In Moto Lab, la nostra special (pt. 4): dal monitor alla realtà

In Moto Lab, la nostra special (pt. 4): dal monitor alla realtà

La quarta puntata di In Moto Lab è dedicata alla fase creativa e alla realizzazione del pezzo tramite stampa 3D. La moto prende forma...

Redazione - @InMoto_it

18.10.2016 12:02

 

Sulla scorsa puntata (la terza) di In Moto Lab eravamo rimasti alla nuvola di punti, una “massa digitale” composta da centinaia di migliaia di poligoni. È da questo file tridimensionale che comincia la seconda fase della modellazione, questa volta dentro al computer. Usando come riferimento la nuvola di punti si producono a mano dei poligoni che descrivono le forme in maniera strutturale e pulita: uso il termine pulita perché la precisione con cui il laser acquisisce le forme è tale che, zoomando, si possono vedere anche le impronte digitali impresse dalle dita sulla plastilina. Quando tutti i poligoni strutturali sono stati posizionati il modello appare tutto a spigoli vivi. 

In Moto Lab, la nostra special (pt. 4): dal monitor alla realtà

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La quarta puntata di In Moto Lab è dedicata alla fase creativa e alla realizzazione del pezzo tramite stampa 3D. La moto prende forma...

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LA FASE CREATIVA - La fase successiva è forse la più creativa, infatti oltre a parametri numerici che definiscono i raggi di raccordo fra i poligoni, è possibile anche intervenire con vere e proprie deformazioni vettoriali. Se con “deformazioni vettoriali” ho perso la vostra attenzione non dovete preoccuparvi, anche io al liceo facevo fatica con le equazioni. Per fortuna i software di oggi non fanno compiti in classe e sebbene non siano facili da usare, tutto quello che riguarda gli aspetti matematici viene gestito automaticamente dal computer: diciamo che “pigiando e tirando lineette” sul monitor si modificano le forme e si arrotondano gli spigoli. Queste azioni sono effettuate con uno specifico “3D mouse”, che assomiglia molto ad un volume dello stereo circondato da tasti, con cui diventa facile ruotare l’immagine a monitor e selezionare le funzioni. Anche la struttura del telaio viene inserita nel file della moto, in questo modo i punti di ancoraggio vengono posizionati correttamente.

LA REALIZZAZIONE DEL PEZZO - Approvata la forma a monitor si passa alla realizzazione del pezzo. La stampa 3D è certamente una delle più incredibili rivoluzioni tecnologiche in atto. Quando guardo una moderna stampante ad estrusore penso alla mia prima Epson in bianco e nero a 8 aghi e a quanto tempo serviva per stampare un foglio A4 (ronzio incluso): sono certo che fra 10 anni la stampa 3D sarà in ogni casa e produrrà la maggior parte dei nostri oggetti. Frequentando in questi giorni Juno Design ho avuto modo di scoprire cosa ha in serbo il futuro della stampa 3D: ho visto delle lavorazioni in metallo così minute e dettagliate da esaltarmi, ad esempio una turbina a 100 pale non più grande di 1,5 cm di diametro, pale più sottili di una lama da rasoio!

STAMPA 3D - Per realizzare i pezzi della nostra special abbiamo usato sia delle Makerbot sdm (a filo), sia la più avanzata Objet Connex3 con tecnologia polyjet, una specie di stampante a getto di inchiostro che lavora a strati e permette di creare oggetti dai colori brillanti con densità ed elasticità variabile, rigidi, flessibili, trasparenti e durevoli. Quello che succede dopo ha dell’incredibile, nel giro di qualche giorno le macchine producono i pezzi che possono essere montati con i dadi e i bulloni in metallo e svelano le forme simmetriche e perfettamente raccordate della carenatura e del telaio ausiliario. Dopo questo salto nel futuro, sul prossimo numero torneremo sulla terra per ricominciare a parlare di componenti e meccanica.

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