La rinascita della SWM

La rinascita della SWM
Ampelio Macchi guida il risveglio del glorioso marchio lombardo Speedy Working Motors e ha portato sei nuovi modelli ad EICMA

Redazione - @InMoto_it

07.08.2013 ( Aggiornata il 18.11.2014 11:26 )

Ampelio Macchi sta guidando il risveglio del glorioso marchio lombardo SWM (Speedy Working Motors) fondato nel 1971 da Piero Sironi e Fausto Vergani e che aveva sede a Palazzolo Milanese. L’azienda era nata con l'intento di concorrere con le migliori moto da fuoristrada del tempo, equipaggiate da motori a due tempi  e provenienti quasi tutti dall'estero, con la Sachs e Rotax in particolare evidenza. La Casa lombarda ebbe buoni risultati nelle competizioni fin dai suoi esordi, nella Regolarità, nel Cross e nel Trial, dove fu la prima Casa italiana a vincere un mondiale (nel 1981, con il francese Gilles Burgat). In seguito a difficoltà finanziarie, la SWM nel 1984 fallì. Oggi, l'artefice della rinascita si chiama Ampelio Macchi, ingegnere ex Cagiva, Husqvarna e Aprilia. Il finanziamento è venuto dalla Shineray Motorcycle Company, un costruttore cinese di Changqing che produce moto, scooter e quad. Il nuovo quartier generale è nel varesotto, nell'ex stabilimento Husqvarna, precisamente a Cassinetta di Biandronno. “SWM farà una gamma di moto completa a 360 gradi”, ha detto l’Ing. Macchi. “Inizieremo con le stradali super tourer 650, 300, 500 enduro che si chiameranno RS. Una supermotard 450 e una gamma di moto old fashion che ricorderanno le vittorie di SWM nell’enduro. Gran Milano, che è una moto basta sullo stile Cafe Racer e una gran turismo per i viaggi. «Questa è la base di partenza di SMW che abbiamo presentato al Salone di Milano. Successivamente verrà presentato il motore 125 per i ragazzi giovani, enduro e supermotard. In futuro ci sarà anche un 250 cross-enduro e un 340 enduro-cross per la categoria racing. Questo è l’inizio di una grande avventura di SWM Motorcycles. «Oggi noi siamo negli stabilimenti ex Husqvarna e utilizziamo le strutture esistenti per lo sviluppo. C’è un grosso team di persone tecniche con molta esperienza, che hanno lavorato con me per molti anni, concentrato sul prodotto specialistico nelle moto. A breve nel 2015 inizieremo anche una pre-produzione, in quanto noi siamo una start up e il nostro obiettivo è quello di far lavorare le persone competenti di questa zona, che è un bacino incredibile di competenze, cercando di dare lavoro a più gente possibile compatibilmente con gli impegni commerciali e industriali del business che andremo a sviluppare a breve”. La concretizzazione di questo rilancio si è avuta al Salone di Milano dove sono state presentate la SWM Silver Vase, la Gran Milan Special, l’enduro RS 300 R e la SWM 500 R, leggerissime, rispettivamente 107 e 112 kg, con motori bialbero a 4 valvole da 297,6 e 501 cm3 a carter secco di derivazione Husqvarna raffreddati a liquido e alimentati ad iniezione elettronica. Con forcella Marzocchi e il mono posteriore Sachs, esattamente come quelli della SWM Supermotard SM 450 R, che monterà però le classiche ruote da 17”. La SWM Superdual 650 sarà invece meno estrema e più votata al turismo, con cerchio anteriore da 19”, serbatoio da 12 litri, ruote in lega e motore da 600 cm3 tondi. La produzione delle prime moto avverrà tra un anno e le consegne sono previste per gennaio-febbraio 2016. La SWM Silver Vase 440 avrà un prezzo inferiore a € 5.000,00.
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