Venti motociclisti sono stati beccati dalle forze dell'ordine nella zona del trevigiano: si erano ritrovati lo scorso 3 gennaio nonostante il divieto di uscire imposto dal Governo
C'è stato tanto lavoro da fare per le forze dell'ordine di Asolo, nel trevigiano, la scorsa domenica del 3 gennaio. Con tutta l'Italia in zona rossa, e quindi con qualsiasi tipo di spostamento vietato, i Carabinieri forestali della stazione di Asolo e del Monte Grappa, in pattuglia su sentieri e boschi del territorio, hanno contestato 20 infrazioni ad altrettati motociclisti provenienti da altri comuni e che non hanno rispettato né il DPCM, né i divieti di transito. A riportarlo è la testata Il Gazzettino.
Venti centauri si erano infatti riuniti intorno alle zone boschive del Monte Grappa senza nessuna motivazione giustificabile all'uscita, date le disposizioni del Governo. Oltre a quelle, sono state contestate l'ingresso in zona con divieto di circolazione e anche irregolarità amministrative. Sì, perché 4 delle 20 moto sono state sequestrate in quanto prive di targa o senza immatricolazione del mezzo. Per tutte le altre, sono scattate le sanzioni previste dalle legge.
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I controlli, nel trevigiano, sono destinati ad aumentare. Anche perché di episodi simili, nella zona dei Colli asolani e della Pedemontana del Grappa, ne sono avvenuti una decina nelle scorse settimane, finiti anch'essi allo stesso modo, con i motociclisti beccati dalle autorità e costretti a pagare salate multe.
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