Si è scoperto in seguito a una ricerca commissionata dal Governo, il quale prenderà provvedimenti. Migliaia gli esemplari richiamati dalle Case
Il fatto risale al mese di aprile e rigurada alcuni motorini, realizzati da Case indiane, andati a fuoco per cause, al periodo, da dimostrare. Questi fatti hanno portato alla decisione da parte di un'azienda di richiamare oltre 3000 unità. In seguito a un’inchiesta, si è scoperto che il motivo è l’utilizzo di materiali di bassa qualità per la realizzazione delle batterie.
Questo è quanto emerge da una ricerca commissionata dal DRDO (Defence Research and Development Organisation) indiano, che ha coinvolto le Case locali Pure EV, Boom Motors, Ola Electric, Jitendra EV e Okinawa Autotech. Oltre a Okinawa, di cui vi avevamo già parlato, anche Ola Electric e Pure EV hanno richiamato rispettivamente 1400 e 2000 dei loro esemplari di scooter elettrici. Il Governo avrebbe convocato i rappresentanti di tali aziende per chiedere chiarimenti e il Ministro dei Trasporti Nitin Gadkhari ha dichiarato che lo stesso Governo stabilirà una guideline sui requisiti qualitativi richiesti per la produzione di veicoli elettrici. Una misura necessaria per un mercato “giovane” in questo settore come quello del Subcontinente.
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