Pirelli guarda ad Oriente

Pirelli guarda ad Oriente
Pirelli firma l'intesa con ChemChina: la sede rimarrà in Italia

Redazione - @InMoto_it

23.03.2015 ( Aggiornata il 23.03.2015 20:04 )

Pirelli guarda ad Oriente, il colosso chimico ChemChina entra nella società leader nel settore dei pneumatici: per ora R&D e sede resteranno in Italia

Una nuova potenza entra nell'azionariato di Pirelli: è stato firmato l'accordo tra Camfin e la cinese China National Chemical Corporation (ChemChina, colosso del chimico a controllo statale), che prospetta una complessa operazione atta al controllo cinese di Pirelli. Secondo l'AD di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, l'intesa siglata con una controllata di ChemChina, la China National Tire & Rubber Co (Cnrc)  "rappresenta una grande opportunità per Pirelli. L’approccio al business e la visione strategica di Cnrc garantiscono lo sviluppo e la stabilità di Pirelli". Si parla quindi di una grande occasione per la società leader mondiale nei pneumatici; due sembrano gli obbiettivi di questa nuova sfida:  rafforzare i piani di Pirelli e raddoppiare i volumi sul segmento Industrial (quello dei veicoli industriali). La parte azionaria di Camfin, circa il 26,2%, verrà acquistata da una Newco composta dai cinesi, da altri soci russi (Rosner) e dagli italiani del gruppo della Bicocca. La Bidco lancerà un’Opa obbligatoria su parte del capitale (a circa 15 Euro), e una volontaria sulle azioni di risparmio condizionata al raggiungimento di almeno il 30% del capitale, sempre a 15 Euro (oggi la speculazione in Borsa ha portato il titolo oltre il prezzo concordato con un rialzo di oltre il 3%). Se l'operazione andasse a buon fine i cinesi controllerebbero il 65% della newco mentre agli italiani e ai russi resterebbe il 35%. Il meccanismo complicato messo a punto nelle ultime 24 ore da una squadra di consulenti finanziari e legali è finalizzato al ritiro dalla Borsa per velocizzare i tempi del riassetto industriale. Nell’accordo firmato ieri viene poi difesa l'italianità soprattutto soprattutto per quanto riguarda le tecnologie "il Centro ricerca e sviluppo e l’headquarters (la sede) di Pirelli continueranno a essere situati in Italia" così come Tronchetti Provera continuerà per il momento ad essere CEO di Pirelli. Per autorizzare lo spostamento della sede come "il trasferimento a terzi della proprietà intellettuale di Pirelli" serviranno maggioranze rafforzate, pari al 90%. Giulia Cassinelli chemchina.pirelli

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