Un'esperienza di guida con la Royal Enfield Himalayan 400: autostrada, tornanti e sterrato

Un'esperienza di guida con la Royal Enfield Himalayan 400: autostrada, tornanti e sterrato

Al Royal Enfield Italian Festival 2019 in sella alla poliedrica mini enduro della casa indiana.

Redazione - @InMoto_it

17.08.2019 ( Aggiornata il 17.08.2019 11:17 )

L'occasione di fare un'esperienza di guida con la Royal Enfield Himalayan 400 l'abbiamo avuta durante i giorni del Royal Enfield Italian Festival, organizzato dal club Royal Enfield Riders of Italy che si è svolto sabato 29 e domenica 30 giugno a Marina di Massa. Abbiamo conosciuto il popolo degli Enfielders, con cui abbiamo passato una fantastica due giorni di gite, amicizia e passione per le due ruote.

IL VIAGGIO - E lo abbiamo fatto alla guida dell'Himalayan, la poliedrica monocilindrica che risponde a tutte le esigenze. Per motivi logistici abbiamo ritirato la moto a Bologna, presso la nostra redazione, e abbiamo raggiunto Marina di Massa percorrendo l'Autostrada. Circa 197 km tra A1 e A15, senza particolari problemi se non quello della temperatura molto alta di quei giorni che ci hanno costretto a un paio di soste. A un certo punto del nostro viaggio infatti il termometro che si trova sulla completa strumentazione segnava ben 52°, cifra che indicava la temperatura dell'asfalto. L'Himalayan non è una moto particolarmente adatta ai viaggi in autostrada, ma la sella risulta comoda, non sbacchetta e qualche vibrazione si inizia ad avvertire solo dopo i 110 Km/h, che resta la velocità di crociera consigliata.

GUIDA - Una volta giunti a destinazione il piacere di guida di una moto così facile si apprezza ancora di più. I cerchi da 21' all'anteriore e a 17' al posteriore, insieme alla buona escursione delle sospensioni (molto morbide), si adattano all'asfalto imperfetto della città. Per questo, anche per via del prezzo, l'Himalayan è una buona alternativa allo scooter, ovviamente senza la stessa capacità di carico, ma se non avete fretta è in grado di portarvi ovunque. Il motore non è potente ( 24,5 i cavalli, a 6.500 giri), ma il mono ha un buona coppia (32 Nm a soli 4.000 giri), che ha reso semplice il percorso in salita lungo i tornanti delle Alpi Apuane nella nostra prima gita. Durante la lenta discesa (eravamo più di 60 moto!) abbiamo avvertito un po' di calore salire dal motore nella parte anteriore, ma è una cosa più che normale vista la bassissima velocità per restare in gruppo. Migliorabile invece la frenata, con ABS a doppio canale non disinseribile, disco da 300 millimetri all'anteriore e da 240 al posteriore, che risulta poco aggressiva e per questo migliorabile in particolare per l'utilizzo cittadino dove è necessaria una risposta più pronta. Ottime invece le gomme tassellate Pirelli MT60, che misurano rispettivamente 90/90 e 120/90, un giusto compromesso tra on e off-road che, che hanno fatto davvero la differenza sulle strade sterrate all'interno delle cave di Carrara che abbiamo visitato il secondo giorno.

CONSUMI - L'Himalayn ha un serbatoio capiente (15lt) con 5 litri di riserva ma senza spia arancione e i consumi sono davvero contenuti. E' disponibile a partire da 4.800 euro. Molto interessante anche il catalogo degli accessori con cui è possibile personalizzarla anche per i viaggi più impegnativi. Ah, tanquilli, non abbiate paura di allontanarvi troppo, nella strumentazione avete a disposizione una bussola digitale (di serie) che vi aiuterà a non perdere mai l'orientamento. Buon viaggio.

Scheda tecnica Himalayan 400

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