Rewind, Ducati 851 S: lì dove tutto è cominciato

Rewind, Ducati 851 S: lì dove tutto è cominciato

Nei primi anni '90 la bicilindrica di Borgo Panigale era un punto di riferimento nel segmento delle sportive, su strada ed in pista. Ed oggi può ancora dire la sua

Redazione - @InMoto_it

14.09.2020 17:25

NEL NOSTRO TEST DEL 1992 SCRIVEVAMO COSì DELLA DUCATI 851 S

Pur qualificata come la versione più tranquilla della serie 851, anche la S (Strada) richiede una conduzione da vera sportiva. Grintosa e determinata, con abbondanti spostamenti in sella ed una salda impugnatura del manubrio che va indirizzato con decisione. Guidata in questo modo è perfetta sul misto come in pista, talmente efficace che, grazie anche alla bella ripresa in uscita di curva, nella maggior parte dei casi risulta praticamente imbattibile anche al confronto con moto molto più potenti. In verità ci si diverte anche nel guidarla al piccolo trotto, con il motore in coppia, ma sui percorsi tortuosi affrontati in souplesse e magari con poca convinzione, talvolta perde coerenza, si scorda e fa capire che gradisce soprattutto la guida di forza. 

Neutra ed equilibrata sul misto, l'851 permette grandi numeri con estrema facilità e per questo è bene che l'utenza meno esperta non si faccia prendere dall'euforia. Il feeling della moto porta a sopravvalutare le proprie capacità di pilota nel chicane è indiscutibilmente la più lesta fra le grosse sportive e la maneggevolezza resta buona anche sul veloce. Sui percorsi più stretti l'avantreno si è fatto al volta pesante se non si tiene ben in tiro la ruota motrice, e spesso l'azione si scoordina sui percorsi densi distaccate e frequenti accelerazioni anche a causa della brusca trasmissione finale e dalla difficoltà di modulare la trazione e veloci “chiudi-apri”.

Per quel che riguarda il motore la più recente versione montata sulla 851 S fornisce ben 4,5 cavalli in più misurati alla ruota rispetto alla edizione '91 ma soprattutto a compiuto un ulteriore sostanzioso balzo in avanti sul fronte della coppia salendo a ben 8 kgm.

L'erogazione si distende fino agli 8500 giri della potenza massima, e successivamente non sembra avere proprio voglia di diminuire a 9000 giri sono ancora disponibili oltre 90 cavalli alla ruota. Il motore è caratterizzato da una grande costanza di rendimento, si avvia prontamente, richiede solo un poco di pazienza per raggiungere l'ideale regime termico. Col sottofondo di una voce vivace allo scarico, di una elevata rumorosità meccanica e del prepotente "pompare" dell'aspirazione, eroga le sue prestazioni con la massima naturalezza e raggiunge una velocità massima prossima a 240 km/h effettivi con appena 1700-1800 m di lancio.

Rewind, Ducati 851 S: lì dove tutto è cominciato |FOTO

Rewind, Ducati 851 S: lì dove tutto è cominciato |FOTO

Dal 1988 al 1993 è stata l’ammiraglia di casa Ducati: in pista dominava con Raymond Roche e Doug Polen (e fu portata in gara anche da piloti del calibro di Carl Fogarty e Giancarlo Falappa), nelle comparative riusciva a tenere testa alle agguerrite quattro cilindri giapponesi (di 750 cc). Oggi, ingombri a parte, sarebbe considerata poco più di una media e i 90 cavalli rilevati alla ruota la relegherebbero ad un ruolo da comparsa, anche in segmenti molto lontani da quello delle sportive. In pista sa dire ancora la sua, almeno finché parliamo di ciclistica.

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Scheda tecnica Ducati 851 S

MOTORE Bicilindrico a L, 4 tempi, raffreddato a liquido. Alesaggio e corsa 92 x 64 mm; cilindrata 851 cc. Rapporto di compressione 10,5:1. Distribuzione desmodromica, 4 valvole per cilindro. Iniezione elettronica. Accensione elettronica. Avviamento elettrico. Trasmissione primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione multidisco a secco, cambio a 6 rapporti.

CICLISTICA Telaio a traliccio in acciaio. Sospensioni: anteriore forcella teleidraulica con steli rovesciati di 41 mm, escursione 120 mm; posteriore con monoammortizzatore idraulico regolabile, escursione 110 mm. Freni: anteriore a doppio disco di 320 mm, con pinze a doppio pistoncino; posteriore a disco di 245 mm. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17”, posteriore 180/55-ZR17”.

DIMENSIONI Interasse 1.430 mm, altezza sella 790 mm, lunghezza 2.030 mm. Peso a secco 202 kg.

PRESTAZIONI DICHIARATE Potenza 77,3 kW (105 CV) a 9.000 giri/min.

PREZZO Nel 1992 costava 18.640.000 lire.

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