ASI MotoShow

La XV edizione di ASI MotoShow, la manifestazione internazionale dedicata al mondo delle due ruote sarà ospitata dall’Autodromo Riccardo Paletti di Varano de' Melegari dal 6 all’8 maggio prossimi. La scorsa edizione ha visto oltre 435 partecipanti, ben 626 motociclette in pista e numerosi campioni del passato: da Fred Spencer a Phil Read, a Jim Redman, da Lucchinelli, a Gallina e Uncini. Quest’anno saranno presenti numerosi Costruttori che hanno scritto pagine importanti del motorismo a due ruote, club italiani ed esteri e ancora tanti campioni del passato e del presente come il francese Jean Francois Baldè, l’argentino Vittorio Zito ed il rappresentante della Repubblica Ceca Peter Balaz, e Pier Paolo Bianchi che quest’anno festeggia i 40 anni dal suo primo titolo iridato. Numerosi i club che si sono già iscritti, tra tutti questi va rimarcato il CMEF di Firenze che presenterà una ricca serie di motociclette cinematografiche, ovvero le due ruote protagoniste nella storia del cinema italiano. Tra i numerosi eventi previsti da segnalare fin d’ora il “rombo della fenice” della Rudge. Il nome dato a questo evento vuole riproporre l’esperimento fatto dalla Rudge nel 1931 quando sulla base del motore, che nel 1928 vinse il G.P. dell’Ulster in Irlanda, venne installata una speciale testa in bronzo alluminio a 4 valvole radiali e camera di scoppio emisferica, rappresentando di fatto il più alto livello di tecnicità tentato da qualsiasi Casa costruttrice dell’epoca su una moto di 500 cc. Restando in “casa” Rudge è altresì garantita la partecipazione del campione inglese Mervin Stratford, ancora oggi spettacolare interprete della sua Rudge 250cc e attualmente rappresentante del REC. Ad ASI MotoShow sarà presente tra le tante altre, anche la Motom, la Casa motociclistica italiana che con la sua 48 si impose all’attenzione generale nel difficile periodo del dopoguerra e fino al 1970. Questa storica motocicletta utilizzò un motore a 4 tempi, più complesso e più costoso ma, certamente più affidabile. Il cilindro era in un sol pezzo con la testa, le valvole parallele comandate da bilancieri, l’accensione generata da un magnete posto dietro al carter, la frizione a secco, la trasmissione primaria a ingranaggi a denti diritti e il cambio a 3 marce con innesti a mezzo espansione di sfere. In caso di emergenza un disinnesto consentiva di pedalare utilizzando il ciclomotore come una bicicletta. Il telaio scatolato era il giusto compromesso tra rigidità e leggerezza. Ma ad ASI MotoShow non si vivrà di solo moto: per gli accompagnatori quest’anno è in programma nella giornata di sabato la gita al Borgo di Vigoleno in Provincia di Piacenza con visita guidata del Borgo, del Castello e del Museo degli Orsanti.