Moto semi carenate: storia breve, ma intensa

Moto semi carenate: storia breve, ma intensa

Erano moto con semimanubri e cupolino, come vere supersportive, ma con il motore a vista come le stradali e naked. Un ibrido estetico “ne' carne ne' pesce” dallo scarso successo, ma dalla grande passione

03.01.2021 16:47

Gli anni di Suzuki, Honda ed Aprilia


Nel giro di qualche anno sono comparsi altri esempi come la Suzuki SV650S del 1999 - unico caso di successo della categoria grazie alle caratteristiche di moto facile ed economica - la Ducati SuperSport ridisegnata nel 1998 da Terblanche - meravigliosa nella sua morbidissima estetica ma anche qui poco diffusa in versione HF – la Honda VTR 1000 Firestorm del 1997 - con il suo massiccio e inarrestabile bicilindrico a V che fa il verso alle sempre più diffuse Ducati – e la Suzuki TL1000 del 1997 dall'estetica massiccia ed aggressiva e una potenza esagerata per un bicilindrico stradale di fine millennio, 125CV, appena 10 in meno della carenatissima supersportiva TL1000R con lo stesso motore.

Il picco di popolarità (senza esagerare) è stato raggiunto a cavallo del 2000, ma il mercato già iniziava a ragionare in maniera diversa. Le economie di scala diventavano sempre più importanti anche nella produzione motociclistica e le nicchie sono state pian piano tagliate fuori dai piani futuri delle case. Non aveva più senso produrre moto per un'utenza così ristretta e che col passare degli anni andava sempre più ad assottigliarsi.

L'ultima spinta di orgoglio della categoria è arrivata da Aprilia, che con la SL1000 Falco del 2000 ha proposto una alternativa stradale semicarenata motorizzata Rotax V60 nella variante montata sulla Caponord: moto sublime sotto tutti i punti di vista ma ennesimo tonfo di mercato in un periodo di esplosione delle sportive carenate “prontopista”.

Ultima in elenco la seconda serie Suzuki SV650S del 2003 offerta anche con il motore 1000 che fu della TL. Entrambe le versioni non hanno raggiunto il successo di vendite della sola 650 dell'esordio e anche qui bastarono pochi anni a vederla completamente sparire, lasciando sul mercato solo la più razionale e apprezzata versione naked.


La breve storia delle sportive stradali con carena a metà è passata inosservata a molti, ad altri è rimasta nel cuore come una piccola epoca di sentimento puro. L'idea di moto fatte da appassionati per altrettanti fanatici delle moto di carattere, approvate dai piani più alti delle case produttrici senza badare ai numeri di vendita e sapendo che sarebbero rimasti mezzi di nicchia, è qualcosa che di questi tempi è difficile da immaginare.

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