Coronavirus: è cambiato il mondo della moto?

Coronavirus: è cambiato il mondo della moto?

Il 2020 sarà ricordato come anno orribile causa pandemia, e tutti abbiamo dovuto in qualche modo fare i conti. Ma per le due ruote le cose potevano andare peggio

23.12.2020 11:45

Partiamo dai freddi numeri. Nel mondo sono state vendute (gennaio-novembre) circa 45,7 milioni di moto, con un calo del 15,7% rispetto al 2019. Per quanto riguarda il mercato italiano, invece, il calo è stato di -6,58%, considerando il sorprendente +40% del solo mese di novembre. Numeri negativi, è vero, ma nemmeno così tragici come accaduto in altri ambiti dell'economia. Perchè le moto hanno ammortizzato così bene il dramma della pandemia?

Immatricolazioni, ecco le moto più vendute di novembre FOTO

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Il mercato delle moto torna a crescere, facendo segnare a novembre un bel +18,7%. Le due ruote con più richiesta di immatricolazione sono soprattutto quelle da Enduro, che nelle prime trenta posizioni di vendita – secondo i dati diffusi da ANCMA – fanno registrare ben 6 modelli diversi

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La moto è “covid-free” e l'ha dimostrato

Abbiamo tutti un po' paura del prossimo, tendiamo a mantenere la distanza dagli sconosciuti che ci camminano accanto e, pure all'aria aperta, ci assicuriamo di avere bene la mascherina sul naso quando incrociamo qualcuno. Va da sé che l'utilizzo dei mezzi pubblici e la frequentazione di luoghi affollati è diventato per molti un vero disagio. La moto ci permette invece di fare un'attività divertente, appassionante e all'aria aperta senza per forza dover avvicinarci a qualche altro, così anche nel commuting quotidiano per recarsi a lavoro, laddove l'auto significa incastrarsi nel traffico e non trovare parcheggio.

Emergenza coronavirus: che ne sarà del motociclismo?

La moto è passione, e le passioni aiutano nei momenti peggiori

Incertezza per il futuro e per il lavoro, rapporti sociali limitati e un grande senso di impotenza hanno  condizionato la vita di tutti. Chi più, chi meno, ha sentito sulle spalle il peso di questo 2020 e ci si è dedicati molto di più alle passioni per staccare il cervello. La moto è una valvola di sfogo perfetta, che ha permesso a molti di ritrovare il contatto con il mondo e la natura dopo mesi chiusi fra le quattro mura del lockdown.

Ci sono state attività e sport vietati per tutto questo periodo, per fortuna i giri in moto sono (quasi) sempre stati permessi e l'effetto psicologico positivo su tante persone è stato davvero straordinario.

Di conseguenza tutto il settore è stato trainato da un'onda positiva, pur fra le difficoltà date dalla poca disponibilità di moto nelle concessionarie e dal difficile approvvigionamento di ricambi nelle officine.

Una riscossa sociale per le due ruote

Possiamo dire che il 2020 si va a chiudere con un segno negativo nelle vendite, ma con una percezione positiva se osserviamo lo scenario globale, perché questo settore (come tutti gli altri che riguardano passioni, hobbies e attività sportive) non si può valutare solo con freddi numeri. La moto è stata rivalutata da molti durante questi mesi, a livello sociale è stata considerata finalmente come un'alternativa “smart” per uscire dalla monotonia e tristezza dei mesi più bui, e a conti fatti ha attirato l'attenzione anche di chi motociclista non lo è mai stato.

Per i prossimi anni le stime mondiali sono di una ripresa con netta impennata fra il 2021 e 2025. Questo sarà tutto da vedere, ma siamo contenti di dire che ancora una volta, nonostante le avversità e il futuro incerto, che la passione ci ha salvati!

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