Ducati Globetrotter 90°: la fiaccola è negli USA

Ducati Globetrotter 90°: la fiaccola è negli USA

La belga Jessica Leyne, unica donna del tour, ha portato la fiaccola dal Giappone negli USA ed è passata al brasiliano Eduardo Generali che percorrerà 3.900 chilometri in 13 giorni fino ad Indianapolis

Redazione - @InMoto_it

10.10.2016 09:22

Prosegue il viaggio intorno al mondo in sella alla Multistrada 1200 Enduro nei luoghi e sulle strade simbolo dei primi novant’anni di storia Ducati. La fiaccola, partita da Borgo Panigale il 4 luglio scorso è giunta a Mosca con l'indiano Vir Nakai, ha proseguito con il francese Laurent “Lolo” Cochet fino a Vladivostok, che l’ha consegnata alla belga Jessica Leyne, l'unica donna di Globetrotter 90 (leggi qui)

Adesso Jessica Leyne è arrivata a San Francisco ed ha consegnato al prossimo Globetrotter Eduardo Generali l’ormai “celebre” testimone, creato dal Ducati Design Center e dotato di telecamera per condividere il diario di viaggio su globetrotter90.ducati.com

Ducati Globetrotter 90°: la fiaccola è negli USA

Ducati Globetrotter 90°: la fiaccola è negli USA

La belga Jessica Leyne, unica donna del tour, ha portato la fiaccola dal Giappone negli USA ed è passata al brasiliano Eduardo Generali che percorrerà 3.900 chilometri in 13 giorni fino ad Indianapolis

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Un grande successo per Jessica Leyne, 27enne originaria delle Fiandre Occidentali, insegnante di matematica e web designer che nelle isole nipponiche ha vissuto un'altra delle sue avventure di cui essere fiera. Già in passato durante i viaggi fra Norvegia e Romania, Slovacchia e Italia, gli ostacoli non l’hanno fermata: né la visiera congelata o il fango fino alla sella e neppure un polso fratturato. In Giappone si è trovata a dover affrontare anche il tifone Malakas che purtroppo, dopo aver dissestato il Sud della Cina, ha flagellato Taiwan e l'arcipelago nipponico con raffiche di vento fino a 160 km/h provocando anche inondazioni. Ma Jessica, con la sua esile corporatura (è alta appena un metro e 62 centimetri), ha deciso coraggiosamente di continuare il suo viaggio in sella alla Multistrada 1200 Enduro ed è stata appena rallentata dal tifone nella sua attraversata del Sol Levante.

Jessica è partita da Tokio il 17 settembre e ha percorso le strade del monte Fuji, il vulcano che domina la metropoli da 35 milioni di abitanti. Poi verso Kiushu nel Sud del Giappone, dove si trova il museo di Hiroaki Iwashita, in cui è esposto l’unico prototipo ancora esistente al mondo della Ducati Apollo: la prima maximoto progettata a Borgo Panigale da 1.257 cm3 e per la prima volta con due cilindri a elle di 90°, da allora uno dei segni distintivi di Ducati. Jessica ha poi proseguito il viaggio fermandosi nel circuito di Motegi che resterà memorabile per Ducati. Nel 2007 il Twin Ring è stato teatro della grande vittoria in MotoGP per Ducati. Infatti, il pilota australiano Casey Stoner dopo ben 10 gare vinte in campionato con un semplice sesto posto ha ottenuto qui il titolo mondiale. Ma non solo, a vincere quella corsa fu l’altra Desmosedici, guidata da Loris Capirossi, un ricordo indelebile per tutti gli appassionati. Dopo Motegi, Jessica è stata in un altro circuito pieno di gloria Ducati: lo Sportsland di Sugo. Qui Carl Fogarty nel 1998 vinse la gara decisiva per conquistare il suo terzo titolo mondiale Superbike, il settimo per Ducati, in un avvincente finale di stagione contro Aaron Slight. Del resto, fra il 1990 e il 1998 le rosse bicilindriche hanno dominato anche con Raymond Roche e Doug Polen.

Il viaggio di Jessica è stato pieno di emozioni, come lei stessa ha raccontato in diretta. Nell'isola di Kinki ha visto le celebri “Meotoiwa”, ovvero le “rocce moglie e marito”, simbolo dell'amore. Suggestivo il contrasto della modernissima Osaka con le foreste e le spiagge bianche incontrate nel suo percorso e con il tradizionale castello nel centrale distretto cittadino di Ch??-ku. “Un bell'esempio di come l'antico possa vivere nel moderno”, ha raccontato la Globetrotter. Una volta rientrata a Tokio, “Jess” ha attraversato il Pacifico arrivando a San Francisco per incontrare il 5 ottobre il brasiliano Eduardo Generali e consegnargli moto e testimone.

Ora Eduardo Generali è partito alla volta di Indianapolis: il brasiliano percorrerà 3.900 km in 13 giorni documentati in tempo reale grazie alla fiaccola Globetrotter.

Ha 28 anni, è istruttore di guida e fa la guida turistica. Viene da Itu, nello Stato di San Paolo e la passione per le due ruote gli è stata trasmessa dal padre. Percorrerà le strade degli Stati Uniti occidentali, dalla California all’Indiana nel Midwest. Visiterà circuiti leggendari come Laguna Seca e percorsi avventurosi come Pikes Peak nelle montagne del Colorado, la celebre “corsa verso le nuvole” che Ducati ha vinto per tre volte consecutive dal 2011 al 2013.

Mancano ancora quattro tappe per raggiungere la meta dei 30.000 km dell’avventura Globetrotter 90°.

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