Più guida autonoma, meno morti su due ruote?

Più guida autonoma, meno morti su due ruote?

Secondo Google, i sistemi di guida autonoma non garantiranno vantaggi di sicurezza solo agli automobilisti ma anche ai motociclisti. Vediamo perché…

Riccardo Piergentili

14.12.2016 15:30

L'auto a guida autonoma salverà molte vite di motociclisti e scooteristi. Questo è quanto dichiara Google, che ha anche argomentato questa dichiarazione. In America, a seguito di incidenti, la mortalità dei motociclisti è ventisette volte superiore a quella degli automobilisti. Anche in Europa questo dato è preoccupante ed è oggetto dell'attenzione delle istituzioni, che chiedono alle Case del settore due ruote un aumento della sicurezza (per ora negando gli sgravi fiscali in caso di acquisto di paraschiena e airbag…)

Guida autonoma, un nuovo modo di spostarsi

Guida autonoma, un nuovo modo di spostarsi

Secondo Google, i sistemi di guida autonoma garantiranno vantaggi di sicurezza anche in ambito urbano, il software è in grado di monitorare ciò che accade intorno alla vettura, sia di giorno, sia di notte.

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L'ERRORE UMANO - Secondo Google, l'errore umano dell'automobilista, soprattutto in presenza di incroci e durante i cambi di corsia, è spesso causa di incidenti in cui sono coinvolti conducenti di veicoli a due ruote. Questi ultimi, a causa dei mezzi che guidano, anche se obbediscono alle stesse leggi del traffico, hanno necessariamente uno stile di guida diverso rispetto a quello degli automobilisti

SEMPRE VIGILE - Google ha sviluppato un software per la guida autonoma che tiene conto di questo e si propone come la soluzione di molti problemi legati alla sicurezza di chi viaggia su due ruote. Una moto o uno scooter sono meno visibili di una vettura. Spesso gli incidenti avvengono perché i conducenti delle auto non vedono o si accorgono in ritardo della presenza di uno scooter o di una moto. Il sistema a guida autonoma di Google non può distrarsi e ha una visuale a 360 gradi. Inoltre gli esseri umani hanno difficoltà a vedere oggetti di piccole dimensioni (come le bici), soprattutto quando c'è poca luce. Grazie alla sensoristica del sistema a guida autonoma, Google promette una perfetta mappatura delle aree intorno alla vettura, sia di giorno, sia di notte.

MEGLIO AUTONOMA - L'obiettivo di Google è sviluppare un sistema di guida autonoma al 100%, ritenuto migliore rispetto a quelli di guida semi autonoma, che possono restituire improvvisamente il controllo della vettura ad una persona che non può avere piena consapevolezza di cosa sta accadendo in quel momento. Questo potrebbe addirittura essere causa di pericolo

Come funziona la guida autonoma

Come funziona la guida autonoma

Hardware e software sofisticatissimi per guidare un'auto. Nessun errore umano, riduzione degli incidenti e della mortalità, soprattutto di chi guida moto e scooter. È una promessa di Google.

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AUTOAPPRENDIMENTO - Secondo Google, il software della guida autonoma non ha bisogno di aver visto un particolare modello di moto per riconoscerlo sulla strada. Attraverso un apprendimento automatico, il software, come l'uomo, riconosce qualsiasi mezzo e lo memorizza. Ad esempio, il sistema può non avere mai visto una Harley Davidson Roadster o una Ducati 899 Panigale ma è in grado di riconoscerle, memorizzando le differenze in termini di dimensioni, velocità, design e innumerevoli altri dettagli.

SICUREZZA URBANA - Il sistema di guida autonoma sviluppato da Google promette una maggiore sicurezza anche nell'uso urbano, dove chi possiede scooter o moto, in presenza di traffico intenso, ha la possibilità di muoversi con modalità diverse rispetto alle auto. In questo contesto, la manovra più frequente di chi viaggia su due ruote è il cambio di corsia. Il software sviluppato da Google è in grado di riconoscere e reagire a questo tipo di manovra, evitando l'incidente attraverso azioni preventive che tengono conto della maggiore accelerazione dei mezzi a due ruote. Insomma, secondo Google l'incremento della sicurezza del settore due ruote è direttamente connessa con le quattro ruote e la guida autonoma. Dal punto di vista teorico, è difficile dargli torto...

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