Norme antinquinamento, come hanno cambiato le moto

Norme antinquinamento, come hanno cambiato le moto

Nel 1999 è entrata in vigore la prima normativa anti inquinamento per le moto, la cosiddetta Euro1, e da quel giorno le moto non sono state più le stesse. Cosa è cambiato in concreto in questi 22 anni di regole?

19.08.2021 09:27

Era il 1999 e il mondo del motociclismo iniziava la sua trasformazione. Con la normativa Euro1, tutti i motocicli immatricolati dal 1° gennaio dovevano rispettare alcune normative europee in merito alle emissioni inquinanti, addattandosi alle regole già in essere per le auto dal 1993. A distanza di 22 anni siamo arrivati all'Euro5 e le regole sempre più restringenti hanno cambiato sia tecnicamente che esteticamente le moto, costringendo i costruttori a inventarsi nuove soluzioni e tecnologie.

Come sono cambiate le normative "Euro"?

Ma queste normative cosa sono, in concreto? Con l'introduzione dell'Euro1 alla fine del secolo si è messo un tetto alle sostanze inquinanti emesse dallo scarico delle moto. Il limite massimo è stato stabilito in 13 g/km di monossido di carbonio (CO), 3 g/km di idrocarburi incombusti (HC) e 0,3 g/km di ossidi di azoto (NOx). Come si è ovviato al problema? semplicemente dotando gli impianti di scarico di catalizzatore come già accadeva sulle auto da qualche anno, e tutte le moto in produzione sono riuscite agilmente a superare il test.

Ora siamo arrivati al quinto aggiornamento di queste regole, e con l'Euro5 del 1° gennaio 2021 la cosa è diventata ben più complicata: tutte le moto immatricolate da quest'anno non possono superare 1 mg/km di CO, 100 mg/km di HC e 60 mg/km di NOx, ma ci sono anche altri parametri da rispettare e che sono stati introdotti nelle precedenti versioni della legge come il particolato (PM) che non deve essere sopra i 4,5 mg/km e gli idrocarburi non metanici (NMHC), non oltre i 68 mg/km. Passare da grammi a milligrammi non è stato facile in questi anni, ma ora quasi tutti stanno rientrando nei limiti imposti e ci rendiamo ben conto di quanto questa riduzione di inquinamento sia stata grande negli ultimi due decenni.

Rewind, Ducati 916 FOTO

Rewind, Ducati 916 FOTO

La storia, anche nel piccolo mondo delle due ruote, è scandita da avvenimenti. E la fine del 1993 fu un momento di quelli che tutti - ma proprio tutti - i motociclisti ricordano bene. Ducati fece letteralmente strage di cuori quando tolse i veli alla supersportiva 916. Uno dei pochi esempi nel regno delle due ruote degno di meritarsi l'appellativo di "Capolavoro". Perché quella che venne fuori dalla mente di Massimo Tamburini era questo, di fatto. (di William Toscani)

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