezzo d’acquisto di questi capi tecnici - recuperando la cifra nella dichiarazione dei redditi - avrebbe potuto aumentarne la diffusione. La spesa avrebbe gravato di circa 2,5 milioni di euro sui conti dello Stato, ma a fronte di un risparmio sui costi sociali quantificato in ben 21 milioni di euro.
"Prima di entrare alla Camera era molto convinto che l'emendamento potesse passare", ha dichiarato in esclusiva a InMoto.it il Direttore Generale di ANCMA Pierfrancesco Caliari. "Si era speso anche l'onorevole Luigi Casero (vice ministro dell'Economia e delle Finanze, ndr) e l’emendamento ha un sapore sociale, non economico. Anzi, andrebbe a portare un aiuto alle casse dello Stato. Non sono uno che fa previsioni, getto spesso e volentieri il cuore oltre l’ostacolo, ma non pensavo che fosse una cosa così impossibile.
"Rimane comunque qualche possibilità: è vero che in Senato dovrebbero arrivare solo gli emendamenti passati alla Camera, ma non è detto che il Senato non decida di riprendere emendamenti interessanti. Non nego che è come aggrapparsi ad un filo di lana in bilico da un grattacielo di 300 piani, ma la possibilità esiste. Per ora possiamo solo aspettare. Il decreto legislativo infatti adesso è fermo in attesa che si svolga il referendum", conclude Caliari.
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