Moto Morini Corsaro Regolarità 165 all'arrembaggio...

Moto Morini Corsaro Regolarità 165 all'arrembaggio...

La Corsaro Regolarità del 1971, la 4 tempi capace di vedersela con le agguerrite avversarie 2T dell'epoca

Giorgio Scialino

17.08.2017 11:49

La carriera del Corsaro con le ruote artigliate decolla nel 1967. Da allora l’evoluzione del modello fuoristrada 4T ha continuato inesorabile, facendo tesoro dell’esperienza maturata nelle gare. Nel 1971 viene proposto sia in versione 165 che 125.

IL PRIMO AMMORTIZZATORE DI STERZO - Entrambe le versioni (del tutto simili) si presentavano fortemente rinnovate rispetto al modello precedente. Fulcro principale di tale innovazione era il telaio al cromo molibdeno a doppia culla chiusa derivato dalla versione Country del 1970, particolarmente robusto e con numerosi fazzoletti di rinforzo. Il piano di seduta della sella risultava abbassato, mentre l’utilizzo di una ruota anteriore da 21” aumentava la luce a terra di 2 cm. Ottime le sospensioni Marzocchi in dotazione: forcella teleidraulica “a corsa lunga” e ammortizzatori idraulici regolabili. Inoltre su questo modello compare per la prima volta anche l’ammortizzatore di sterzo.

Moto Morini Corsaro Regolarità 165

Moto Morini Corsaro Regolarità 165

Modello tasellato di Casa Morini degli anni '70. Il suo motore 4 tempi riusciva a competere con gli arrembanti 2 tempi e a vincere!

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DESIGN DI CARATTERE - Telaio e serbatoio rossi, supportati da parafanghi e fianchetti bianchi con tabelle portanumero gialle, danno una livrea che non passa inosservata, ma che tuttavia mantiene un aspetto “serio”. Le pedane poggiapiedi sono pieghevoli e lo scarico alto e fortemente rastremato al telaio si sviluppa sulla destra, anziché sulla sinistra come nel modello precedente. I fianchetti sono in vetroresina, e su quello di sinistra si nota un interruttore che curiosamente esclude la luce posteriore: un accorgimento perpetrato affinché un eventuale danneggiamento della lampadina durante le sollecitazioni del fuoristrada non mandi a massa l’accensione.

QUASI 120 ALL’ORA - I cerchi sono in acciaio, con pneumatici artigliati da 2,50 x 21 all’anteriore e da 3,50 x 18 al posteriore. I mozzi sono in alluminio, il posteriore a cartella laterale, così da offrire l’opportunità di togliere rapidamente la ruota senza smontare freno e catena. Il motore del 165 monta un carburatore Dell’Orto VHB da 25 mm (il 125 monta un 22 a vaschetta laterale) e ha le dimensioni del cilindro lievemente maggiori. La distribuzione è ad aste e bilancieri, con valvole verticali. La lubrificazione è a carter umido e l’accensione a puntine, con impianto elettrico a 6V. Alesaggio e corsa dichiarano 60 x 58, e il rapporto di compressione è di 10:1. Il motore monocilindrico con termica in alluminio e canna riportata in ghisa gira allegramente fino a 9.800 giri/min, consentendo una potenza massima di quasi 17 CV e una velocità di punta prossima ai 120 km/h. Cinque i rapporti del cambio e 97 kg il peso del mezzo.

Il prezzo della Corsaro Regolarità 165 all’epoca del suo debutto era di 485.000 Lire, 30.000 Lire in più della versione 125. Questo modello rappresenta uno degli ultimi fuoristrada 4T che combattevano l’irruenza dei 2T in un periodo sicuramente favorevole a quest’ultimi. 

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