Fraire/Moto Guzzi Stornello 125, ricetta piemontese

Fraire/Moto Guzzi Stornello 125, ricetta piemontese

Negli anni ’60 il Piemonte era definito “la culla del Motocross”, ed è qui che Michele Fraire ha iniziato a preparare le sue Moto Guzzi 

Giorgio Scialino

13.09.2018 10:53

Michele Fraire ha cominciato a lavorare nel 1947 (a 12 anni) in un’officina motociclistica del suo paese; poi nella prima metà degli anni ‘50 si mette in proprio e nel giro di breve tempo diviene concessionario Moto Guzzi. Appassionato di fuoristrada, a metà anni ’60 decide di partecipare al neonato Campionato Regionale Motocross 175. Non avendo una moto adatta, se ne costruì una sulla base di uno Stornello 125 Sport a 4 marce che aveva in concessionaria, cui si dedicò in ore extra lavoro.

Fraire/Moto Guzzi Stornello 125 - LE FOTO

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Negli anni ’60 il Piemonte era definito “la culla del Motocross”, ed è qui che Michele Fraire ha iniziato a preparare le sue Moto Guzzi

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GRAZIE ALLA SUA CAPACITÀ E DEDIZIONE la moto risultò competitiva, e nel giro di breve tempo ci furono vari piloti che si rivolsero a lui per averne una uguale. Fu così che prese il via una piccola produzione di fuoriserie da Cross marchiate Fraire, oggi molto ambite tra gli appassionati in quanto in tutto ne sono state costruite solamente una quarantina, con differenze che riguardano alcune piccole finiture.

IL MODELLO DA COMPETIZIONE è sempre stato proposto con cilindrata di 174 cm³, previa l’alesatura della canna del cilindro e l’adozione di un pistone maggiorato (61,8 mm, prodotto dalla torinese Alloylit. Oltre alla cilindrata, le modifiche riguardavano la camera di scoppio, le valvole con relative molle, sedi e bilancieri, la frizione, il carburatore (sostituito con uno da 24 mm) e lo scarico, ma anche gli ingranaggi della distribuzione, della primaria e del cambio subirono interventi.

NEL GIRO DI QUALCHE ANNO nel Cross la supremazia dei 2T divenne lampante, ma pur non essendo più competitivo, lo Stornello di Michele continuava ad essere valido come moto da fuoristrada, così Fraire continuò realizzando in versioni da Regolarità proposte in cilindrate di 125, 160, 175 e 203 cm³, con lavorazioni del motore diverse, a seconda delle esigenze del cliente.

IN TUTTO NE FURONO PRODOTTE OLTRE 400 (comprese le versioni a 5 marce con il nuovo telaio a doppia culla chiusa e il coperchio delle valvole alettato stile 2T) e a seconda delle richieste del cliente il costo poteva essere sensibilmente più contenuto rispetto al modello da competizione. Ovviamente anche la resa della moto variava di molto a seconda della preparazione e della cilindrata.

MOLTI I PILOTI di Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta che sui campi di gara hanno conseguito risultati con le Fraire Guzzi. Quello che ne ha conseguiti di più è stato certamente Dario Trucco. Come gossip aggiungiamo che con la moto muletto di Trucco a Busca, sulla pista di Colletta di Rossana, ha gareggiato anche un certo Flavio Briatore…

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