Kawasaki W2 650 Commander TT, l’inglese nipponica

Kawasaki W2 650 Commander TT, l’inglese nipponica

Bella e molto rara, questa versione scrambler risale al 1968 ed è stata prodotta in pochi esemplari 

Giorgio Scialino

01.04.2019 10:35

Negli anni ‘60 in America le moto scrambler riscuotono molto successo così, con l’intento di affermarsi sul Nuovo Continente, nel 1968, a fianco della W2 SS, Kawasaki propone la W2 TT Commander, un modello pensato esclusivamente per il mercato USA. Esteticamente il progetto è riuscito. La moto ha un suo fascino e mostra una linea accattivante che attrae molto più della versione stradale.

Kawasaki W2 650 Commander TT - LE FOTO

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Bella e molto rara, questa versione scrambler risale al 1968 ed è stata prodotta in pochi esemplari

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ESTERNAMENTE il motore è del tutto simile ad un A10 della BSA con dei carter maggiorati. A parte la colorazione personalizzata delle sovrastrutture e della sella, la moto di questo articolo è conforme a quelle uscite dai cancelli della fabbrica di Akashi 51 anni fa. Il bicilindrico 4T ha conformazione a corsa corta (74 x 72,6), un rapporto di compressione di 9:1 e una cilindrata effettiva di 624 cm³. Due i carburatori Mikuni da 28, distribuzione ad aste e bilancieri, accensione a puntine e avviamento a pedale.

IL CAMBIO SEPARATO HA 4 MARCE e il comando a bilanciere posizionato sulla destra, come sulle moto inglesi. La lubrificazione è a carter secco e prevede tre litri d’olio. Il telaio a doppia culla chiusa ha un disegno semplice e valido, ed è coadiuvato da una forcella telescopica con foderi in acciaio e da due ammortizzatori schermati (che diverranno regolabili nella serie successiva). Anteriormente troviamo un cerchio da 19” con un freno a tamburo da 200 mm a doppia camma, dietro la ruota è da 18”.

L’ELEGANZA DEL MEZZO è data da molti dettagli valutati con attenzione, come il faro in tinta, una moltitudine di parti cromate che comprende anche le fiancate del serbatoio, il manubrio comodo e di bella forma, il fianchetto sul lato sinistro di dimensioni ridotte per permettere allo scarico di correre rasente al telaio e molti altri particolari, non ultimo il curatissimo logo in rilievo sul serbatoio.

I MATERIALI E LE FUSIONI presenti all’epoca sulle moto giapponesi erano già di ottima qualità, peccato che nonostante la sua indiscutibile bellezza, la prima Scrambler marchiata Kawasaki risultasse alquanto pesante ed impegnativa anche nei fuoristrada più leggeri. La W2 TT sarà prodotta in soli 635 esemplari, 624 costruiti nel 1968 e 11 costruiti nel 1969, quest’ultimi privi di fianchetti cromati e ginocchiere in gomma sul serbatoio e con un’unica marmitta grossa e tozza che serviva entrambi i collettori.

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