Yamaha R7 Vs Aprilia RS660: sarà vera sfida?

Nuovi orizzonti nel campo delle medie cilindrate di stampo sportivo. Ed è un bene - crediamo - per molti appassionati di questo genere di proposte che da tempo invocano un freno alle iper-prestazioni a vantaggio di qualcosa di più fruibile su strada. Le novità arrivate nell'ultimo periodo sul mercato mostrano chiaro che le Case hanno raccolto le preghiere di questa fetta di motociclisti.

IN PRINCIPIO FU... HONDA

Il cosidetto "sasso nello stagno" lo ha lanciato la Honda, con la CBR 650 R. Moto che, partendo dalla base dell'inossidabile 4 cilindri in linea da 95 CV, ha tenuto alta l'attenzione su questa tipologia di moto di stampo sì sportivo ma senza esasperazioni da spacca polsi o di battiti accellerati alla guida per chi, poco desideroso di cavalleria e posizioni in sella da griglia del mondiale, cercava invece qualcosa con cui divertirsi su strada, principalmente, e magari puntando di tanto in tanto al cordolo di un circuito. 

FULCRO PRESTAZIONALE

Aprilia e Yamaha, con i rispettivi modelli, sembrano ruotare attorno al concetto introdotto e mantenuto da Honda, seppure qui si parli di moto dotate di motori bicilindrici paralleli. Se da un lato la RS660 è nata senza lesinare sui contenuti tecnici, alzando l'asticella tecnologica con dotazioni da vera SBK replica applicate però alle strade di tutti i gironi, Yamaha ha cercato qualcosa di diverso, sfruttando una base già collaudata, pur restando fedele alla filosofia della sportività, mantendo un profilo ancora più abbordabile. Sia come prezzo (ipotizziamo) che prestazioni.

NUOVA ERA PER LE MEDIE SPORTIVE CARENATE

Ed è qui che si giocherà, in soldoni, la partita sul mercato. L'utente di questo tipo di moto a cosa punterà principalmente? L'Aprilia RS 660 costa 11.050 euro, per la Yamaha R7 si ipotizza un prezzo attorno agli 8000 euro (occhio ad Honda giusto nel mezzo con poco più di 9000 euro). Il peso è simile (188 Kg Yamaha contro 183 Kg di Aprilia, in ordine di marcia) di contro abbiamo una cavalleria dichiarata di 100 CV contro i 73 della bicilindrica di Iwata ed una differenza di dotazione che rema a favore della moto italiana. Sono due moto che puntano al medesimo target ma da sponde diverse. Più entry level la R7 (a proposito, ma perchè quel nome?) più affilata la RS 660. Parlando di divertimento su strada ed alla portata di tutti... chi avrà azzeccato la ricetta giusta? Si può parlare di "sfida" RS-R7?

Una cosa è certa, l'interesse delle Case verso questo tipologia di moto è forse quel che ci voleva per dare uno scossone ad una fascia di mercato probabilmente fin qui sottovalutata.

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