Drag-Racing, il burnout

Drag-Racing, il burnout

Indispensabile per avere un buon grip, il burn-out è considerato quasi un rito per lo spettacolo che è in grado di offrire

Giorgio Scialino

16.11.2017 14:45

Ogni gara di Drag-Racing inizia con il Burnout. I mezzi vengono portati a motore spento nei pressi della linea di partenza e poi accesi, il pilota sale sulla moto e attraversa un piccolo avvallamento ricavato sull’asfalto poco innanzi all’area di partenza. Gli addetti fanno sì che la piccola concavità abbia sempre qualche millimetro d’acqua, e i mezzi per recarsi sulla linea di partenza devono passarvi attraverso. Facendo questo i pneumatici si bagnano e, mentre quello anteriore viene prontamente asciugato con uno straccio da un addetto, quello posteriore viene fatto ruotare furiosamente così che vada in temperatura e offra un grip ottimale.

Drag-Racing, il burnout: foto

Drag-Racing, il burnout: foto

Indispensabile per avere un buon grip, il burn-out è considerato quasi un rito per lo spettacolo che sa offrire

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LE SUPER STREET BIKE (SSB) - I mezzi di questa classe, che montano un pneumatico posteriore di derivazione stradale, fanno girare la ruota sul posto, bloccando la moto con il freno anteriore e dando gas, nonchè inclinando la moto sui lati in modo da seguire il profilo del pneumatico. Tutte le altre categorie, che montano pneumatici a sezione squadrata sviluppati appositamente per queste gare, si producono in formidabili Burn-out in movimento, che nei Top Fuel Bike (TFB) possono prodursi anche per oltre 50 metri.

NON SOLO TECNICA - Come spiegato, lo scopo è puramente tecnico, ma questo passaggio ha anche il potere di infiammare il pubblico, che già riesce a farsi un’idea della potenza che verrà scaricata a terra e a pregustare la sfida. Una volta terminato il Burn-out il mezzo viene spinto indietro, al punto di partenza, prestando grande attenzione a posizionarlo nel punto dove si ritiene ci sia il grip migliore e allineandolo in modo perfetto rispetto alla strip.

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