Stop veicoli endotermici, Europa: entro il 2030 riduzione del 55% (e niente proroghe)

Stop veicoli endotermici, Europa: entro il 2030 riduzione del 55% (e niente proroghe)

L’Italia aveva avanzato una proposta per prorogare il divieto insieme a Portogallo, Slovacchia, Romania e Bulgaria, venendo però respinta

Redazione - @InMoto_it

04.07.2022 ( Aggiornata il 04.07.2022 10:59 )

Da quando è arrivata l’ufficialità dello stop alle auto endotermiche dal 2035, nei governi ci sono stati molti i dibattiti: dalla Germania, che vedeva Christian Linder assolutamente contrario e pronto a mettere un veto sulla decisione dell’UE, si è passati poi al caso dell’Italia che insieme ad altri 4 Paesi (Portogallo, Romania, Bulgaria e Slovacchia) aveva firmato un documento da portare al Consiglio Ambiente UE del 28 giugno 2022, con una richiesta di rinvio allo stop delle auto a benzina e diesel al 2040.

Precedentemente l’Unione Europea aveva presentato alla Commissione UE il pacchetto Fit for 55. Cosa prevede il pacchetto? In sostanza, ciò a cui si vuole puntare, è che gli Stati membri dell’Unione Europea dovranno ridurre le emissioni di gas serra, entro il 2030, del 55%, per poi arrivare a delle attività climaticamente a emissioni zero nel 2050. Un aiuto al clima considerevole. Ma oltre a predisporre la regola, si è specificato anche come condurre i produttori al suo compimento. Questi, infatti, dovranno ridurre le emissioni di CO2 delle auto del 55%, mentre dei furgoni del 50%, entrambi con la scadenza fissata al 2030. Dopodiché, dopo 5 anni, bisognerà avere questa riduzione del 100%, come prevede il pacchetto.

I dibattiti nei governi

L’Italia, insieme a Portogallo, Slovacchia, Romania e Bulgaria, dopo attenta riflessione, ha provato a intervenire sulla decisione, chiedendo una proroga al 2040. Questa proposta è nata dalla necessità di avere più tempo per poter realizzare ulteriori infrastrutture per i carburanti alternativi e incrementare la produzione di batterie. In Europa, è bene ricordarlo, c’è un vero e proprio problema sulle colonnine che parrebbero essere al 50% solo in Germania e Olanda, mentre le restanti sarebbero sparse nel resto del continente. Un numero molto scarso se si vuole parlare di abolizione totale dei veicoli endotermici con solo l’uso di quelli elettrici. La proposta però, portata al Consiglio Ambiente UE, non è stata accettata. L’Unione Europea intende perseguire, come stabilito, quel percorso già deciso e delineato, senza permettere a nessuno di intralciarle la strada verso un mondo all’insegna del green.

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