Stile e tecnica della moto: le colorazioni e la loro evoluzione

Stile e tecnica della moto: le colorazioni e la loro evoluzione

Si parla molto delle mode nel design motociclistico, ma meno di quanto le colorazioni abbiano segnato il successo di certi modelli e dell'evoluzione degli abbinamenti cromatici con design e materiali

06.07.2021 09:23

Le gare e l'esplosione dei colori negli anni '70

La rivoluzione cromatica arrivò negli anni in cui lo sport iniziò a diffondersi sul serio come interesse di massa. Il motociclismo agonistico diventava parte importante della comunicazione nella vendita delle nuove moto e di conseguenza i colori delle moto da gara entravano a far parte della gamma cromatica disponibile anche al cliente. Se vogliamo dirne un paio su tutte, non possiamo non citare la Ducati MHR, con il rosso in abbinamento col verde e i filetti bianchi che ha segnato il vero tratto distintivo di questa moto (ora ricercatissima) e il "verde legnano" della Moto Guzzi V7 Sport, un colore magico che è entrato nel cuore di tutti gli appassionati di moto. 

Gli anni '80 sono un decennio ipercolorato e una porta aperta su un futuro radioso, per questo tutte le Case hanno iniziato a proporre le proprie moto con una vasta scelta di colori, soprattutto le giapponesi che hanno iniziato a sperimentare nel mondo degli abbinamenti bicromatici e delle grafiche. In questo marasma di colori, però, le produzioni iniziavano a prendere direzioni stilistiche ben precise su quali tonalità fossero più rappresentative e identificative degli specifici marchi, ed è di questi tempi che si sono confermati alcuni colori distintivi come il Rosso Ducati e il Verde Kawasaki, mentre pur senza una personalizzazione così marcata di uno specifico colore anche Suzuki ha iniziato a fare suo il giallo, e Honda ha iniziato a giocare di più con le grafiche bianco-rosso-blu. Il Blu è anche il colore che Yamaha ha definitivamente adottato in quegli anni come identitario.

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