Rewind, Aprilia ETV 1000 Caponord: professione turismo

Rewind, Aprilia ETV 1000 Caponord: professione turismo

Uscita nel 2001 la crossover di Noale era esempio di perfetto equilibrio tra comfort e prestazioni. Moto facile e per tutti spiccava per ciclistica raffinata ed il motore della sportiva RSV Mille

08.09.2020 16:45

Ecco cosa scrivevamo nel 2001 nel nostro test su strada della Aprilia Caponord 

Il miglior pregio della Caponord risiede nella facilità con la quale si concede immediatamente e senza alcun pudore, a qualsiasi guidatore le monti sopra. E così, troviamo una moto dotata di una maneggevolezza impensabile alle basse andature, dove i rapidi cambi di direzione si effettuano con una semplice pressione sul manubrio. In particolare le tortuose strade di montagna rappresentano un parco giochi sempre aperto, nel quale si apprezza l'ingresso in curva veloce e preciso e la buona tenuta degli pneumatici, onesti per trasmettere con giusto anticipo le eventuali perdite di aderenza.

La giostra più bella e comunque quella della frizione con sistema antisaltellamento, e che permette a chi guida scalate in stile due tempi, con il contorno di gratificanti e sicure della parte della ruota posteriore. Quando il divertimento nella guida diviene voglia sportiva, interviene il limitatore di… piega, ovvero i piolini posti sotto le pedane, che unite alla taratura piuttosto soft della forcella consigliano caldamente di allentare la pressione sul comando del gas.

La Caponord è comunque una moto estremamente godibile anche quando la strada e povera in materia di curve, ad esempio in autostrada, ove dimostra un buon rigore direzionare pure alle velocità elevate. E quando viene il momento di fermarsi, si fa la conoscenza con un impianto anteriore dotato di una buona potenza e modulabilità, affiancato da un'unità posteriore praticamente perfetta.

Rewind, Aprilia ETV 1000 Caponord: professione turismo |FOTO

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La bicilindrica di Noale, prodotta dal 2001 al 2007, eccelleva su tanti fronti: dal piacere di guida, nel misto e sui lunghi percorsi autostradali, alle caratteristiche tecniche che poggiano su un telaio doppio travein alluminio e motore di derivazione RSV 1000. Moto per tutti: facile, potente, reattiva dalle soddisfazioni garantite.

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Per quel che riguarda il motore è tanto potente da stabilire nuovi record per la categoria progressivo e dolce in fase intermedia come vuole in moto turista. Ovviamente le nobili origini di bicilindrico da corsa affiorano quando si tratta di scendere sotto i 3500 giri, ma la fase intermedia che va dai 4000 ai 7500 giri e piacevolmente piatta e corposa oltre la spinta tende progressivamente a scemare a causa del depotenziamento attuato non disegnando comunque di raggiungere il limitatore posto poco sopra i 9000 indicati.

Infine i consumi: nonostante le elevate performance del propulsore si mantengono su buoni livelli.

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