Sicurezza stradale, telecamere sui taxi

Sicurezza stradale, telecamere sui taxi
Una tecnologia che permetterebbe il monitoraggio dei comportamenti alla guida riducendo il numero di incidenti

Redazione - @InMoto_it

08.01.2015 ( Aggiornata il 08.01.2015 13:00 )

Dopo aver lanciato e utilizzato simulatori di guida, prodotti multimediali, applicazioni per cellulari, la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale punta sull’utilizzo di telecamere anche nei taxi.

Oltre 200 vetture della cooperativa milanese “La Fontana” (delegata dall’Unione Tassisti D’Italia - U.T.I., partner di Fondazione ANIA per questa iniziativa) sono state equipaggiate con una telecamera Roadscan, posta nella parte centrale del parabrezza, vicino allo specchietto retrovisore, dotata di accelerometro e localizzatore Gps, che registra ciò che accade sulla strada e sulla vettura agendo nel rispetto della privacy.

Questo progetto mira a innalzare i livelli di sicurezza di tassisti e clienti e, al tempo stesso, di fornire una prova importante nella ricostruzione degli incidenti; inoltre è uno strumento valido anche nella formazione degli autisti perché mostrerà gli errori più comuni che si commettono alla guida o le manovre sbagliate in caso di incidente.

«La tecnologia aiuta a innalzare i livelli di sicurezza stradale – spiega Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA-. Le esperienze fatte con i Roadscan con il trasporto pubblico e con i mezzi pesanti, hanno reso possibile un calo degli incidenti stradali, dovuto anche al fatto che le telecamere spesso fungono da deterrente a condotte di guida scorrette. Abbiamo voluto fare questa sperimentazione sui taxi perché si muovono sulle strade urbane, che nel 2013 hanno fatto registrare 136.438 incidenti, ovvero il 75,3% del totale, che hanno causato 1.421 morti, pari al 42% del totale. Nel solo Comune di Milano, sulle strade urbane ci sono stati oltre 9mila incidenti che hanno causato 32 morti e oltre 12mila feriti».

Giovanna Guiso

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