Secondo l’Associazione, i quadricicli elettrici non vengono ritenuti degni di nota nel settore della mobilità urbana e troppo spesso sono poco considerati dalle amministrazioni comunali
Dopo l’accidentale esclusione dei quadricicli elettrici dalla Ztl di Napoli, ANCMA (Associazione Ciclo Motociclo Accessori) ha colto la palla al balzo per alzare la voce per cercare di dare il giusto risalto a questi mezzi elettrici su ruote – che il Codice della strada assimila ai motoveicoli -, ma che molto spesso vengono dimenticati.
In una recente nota diffusa dall’Associazione, infatti, oltre a sollecitare l’amministrazione comunale nel cercare di riparare quanto prima il vuoto normativo, ANCMA ha fatto presente quanto questo mezzo sia parimenti importante nell’ambito della mobilità urbana.
“La necessità di distanziamento, la facilità di parcheggio, la fruibilità, l’impiego nella logistica dell’ultimo miglio e la maggiore sostenibilità ambientale – si legge nel comunicato - rendono i quadricicli una soluzione intelligente e ideale per gli spostamenti in tutte le stagioni. E queste caratteristiche vanno tenute in considerazione dai governi locali nella programmazione e nelle politiche per la mobilità”.
Una soluzione, quella dei quadricicli, che trova riscontro anche nei numeri dati dal mercato. I dati 2020, infatti, sono stati in grado di dimostrare che, nonostante le chiusure e le conseguenze date dal covid, il gradimento degli italiani per questi mezzi ha fatto segnare una flessione solo del 4,25%.
Positivo invece l’andamento del primo trimestre 2021, che ha fatto registrare un +52%.
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La notizia dell’accidentale esclusione dei #quadricicli elettrici dalla #Ztl di #Napoli ci ha permesso di accendere nuovamente un riflettore su questi veicoli, che il Codice della Strada assimila ai motoveicoli. Leggi di più sul nostro sito https://t.co/uBdVw3bLTZ
— Confindustria ANCMA (@ancma2ruote) April 23, 2021
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