Non solo caro benzina, dal 27 giugno anche le multe costeranno di più

Non solo caro benzina, dal 27 giugno anche le multe costeranno di più

È previsto un aumento del 7% dei costi postali per le raccomandate con cui si notificano gli atti giudiziari, comprese le sanzioni stradali

Redazione - @InMoto_it

22.06.2022 ( Aggiornata il 22.06.2022 14:45 )

Non solo il carburante, adesso anche le multe sono in rialzo. Una brutta notizia, premesso che quando si guida l’attenzione alle regole del Codice della Strada deve essere sempre massima. Da 27 giugno 2022, però, chi prende una sanzione dovrà pagare di più. Il motivo? Un aumento del 7% dei costi postali per le raccomandate con cui si notificano le multe, che passano da 9,50 a 10,15 euro. A stabilirlo una delibera dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), derivata da un’analisi successiva all’acquisizione di Nexive da parte di Poste Italiane, “in considerazione del rilevante aumento dei costi delle materie prime e del carburante, che si riflette in particolar modo sui settori come quello postale”.

Le richieste di ASAPS

A darne notizia, in seconda battuta, è stata l’ASAPS, Associazione amici e sostenitori della Polizia stradale, spiegando l’aumento a 10,15 euro del prezzo delle raccomandate per le notifiche di atti giudiziari, in cui sono comprese appunto anche le multe stradali. “ASAPS è per il rispetto delle norme del Codice della Strada”, comunica in una nota l’associazione dei poliziotti stradali, “ma ora occorre mettere un freno agli aumenti indiscriminati delle tariffe postali e delle spese procedurali per le sanzioni al Codice della Strada che portano a pagamenti troppo esosi per delle infrazioni minori, come appunto il divieto di sosta”. Seguono poi alcuni suggerimenti da parte di ASAPS per il Governo, tra cui per esempio l’introduzione di una norma che imponga costi procedurali standard per tutti i Comuni, allo scopo di evitare aumenti ingiustificati in base alla zona (che vanno da un minimo di 2,50 a un massimo di 15 euro a seconda del Comune che sanziona, portando a pagare addirittura oltre 65 euro per un divieto di sosta) o la sospensione della delibera AGCOM con il blocco delle tariffe postali per un biennio, per non gravare ulteriormente sui cittadini, già alle prese con un periodo economico piuttosto difficile.

Un sistema antiquato

Va infine fatta un’altra considerazione. L’aumento delle spese postali non sarebbe un problema se tutte le multe venissero inviate in forma digitale, via PEC o tramite app. È per questo che ASAPS aggiunge alla lista di richieste anche un invito, questa volta rivolto alle amministrazioni comunali, ad adottare le nuove tecnologie per questo tipo di comunicazioni.

Dolomiti: l'autovelox che ha fatto incassare mezzo milione di euro

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento