Tanti Auguri Sic

Certi avvenimenti rimangono impressi nella memoria in modo fotografico: mi ricordo il momento, quello che stavo facendo, con chi ero e dove. Ogni attimo è li bloccato, come quando metti pausa in un film e puoi scorrere ogni singolo fotogramma di quello che hai vissuto. Purtroppo questo tipo di ricordi sono legati di solito a momenti negativi. E' quello che mi è successo ad esempio per le Torri Gemelle, lo Tsunami nel 2004, la morte di Lady Diana, il G8 di Genova. Il punto è che non riesco proprio a togliermi dalla mente quel giorno, il 23 ottobre 2011, quando in un incidente ha perso la vita Marco Simoncelli. Ero li davanti alla tv e guardavo la gara, poi la caduta e tutto che si bloccava: nessuno capiva cosa stava succedendo... E intanto mia madre preparava tranquillamente il pranzo della domenica, il gatto si accoccolava sul divano e ricevevo una telefonata dal mio fidanzato: "Hai sentito quello che è successo al Sic? Sembra sia grave... Non so speriamo.". Ma mica uno ci pensa sul momento che un ragazzo, che aveva circa la mia età, avrebbe potuto perdere la vita così, in una gara, in un momento gioioso. Non è mica giusto che l'abbia fatto li davanti a tutti scoprendo le carte di una vita che è sempre un po' in bilico. E ci abbia fatto sentire così vulnerabili e soli con noi stessi. Un ragazzo sorridente, bello, sportivo che ci faceva sognare e divertire; un ragazzo che aveva una famiglia, degli amici, una fidanzata come tutti. Era un campione certo, famoso e ammirato ed era comunque un ragazzo. Ecco perché ricordo ogni attimo, perché mi ha colpito il vuoto,  all'improvviso, come tutte quelle altre terribili volte. Be' Marco che dire? Eri la vita, questo rappresentavi e questo ci è sembrato a tutti di avere perso. Oggi avresti 28 anni e festeggeresti ancora un po' di giovinezza, gli ultimi anni di incoscienza. Ti voglio augurare buon compleanno perché, e non so quale sia il motivo, è stato come se fossi un amico e occuperai sempre un pezzettino dei miei ricordi.   Giulia Cassinelli