Verso la fase 2: quando si potrà scorrazzare con la moto?

Verso la fase 2: quando si potrà scorrazzare con la moto?

Il 3 maggio è la data che tutti stiamo aspettando. Cosa cambierà dal giorno seguente? Qualcosa, ma non molto. Animi saldi, la moto dovrà stare in garage ancora per un po’

Redazione - @InMoto_it

15.04.2020 13:04

Pensare al futuro è difficile, tutto sembra incerto. Anche il futuro prossimo. Nella testa degli italiani, adesso, rimbomba una data: 3 maggio. Nell’ultima conferenza stampa, il Premier Conte ha prolungato le restrizioni per l’emergenza coronavirus fino a quel giorno, con la speranza che la curva dei contagi si abbassi e si possa quindi iniziare la cosiddetta (e agognata) fase 2. Come anticipato, di certo non c’è niente: si può solo ipotizzare cosa succederà e quali saranno i cambiamenti, specialmente sugli spostamenti degli italiani.

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Le premesse

Prima di provare a ipotizzare qualsiasi cosa, sono doverose delle premesse. “La curva del contagio segnala una situazione in decrescita ma non deve farci abbassare la guardia”, ha dichiarato qualche giorno fa il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. “I segnali positivi ci dicono che le azioni intraprese sono efficaci ma non devono illuderci che la situazione si risolva. Queste misure di distanziamento sociale e di igiene personale sono essenziali per mantenere la curva sotto la famosa soglia di R0 uguale a 1”. L’R0 è un parametro fondamentale, è il numero di riproduzione di base che rappresenta il numero medio di infezioni secondarie prodotte da ciascun individuo infetto. In sostanza, misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva. Se l’R0 è sotto l’1 significa che un positivo, in media, infetta una persona. Più la soglia tende a zero, più diminuisce il rischio di contagi. Premesse fatte, andiamo con le ipotesi.

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Gli spostamenti

Dal 14 aprile hanno riaperto alcune attività come cartolerie, librerie e negozi di abbigliamento per bambini, ma solo se in grado di garantire le norme di sicurezza. Il resto è rimasto invariato (anche se nel corso del mese potrebbero esserci alle riaperture, specialmente nel settore della moda, dei motori e della metallurgia): non si può uscire, salvo che per comprovati e necessari motivi (spesa, farmacia, salute, lavoro), e si deve essere muniti di autocertificazione. Purtroppo ci sono ancora troppe persone che violano le norme, basta vedere cosa è successo nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Se le regole venissero rispettate da tutti, aumenterebbe la possibilità di restrizioni meno rigide dopo il 3 maggio.

Dopo il 3 maggio

Viste le misure fin qui adottate, è piuttosto difficile pensare che dal 4 maggio gli italiani potranno da subito muoversi liberamente, a piedi, in moto o in auto. Sia al di fuori del proprio Comune, ma anche all’interno. Prima che si allentino le misure di sorveglianza (oggi attive più che mai grazie all’aiuto di droni ed elicotteri) sarà probabilmente necessario aspettare qualche altra settimana e capire l’andamento della situazione. Insomma, prima di una gita in moto in libertà si dovrà attendere almeno la metà di maggio. Gita in moto che potrebbe però essere sostituta dal tragitto per recarsi in ufficio: non è la stessa cosa, ma nel corso del prossimo mese potrebbero riaprire altre aziende e quindi, molte persone dovrebbero tornare in ufficio. Così facendo, la due ruote non resterebbe più ferma e inattiva. Da non dimenticare: le norme vietano di andare in due in moto, e probabilmente sarà così ancora per un po’.

Autocertificazione: arriva l’app?

Una delle novità più importanti, che ormai si sente da qualche giorno, riguarderebbe la sostituzione dell’autocertificazione cartacea con una app per smartphone. Questa ipotesi velocizza e facilita le pratiche di compilazione e controllo, ma si saprà di più nelle prossime settimane.

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