        Mancano meno di dodici anni al 2035, anno per il quale l&rsquo;Unione Europea e altri paesi nel mondo hanno fissato la fine dell&rsquo;immatricolabilit&agrave; di auto e furgoni con motori che emettono CO2. Per le case produttrici di veicoli si tratta di una svolta dirompente, che gi&agrave; da tempo ha portato a stravolgere gli investimenti nello sviluppo e le linee produttive. I mezzi a due ruote per ora non sarebbero coinvolti da questa rivoluzione, ma &egrave; chiaro che non ne usciremo &lsquo;indenni&rsquo;. Di questo e altro abbiamo parlato in un incontro con lo stato maggiore di Suzuki Italia, azienda impegnata nei settori moto, auto e fuoribordo. La Suzuki: siamo pronti per la svolta elettrica, ma&hellip; A fare gli onori di casa c&rsquo;era Massimo Nalli, il presidente di Suzuki Italia, che ha iniziato proprio dai dubbi pi&ugrave; spesso denunciati su questa conversione forzata: la carenza di materie prime, la necessit&agrave; di produrre una quantit&agrave; enorme di energia per alimentare i veicoli, le difficolt&agrave; di smaltimento delle batterie a fine vita. Ciononostante in Suzuki sono pronti, con una road map che di qui al 2030 vedr&agrave; il lancio di molti nuovi modelli elettrici. Per i mezzi a due ruote, nel 2024 arriver&agrave; un primo veicolo da citt&agrave; interamente elettrico. Probabilmente sar&agrave; uno scooter, omologato come ciclomotore o al massimo come A1. Di qui al 2030 saranno per&ograve; ben 8 i mezzi a due ruote elettrici presentati dalla Suzuki. Con la previsione che per quella data il 25% del loro venduto sar&agrave; elettrico. Perch&eacute; il restante 75% sar&agrave; ancora dei motori a combustione interna. E ci sar&agrave; una distinzione fondamentale, sulla quale concordano molti costruttori di mezzi a due ruote: via libera all&rsquo;elettrico per il commuting urbano, ma si continuer&agrave; a puntare sul termico per la passione, e per i mezzi destinati a fare chilometri. Per i quali l&rsquo;idea sarebbe di passare ai biocarburanti. Che per&ograve; l&rsquo;Unione Europea per ora non ha approvato, mentre ha accordato l&rsquo;apertura agli eFuels, caldeggiati dalla Germania. Massimo Nalli, presidente di Suzuki Italia  Nalli: il nodo sono i consumatori La sintesi di quanto detto oggi - chiediamo a Massimo Nalli a margine dell&rsquo;incontro - &egrave; che Suzuki &egrave; pronta con l&rsquo;elettrico in tutti i segmenti nei quali opera, ma non ci crede. Corretto? &ldquo;In realt&agrave; non siamo tanto noi a non crederci, quanto piuttosto i nostri clienti. Capiamo che il cambiamento climatico &egrave; un problema serio, e che la terra ci sta chiedendo di invertire rotta; ma non crediamo sia percorribile questo passaggio in blocco all&rsquo;elettrico. Ci sono problemi con le terre rare, e come ha detto il presidente Osamu Suzuki gi&agrave; nel 2017, l&rsquo;Europa dovrebbe dotarsi di 18 nuove centrali nucleari per fare fronte all&rsquo;accresciuta richiesta di energia elettrica. Ciononostante ci adeguiamo agli indirizzi stabiliti, e siamo pronti a lanciare un gran numero di nuovi modelli elettrici. Certo, non possiamo non notare che ovunque e per tutte le case che producono elettrico, le vendite sono inferiori alle aspettative&rdquo;.  Si venderanno i mezzi che state producendo, o i consumatori smetteranno di comprare? &ldquo;Non sono previsti grossi crolli del mercato - dice Nalli riferendosi per&ograve; al settore auto -. Non siamo preoccupati di questo&rdquo;. Resta il fatto che molti dei clienti Suzuki hanno bisogno di veicoli mossi ancora dal motore termico, quindi la casa di Hamamatsu preferisce rimanere vicina e attenta alle esigenze dei propri clienti. Fondamentale il mix di tecnologie Nel &lsquo;Suzuki Sustainability Report 2022&rsquo; il presidente Toshihiro Suzuki aveva detto &ldquo;dobbiamo fare proposte con una visione olistica dell&rsquo;intero ambiente che circonda i nostri prodotti. Questo non include solo i prodotti attuali, ma anche le relative infrastrutture e le strutture che sono utilizzate con i nostri prodotti&rdquo;. Questa visione oggi si estrinseca in una serie di iniziative e proposte che, come ha chiarito Nalli in conferenza, &ldquo;non sono risolutive e non sono sufficienti, ma che porteranno comunque un contributo verso la soluzione del problema&rdquo;. E su questa base, evidentemente comune, le grandi case giapponesi (non solo moto) stanno facendo fronte unico, unendo le loro forze nella ricerca. Avevamo gi&agrave; raccontato come Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha, insieme a Toyota (che ha il 4,9% delle azioni Suzuki), stiano lavorando alla ricerca sui propulsori a idrogeno. Nel corso dell&rsquo;incontro si &egrave; parlato anche di ricerca sui biocarburanti, con 6 aziende riunite in un consorzio di studio mirato alla ricerca sulle biomasse (Suzuki, Eneos, Subaru, Daihatsu, Toyota e Toyota Tsusho). La Suzuki tra l&rsquo;altro, che ha un ruolo di leader sul mercato auto indiano con il marchio Maruti, sta studiando la produzione di biogas dagli scarti e dai rifiuti organici degli allevamenti. Un progetto portato avanti in accordo con enti governativi indiani e con Banas Dario, il pi&ugrave; grande produttore asiatico di latticini. Sempre nell&rsquo;ottica dell&rsquo;approccio olistico, Suzuki ha un accordo con Toshiba e Denso, per produrre batterie al litio in India. E sta ovviamente lavorando per sviluppare nuovi e pi&ugrave; efficienti sistemi di riciclo delle batterie esauste. Attraverso la sua societ&agrave; Suzuki Global Ventures, finanzia e collabora attivamente delle start-up innovative, siglando specifiche joint venture. Con la l&rsquo;australiana Applied EV sta lavorando ad esempio a una piattaforma per veicoli autonomi destinati alle consegne automatiche. Qualcosa di simile lo sta facendo con la giapponese Lomby, con robot di consegna autonomi basati sulla sedia a rotelle elettrica della Suzuki. Con PowerX, pure lei giapponese, si stanno studiando batterie pi&ugrave; evolute. Poi c&rsquo;&egrave; Skydrive, assieme alla quale si lavora all&rsquo;auto volante, con l&rsquo;obiettivo di presentare nel 2025 all&rsquo;Esposizione Mondiale di Osaka il servizio di aerotaxi.  Ancora differenziazione con il progetto Hakuto, con la realizzazione di un rover destinato alla luna. Rover che per&ograve; &egrave; andato distrutto nell&rsquo;aprile scorso, quando la navicella che lo trasportava si &egrave; schiantata sulla luna. Infine gli accordi con la start-up africana Moove Africa BV, per finanziare la motorizzazione in Africa delle imprese individuali e le attivit&agrave; di mobilit&agrave; relative alla fornitura di servizi. E se fra un anno il Parlamento Europeo dovesse ripensarci? &ldquo;Ci speriamo un po&rsquo; tutti - risponde pronto Nalli -; anche se ormai siamo andati molto avanti con la conversione industriale sui nuovi modelli&rdquo;.       

Un incontro con la dirigenza della filiale italiana sui progetti della casa giapponese, che per il futuro guarda a tutto, dall&rsquo;elettricit&agrave; al biofuel, dai robot alle auto volanti

Suzuki prepara la svolta: quali moto nel 2030?

        Nel mercato moto &egrave; entrato a far parte un nuovo produttore cinese: Jedi Motors. Adesso per&ograve; il marchio sta puntando ad espandersi e accedere al mercato mondiale, e sembra che ci riuscir&agrave; con la sua ultima moto sportiva, la Vision K750. Il modello aveva preso forma come concept futuristico per poi evolversi in una moto pronta per essere prodotta alla fine dell'anno precedente, andando a lavorare anche sul suo stile, che ha subito delle modifiche. Il suo debutto &egrave; previsto per il 2023. Vision K750: cosa sappiamo? Il concept inizialmente realizzato sembrava essere pi&ugrave; un veicolo appartenente al mondo di Star Wars; adesso, invece, con le modifiche apportate, la Vision K750 sembra ricordare pi&ugrave; la MV Agusta F3, soprattutto grazie al grupop onttico anteriore, che ricorda da vicino il design della sportiva varesina, e le sue linee aggressive della carrozzeria. Sembra anche vantare una tecnologia di alto livello, includendo pinze Brembo ad attacco radiale, forcella rovesciata, monoammortizzatore posteriore e forcellone monobraccio. Per quanto concerne il cuore della moto, parliamo di&nbsp;un bicilindrico parallelo da 730 cc raffreddato a liquido e a iniezione, con una potenza di &ndash; pi&ugrave; o meno &ndash; 70 CV. Infine, &egrave; probabile che la sua potenza sia simile a quella della Kawasaki Ninja 650 e della Yamaha YZF-R7. MOTO PER PRINCIPIANTI? CINQUE MODELLI PER CHI HA LA PATENTE A2       

Partito come concept futuristico, il modello &egrave; stato modificato per essere prodotto alla fine del 2022 e poter permettere al marchio l'accesso al mercato globale

Jedi Motors, vicino il lancio della Vision K750: sportiva da 70 CV

Arrivano novit&agrave; per Honda Vision. Il restyling dello scooter della Casa dell&#39;Ala si focalizza su linee pi&ugrave; moderne e sul nuovo leggero e resistente telaio eSAF (enhanced Smart Architecture Frame). Inoltre, il motore eSP (enhanced Smart Power) raffreddato ad aria &egrave; stato riprogettato per essere ancora pi&ugrave; brillante ed efficiente nei consumi. Gli aggiornamenti prevedono anche l&#39;introduzione di un nuovo quadro strumenti analogico con display LCD e la Smart-Key per attivare l&#39;accensione e l&#39;apertura/chiusura dei vani (tra cui il vano sottosella di 17,7 litri).    Motore pi&ugrave; leggero, consumi diminuiti  Il motore monoalbero eSP, a 2 valvole, iniezione elettronica, raffreddato ad aria da 109,5 cc &egrave; ora pi&ugrave; leggero (solo 22 kg), robusto ed efficiente. Ha 8,7 cv e 9 Nm di coppia. Rispetto al modello precedente, il consumo di carburante &egrave; migliorato dell&#39;8%, attestandosi sui 54,5 km/L nel ciclo medio WMTC. Grazie al serbatoio carburante da 4,9 litri, l&#39;autonomia complessiva supera i 260 km. Il silenzioso sistema Start&amp;Stop spegne automaticamente il motore dopo un periodo di funzionamento al minimo di 3 secondi e a veicolo fermo, per poi riavviarlo non appena viene ruotata la manopola dell&#39;acceleratore. Il riavvio &egrave; istantaneo grazie al generatore ACG e a un sistema di rotazione che fa tornare l&#39;albero motore e il pistone al punto morto inferiore; inoltre, un meccanismo di decompressione riduce la resistenza alla messa in moto.  Telaio, ciclistica e colori  Grazie al nuovo telaio, il peso con il pieno &egrave; di 100 kg, 2 kg in meno rispetto al MY 2021.&nbsp;La forcella telescopica si abbina all&#39;ammortizzatore posteriore. Invariati nel design, i cerchi sportivi in alluminio pressofuso da 16&quot; all&#39;anteriore e 14&quot; al posteriore montano pneumatici 80/90-16 davanti e 90/90-14 dietro. Il freno a disco anteriore da 220 mm &egrave; abbinato a un tamburo posteriore da 130 mm in configurazione CBS (Combined Braking System), assicurando una forza frenante uniformemente distribuita quando si agisce sul solo freno posteriore, particolarmente utile in caso di frenata d&#39;emergenza. Honda Vision 110 MY 2023 &egrave; disponibile nei colori Pearl Jasmine White, Mat Galaxy Black Metallic, Pearl Jupiter Gray e Mat Suit Blue Metallic.    HONDA SH125, 150 E 350: LE NUOVE COLORAZIONI SONO LA NOVIT&Agrave; PER IL 2023 

Lo scooter giapponese introduce nuovi colori, un motore pi&ugrave; leggero ed efficiente, un telaio inedito e il quadro strumenti analogico con display LCD

Honda Vision 2023, con il restyling calano i consumi

        Ora &egrave; ufficiale, la Jedi Vision non &egrave; solo pi&ugrave; un concept. La cinese K750, una delle moto sportive dal design pi&ugrave; futuristico mai prodotte nel paese del Sol Levante, potrebbe entrare nel mercato a breve. Alcune delle sue caratteristiche svelate attraverso 2 concept sono rimaste le stesse, altre invece sono state modificate. A svelarlo &egrave; un video su Youtube. Come sar&agrave; davvero Dimenticate i modelli cinesi &ldquo;semi-plagio&rdquo; dell&rsquo;Europa, la K750 sar&agrave; una moto estremamente curata, stando anche a vedere i due concept presentati nei mesi scorsi. La sportiva &egrave; caratterizzata da un bicilindrico parallelo da 730 cc in grado di erogare 68 CV a 7.500 giri/min. Finalmente, il sito motociclistico cinese Top1 ha pubblicato sul proprio canale Youtube un video in cui la Jedi Vision viene svelata in tutta la sua bellezza, con qualche dettaglio diverso rispetto a come era stata immaginata nei concept: c&rsquo;&egrave; un forcellone monobraccio, un parabrezza pi&ugrave; alto e il sellino del passeggero visibilmente confortevole. L&rsquo;impianto frenante sar&agrave; fornito da Brembo, mentre il display sar&agrave; un TFT a colori. Tecnologica e intelligente, l&rsquo;avviamento sar&agrave; in modalit&agrave; keyless, mentre il cruscotto mostrer&agrave; le spie degli pneumatici, del carburante, della temperatura, orario e marcia inserita.  HONDA, IN FASE DI STUDIO IL LANE ASSIST PER LE MOTO&nbsp;       

Un video pubblicato sul canale Youtube del sito Vision Effect ha svelato quella che dovrebbe essere la versione definitiva del nuovo modello cinese

Dalla Cina con furore: la Jedi Vision K750 è finalmente realtà

Alla IAA Mobility di Monaco, BMW Motorrad &egrave; determinata a mostrarci molto della sua visione di mobilit&agrave; urbana del futuro. Vi abbiamo gi&agrave; mostrato nel dettaglio il concept CE - 02, e oggi sveliamo un altro progetto innovativo e molto interessante della Casa bavarese che ha preannunciato cinque diversi progetti. I concept di qui vi parliamo in questo articolo in realt&agrave; sono due e si chiamano Vision AMBY (quello off-road) e i Vision AMBY (quello on road), dove l&#39;acronimo AMBY sta per &quot;Adaptive Mobility&quot; ovvero uno strumento di mobilit&agrave; che si adatta, come vedremo, non solo alle esigenze del cliente ma alla situazione stessa in cui vengono impiegate con un utilizzo intelligente e inedito anche della tecnologia di Geofencing.     &nbsp;   Mobilit&agrave;, digitalizzazione e sostenibilit&agrave;  Mobilit&agrave; elettrica, digitalizzazione e sostenibilit&agrave; sono dunque le tre parole d&#39;ordine in questi giorni in BMW. I due concept Vision AMBY e i Vision AMBY sondano ed esplodono quel terreno di mezzo che si &egrave; venuto a creare tra motocicletta e bici con la diffusione della pedalata assistita. &quot;La BMW Motorrad Vision AMBY ci porta in un nuovo territorio. Per noi, l&#39;attenzione &egrave; sul comportamento degli utenti - la domanda &egrave;: come vorranno muoversi i clienti in futuro? Cosa si aspettano dal loro veicolo? Questo &egrave; stato il punto di partenza delle nostre riflessioni. Il nostro obiettivo era quello di sviluppare un veicolo estremamente emozionale per la mobilit&agrave; intelligente in citt&agrave; e nei dintorni, che offrisse la massima libert&agrave;. BMW Motorrad Vision AMBY permette davvero ai nostri clienti di vivere la vita urbana in un modo completamente nuovo, di coprire le distanze in modo pi&ugrave; flessibile e di &quot;liberarsi&quot; dalla citt&agrave; di tanto in tanto. Allo stesso tempo, BMW Motorrad porta avanti con coerenza la sua strategia di elettromobilit&agrave; per gli agglomerati urbani. &Egrave; un&#39;affascinante introduzione al mondo di BMW Motorrad che promette anche il massimo piacere di guida&quot;, spiega Edgar Heinrich, Head of Design BMW Motorrad.   &nbsp;    &nbsp;  Entrambi i concept offrono tre livelli di velocit&agrave; a seconda del territorio su cui vengono utilizzati: 25 km/h su piste ciclabili, 45 km/h su strade urbane e 60 km/h su strade a pi&ugrave; corsie fuori citt&agrave;. Mentre i Vision AMBY richiede l&#39;utilizzo dei pedali per ottenere l&#39;aiuto elettrico - come tutte le &quot;pedelec&quot; - Vision AMBY ha il comando dell&#39;acceleratore a manopola come una moto e al posto dei pedali ci sono le pedane. Come sappiamo, per&ograve;, le normative prevedono che per viaggiare oltre i 25 orari siano necessari casco, specchietti, targa, assicurazione e relativa patente di guida e la normativa cambia ancora tra il limite di 45 km/h e oltre. Normale dunque chiedersi come aggirare questo groviglio normativo. Per impostare la velocit&agrave; massima si pu&ograve; intervenire manualmente, tramite il proprio smartphone, oppure utilizzare la tecnologia di geofencing ottenendo cos&igrave; una regolazione automatica a seconda del tipo di strada che si sta percorrendo. Questo per&ograve; si scontra per l&#39;appunto con un vuoto normativo: non esiste al momento una regolamentazione sulla limitazione automatica della velocit&agrave;. BMW Motorrad, dunque, con questi concept vuole stimolare lo sviluppo di una legislazione che tenga presente di queste nuove possibilit&agrave; tecniche.      &nbsp;   Geofencing e targa trasformista  Partiamo proprio dall&#39;utilizzo della georeferenziazione per gestire in modo automatico la velocit&agrave;, forse uno degli aspetti pi&ugrave; curiosi di questi concept BMW e di certo quello destinato a stimolare maggiormente la discussione. La tecnologia, una volta riconosciuta la strada, pu&ograve; impostare non solo i parametri della due ruote ma anche attivare la relativa copertura assicurativa. Ma come farlo sapere anche all&#39;esterno? Ecco che anche la targa offre una visualizzazione innovativa che mostra la modalit&agrave; che si &egrave; attivata automaticamente. Un&#39;apposita applicazione consente di avviare la propria Vision AMBY dal proprio smartphone che diventa una vera e propria chiave. Lo sblocco avviene attraverso le opzioni di identificazione fornite dallo stesso come il Face ID e lo smartphone, una volta appoggiato sull&#39;apposito supporto magnetico, non solo pu&ograve; mostrare i vari parametri ma essere ricaricato induttivamente.     &nbsp;  Look da bici, cuore da moto  Al di l&agrave; della regolazione automatica della velocit&agrave; che trasforma la Vision AMBY da pedalec a ciclomotore a motociclo, anche nel design &egrave; impossibile inquadrare questo concept in una categoria nota. Se appare snello come una bici, mette anche in evidenza alcuni elementi motociclistici a partire dalla presenza del motore seppur elettrico e dell&#39;importante pacco batteria. Vision AMBY, con gli pneumatici tassellati e la forcella massiccia appare a met&agrave; strada tra una moto da enduro ed una mtb da downhill. La ruota anteriore &egrave; da 26 pollici e la posteriore da 24 dotata, per&ograve;, di uno pneumatico pi&ugrave; grosso. Si tratta sicuramente di un territorio, anche stilisticamente parlando, da approfondire e sul quale stiamo vedendo e vedremo nascere diverse proposte. Il peso totale &egrave; di 65 kg, quindi superiore a quello di una e-bike ma di molto inferiore a quello di una moto e l&#39;autonomia in ciclo combinato WMTC &egrave; di 110 km, ottenuta con una batteria importante da 2.000 Wh.   

25, 45 o 60 km/h? la Casa dell&#39;Elica apre a nuove possibilit&agrave; per la mobilit&agrave; urbana del futuro con due concept a met&agrave; strada tra moto e bici con regolazione automatica della velocit&agrave;

Moto o bici? BMW fa decidere a te con i concept Vision AMBY

Nonostante si tratti di uno dei mercati delle due ruote pi&ugrave; fiorenti degli ultimi anni, sia a livello di espansione che di collaborazione con altri Marchi, la produzione motociclistica della Cina ci ha riservato nel corso del tempo tanti modelli palesemente non originali, con design ed elementi stilistici che plagiavano moto europee e giapponesi ben pi&ugrave; performanti. Premessa fatta, sembra che qualcosa si stia muovendo, come dimostrano gli esemplari presentati agli ultimi appuntamenti di settore nel paese asiatico, dove - tra le tante proposte&nbsp;-&nbsp; si &egrave; fatta vedere il concept Vision K750 della Jedi Motor.  Vento cinese  La sportiva arriva dall&rsquo;azienda nata nel 2016 e che ha mosso i primi passi come fornitore di moto per la polizia cinese. Adesso gli obiettivi si sono allargati e si punta a un pubblico pi&ugrave; ampio, ma anche all&rsquo;esportazione. A trainare questo processo la Vision K750, una sportiva con bicilindrico parallelo da 730 cc e in grado di erogare 68 CV&nbsp;a 7.500 giri/min. Tra i dettagli che spuntano c&rsquo;&egrave; il faro anteriore a Led, con ben 76 elementi. Questo concept arriva dopo due modelli presentati nei mesi scorsi: la JFR750 (con telaio e motore ripresi dalla Vision) e la tourer GTR750. &Egrave; chiaro che c&rsquo;&egrave; ancora molto da lavorare, soprattutto in termini di design: &egrave; altrettanto evidente per&ograve; la voglia di provare a fare qualcosa di autonomo, ispirandosi alle moto che oggi guidiamo in Europa, ma senza ricorrere a copie nient&rsquo;affatto originali. Non sappiamo se i prodotti di Jedi Motor arriveranno in Europa, sono comunque un primo tentativo per abbattere quella barriera invisibile che il pubblico del Vecchio Continente ha verso le due ruote cinesi.  Moto cinesi, sempre pi&ugrave; motori di grossa cilindrata: in atto una rivoluzione? 

Insieme ai modelli presentati&nbsp;nei mesi scorsi, la JFR750 e la GTR750, la nuova sportiva racconta la voglia dell&rsquo;azienda di allargare il bacino di pubblico dopo aver fornito per anni la polizia del Paese

Jedi Vision K750, dalla Cina un concept &quot;europeo&quot;

        Motocicli e tricicli della flotta milanese di Poste Italiane saranno dotati del Ride Vision, il sistema di sicurezza sviluppato in Israele e commercializzato in Italia da Autobynet, che installer&agrave; sui mezzi di PI il CAT (Collision Aversion Technology), basato su algoritmi di visione predettiva. COME FUNZIONA Ne avevamo gi&agrave; parlato lo scorso novembre: e il sistema per la guida sicura ha evidentemente convinto anche Poste Italiane, che lo adotter&agrave; per i propri mezzi. Ride Vision funziona tramite due telecamere grandangolari HD che ricoprono tutta l'area intorno alla moto a 360&deg; e anche gli indicatori a LED sugli specchietti retrovisori: in tal modo il motociclista pu&ograve; reagire per tempo a un eventuale pericolo. Ride Vision utilizza una combinazione di riconoscimento delle immagini e altri algoritmi basati sull'intelligenza artificiale, rendendolo il primo sistema completo in grado di monitorare il rollio posizionale e in particolare il comportamento del motociclista, aiutandolo a prendere decisioni critiche in tempo reale, mantenendo la concentrazione sulla strada. LE FUNZIONI DI RIDE VISION La sperimentazione durer&agrave; tre mesi, per verificare i benefici derivanti dall'introduzione degli elementi di sicurezza attiva. Tra le funzioni a disposizione dei conducenti, troviamo l'avviso di collisione frontale imminente in caso di frenata improvvisa o distrazione; il mantenimento della distanza di sicurezza dagli altri veicoli che precedono; il supporto nei punti ciechi quando si &egrave; vicino ad auto, autobus o veicoli commerciali; l'aiuto nel sorpasso di altri veicoli e nei cambi di corsia in caso di traffico cittadino. In Moto Consiglia: lo sguardo VIDEO       

Il sistema di sicurezza israeliano debutta per i motocicli e i tricicli della sede di Milano: ecco come funziona e i servizi per i conducenti

Poste Italiane, la flotta guida più sicura con Ride Vision

        Spidi presenta la nuova giacca Vision Light, pensata per gli appassionati del touring a qualsiasi temperatura. Vision Light utilizza Step-Inarmor, la tecnologia basata sul concetto di abbigliamento multistrato per ovviare a tutte le condizioni meteorologiche, garantendo la sicurezza del motociclista in tutta flessibilit&agrave;.  Protezioni aderenti La giacca Vision Light &egrave; composta da uno shell esterno a tre strati laminato H2Out e un armor leggero e compatto. La tecnologia H2Out, presente sull&rsquo;hard shell esterno, rende il capo d&rsquo;abbigliamento impermeabile e traspirante, permettendo la ventilazione quando le prese d&rsquo;aria sono aperte. L&rsquo;armor interno mantiene le protezioni aderenti alle parti pi&ugrave; esposte del corpo in caso di caduta (torso e braccia), pu&ograve; essere agganciato tramite zip e loop allo strato esterno. Il tessuto in rete di poliestere &egrave; stato progettato per offrire grande elasticit&agrave; e garantire la massima circolazione d&rsquo;aria quando fa pi&ugrave; caldo. Visibilit&agrave; notturna Sulla giacca sono presenti due tasche esterne, chiuse da bottoni, e due tasche interne. I protettori fissi su spalle (della serie Warrior Lite) e gomiti (Forcetech) sono certificati EN 1621-1:2012 a livello 1. Il tessuto a tre strati in poliammide dello shell pu&ograve; essere utilizzato anche separatamente, come capo outdoor, &egrave; molto resistente e permette facili traspirazione e impermeabilit&agrave;. Le zone reflex della giacca garantiscono una visibilit&agrave; passiva notturna a 360 gradi, contribuendo alla sicurezza del motociclista anche di sera. Sul capo possono essere applicati protettori dorsali e toracici, con la serie Warrior, e pu&ograve; essere aumentato il grado di isolamento termico grazie allo strato coibente Mission Softshell. MV Agusta: aumento di capitale di 30 milioni di euro       

Flessibilit&agrave; d'uso e impermeabilit&agrave; per il capo d'abbigliamento certificato: tre strati per garantire la protezione del motociclista ad ogni temperatura

Spidi, la nuova giacca multistrato Vision Light

Hard shell esterno e armor interno per avvicinare le protezioni al corpo e garantire la sicurezza dei centauri in caso di caduta. Prodotti certificato di livello 1, visibilità passiva notturna a 360 gradi

Spidi, giacca multistrato Vision Light FOTO

Commercializzato a partire dal 2012, lo scooter cittadino Honda ha sempre offerto elevata qualit&agrave; costruttiva e proprio per questo uno stuzzicante &ldquo;value for money&rdquo;. Il Vision 110, per il 2021, si presenta con un look aggiornato e una riduzione di peso di 2 kg che lo porta a quota 100 Kg con il pieno di benzina.  Honda Forza 125, il piccolo di casa si rinnova per il 2021  Honda Vision 110: come cambia    Arriva un nuovo telaio, denominato eSAF (enhanced Smart Architecture Frame) che sostituisce il precedente con struttura a trave dorsale inferiore. Il suo motore eSP (enhanced Smart Power) 2 valvole, iniezione elettronica, raffreddato ad aria da 109,5 cc &egrave; ora pi&ugrave; leggero (solo 22 kg) e rispetta la norma Euro 5. Eroga una potenza di 8,7 CV (6,4 kW) a 7.500 giri/min, con una coppia massima di 9,0 Nm a 5.750 giri/min. E&#39; pi&ugrave; efficiente nei consumi del 5%, grazie anche al noto sistema Start&amp;Stop. &nbsp;Rispetto al modello precedente il consumo di carburante si attesta ora&nbsp;su 54,5&nbsp;km/l nel ciclo medio WMTC. Grazie al serbatoio carburante da 4,9 litri, l&rsquo;autonomia complessiva supera i 260 km.  Gli aggiornamenti prevedono anche l&rsquo;introduzione di un nuovo quadro strumenti analogico con display LCD e l&rsquo;intuitiva e pratica Smart-Key per attivare l&rsquo;accensione dello scooter e l&rsquo;apertura/chiusura dei vani (tra cui il vano sottosella di 17,7 litri).  Invariati nel design i cerchi in alluminio pressofuso da 16&quot; all&rsquo;anteriore e 14&quot; al posteriore che montano rispettivamente pneumatici 80/90-16 e 90/90-14.  Il freno a disco anteriore da 220&nbsp;mm &egrave; abbinato a un tamburo posteriore da 130&nbsp;mm in configurazione CBS (Combined Braking System), assicurando in ogni momento una forza frenante uniformemente distribuita quando si agisce sul solo freno posteriore, particolarmente utile in caso di frenata d&rsquo;emergenza.  Prova Honda Forza 750: in medio stat virtus! VIDEO  &nbsp; 

La proposta della Casa di Tokyo completa la gamma di piccola cilindrata Euro5 con l&#39;aggiornamento&nbsp;di questo 110&nbsp;che per il 2021 migliora ancora di pi&ugrave; i consumi, riduce il peso, e il design &egrave; pi&ugrave; moderno

Honda Vision 110: spirito easy e consumi da record

Commercializzato a partire dal 2012, lo scooter cittadino Honda ha sempre offerto elevata qualità costruttiva e proprio per questo uno stuzzicante “value for money”. Il Vision 110, per il 2021, si presenta con un look aggiornato e una riduzione di peso di 2 kg che lo porta a quota 100 Kg con il pieno di benzina. Inoltre il motore vede diminuire ancora il dato relativo ai consumi che ora si attestano sui 54,5 km/l nel ciclo medio WMTC.

Honda Vision 110 my2021 FOTO

La tecnologia consente oggi il massimo della sicurezza a bordo di un veicolo per evitare incidenti e preservare l&rsquo;incolumit&agrave; di conducente e passeggeri. Sulle moto, finora, questo discorso &egrave; stato pi&ugrave; delicato in virt&ugrave; della stessa natura delle due ruote: velocit&agrave;, avventura, o pi&ugrave; semplicemente le dimensioni e l&rsquo;assenza di elementi protettivi come un abitacolo. Per&ograve; nel mondo del motociclismo qualcosa sta cambiando.  DUCATI SU MULTISTRADA V4  Ducati ha sviluppato, negli ultimi quattro anni, il proprio radar anticollisione insieme al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. Il sistema conta su un doppio radar (anteriore e posteriore) in grado di monitorare da un lato l&rsquo;Adaptive Cruice Control regolando automaticamente la distanza dagli altri veicoli quando si viaggia tra i 30 e i 160 km/h, dall&rsquo;altro controllare i blind spot (i punti ciechi della visuale) e avvisare quando sopraggiungono veicoli da dietro ad alta velocit&agrave;. Il sistema &egrave; stato implementato sulla Multistrada V4, che ha debuttato il 4 novembre.    RIDE VISION 1 CON TELECAMERE HD  Anche dall&rsquo;estero arrivano soluzioni innovative per la sicurezza stradale dei centauri: l&rsquo;azienda israeliana Ride Vision ha pensato Ride Vision 1, il sistema con due telecamere HD, poste su anteriore e posteriore della moto, che consente di monitorare a 360&deg; tutto ci&ograve; che avviene attorno al mezzo. I dati vengono raccolti ed elaborati da algoritmi predittivi, che si occupano di avvisare il motociclista tramite una serie di LED luminosi. C&rsquo;&egrave; da imparare il pur intuitivo &ldquo;vocabolario&rdquo; del sistema: i segnali luminosi provengono dagli specchietti retrovisori e lampeggiano in giallo se un altro veicolo sta sorpassando, in rosso se non si mantiene la distanza di sicurezza. &nbsp;Le impostazioni per i segnali sono personalizzabili, cos&igrave; come si pu&ograve; impostare la distanza minima di sicurezza: Ride Vision 1 &egrave; stato sviluppato considerando l&rsquo;angolo di piega della moto e la possibilit&agrave; per le due ruote di passare al centro tra due corsie in caso di code.  COMPATIBILIT&agrave;  Ride Vision 1 si collega a smartphone o tablet per tenere sotto controllo ulteriori dati, come il consumo di carburante e chilometri percorsi. C&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di registrare e condividere i video del viaggio: scommettiamo che la cosa sar&agrave; sfruttata appieno per pubblicare contenuti social. Ride Vision 1 arriver&agrave; sul mercato nel 2021 e ancora non c&rsquo;&egrave; l&rsquo;ufficialit&agrave; riguardo il prezzo, dall&rsquo;azienda fanno sapere che sar&agrave; compatibile con tutti i modelli di motocicletta.      Nuova Ducati Supersport 950: la sportiva per tutti 

Una azienda israeliana presenta il suo sistema con telecamere e algoritmi predittivi: la tutela dei motociclisti &egrave; sempre pi&ugrave; importante

Guida sicura in moto: arriva l&#39;anticollisione HD di Ride Vision

Esercizio di stile da parte dell'azienda tedesca, che ha convogliato tutte le tecnologie espresse negli ultimi dieci anni in un unico, inedito, modello di bici elettrica, con telaio in carbonio

Bosch, la e-bike Design Vision FOTO

Il designer Antonio Sassi insieme alla nostra Fiammetta La Guidara ci spiega come ha realizzato il prototipo Vision concept Electric Motorcycle, esposto nel nostro stand In Moto /Motosprint durante EICMA 2019.

EICMA 2019: i segreti di Vision concept Electric Motorcycle

Vision Bike significa avere una visione. Lo hanno compreso bene in BMW dove lo sguardo, dopo 90 anni di tradizione boxer, &egrave; rivolto al futuro, quello che vedr&agrave; sempre di pi&ugrave; lo sviluppo dell&#39;elettrico nel settore delle due ruote. Il motore boxer a 2 cilindri &egrave; stato un elemento chiave dell&#39;identit&agrave; del brand, sia in termini di tecnologia che di layout estetico. Con il processo di elettrificazione del BMW Group, sorge spontaneo immaginare un modello BMW Motorrad elettrico e domandarsi come si rivelerebbe a primo impatto. Una possibile risposta a queste domande &egrave; fornita dalla BMW Vision DC Roadster, una naked dal forte impatto estetico con con motore elettrico.    BOXER - Il motore &egrave; il fulcro di una moto. Partendo da questo concetto, dalle dimensioni e dalla capacit&agrave;, in BMW hanno studiato le modifiche necessarie alla struttura, mantenendo l&#39;aspetto iconico ma con le modifiche richieste dalla nuova propulsione. La Vision DC Roadster &egrave; a tutti gli effetti una BMW a prima vista. Non c&#39;&egrave; pi&ugrave; il motore, ma una batteria montata in verticale, mentre per il raffreddamento sporgono i due elementi laterali con nervature di raffreddamento e ventilatori integrati che dovrebbero ricordarvi qualcosa. Gi&agrave;, proprio quel boxer della BMW R 32, ideato e sviluppato da Max Friz nel 1923.  ELEMENTI - La BMW Vision DC Roadster ha un aspetto dinamico, orientato verso la ruota anteriore. Non c&#39;&egrave; il serbatoio del carburante e la moto &egrave; coperta da una struttura tubolare piatta e finemente lavorata. L&#39;estetica complessivamente all&#39;occhio appare leggera con materiali high-tech come la fibra di carbonio e l&#39;alluminio che riducono il peso complessivo. I dettagli sono di qualit&agrave;, tutto il gruppo ottico &egrave; a Led e, grazie a una particolare concezione dei fasci di luce, conferisce un&#39;ottima visibilit&agrave; notturna, pur mantenendo un design minimalista. Gli pneumatici sono forniti esclusivamente da Metzeler e sono integrati da elementi fluorescenti.    ABBIGLIAMENTO - Al progetto viene affiancata una linea tecnica di abbigliamento dallo stile moderno ed emozionante. Giacca leggera con grafica in colori cangianti e pantaloni neri. Le protezioni sono cucite in modo quasi invisibile, mentre le tecnologie integrate consentono varie funzioni di illuminazione e funzionalit&agrave; di connettivit&agrave; digitale. Completa il tutto uno zaino asimmetrico, fissato alla giacca tramite magneti.  PRESTAZIONI - Ma non solo estetica e tecnologia, il cuore dalla batte forte anche da un punto di vista delle prestazioni: &laquo;La Vision DC Roadster - spiega Edgar Heinrich, responsabile del design di BMW Motorrad - mostra la capacit&agrave; di BMW di mantenere l&#39;identit&agrave; e l&#39;iconicit&agrave; di BMW Motorrad e allo stesso tempo di presentare un nuovo entusiasmante tipo di piacere di guida. Chiunque abbia mai guidato una moto sa bene quanto possano essere emozionanti le due ruote anche in versione elettrica. L&#39;elevato livello di coppia consente un&#39;accelerazione mozzafiato. Questa potenza quasi brutale crea un&#39;esperienza completamente nuova di prestazioni&raquo;. 

Dopo 90 anni di gloriosa tradizione boxer, la casa tedesca studia e propone cambiamenti basati sull&#39;innovazione. Arriva la Vision DC Roadster con motore elettrico

BMW Vision DC Roadster: il futuro &egrave; adesso

La casa tedesca guarda al futuro e senza perdere di vista la tradizione, &quot;studia&quot; come far diventare leggenda anche le moto di nuova concezione. Dal boxer alla batteria non &egrave; un passo semplice, anche se il fascino resta immutato.

BMW Vision DC Roadster: uno sguardo verso il futuro - LE FOTO

        Si chiama Terminator Open Vision ed &egrave; il nuovo casco off-road realizzato da Airoh per il fuoristrada. Interamente in fibre composite, &egrave; disponibile in due differenti misure di calotta per adattarsi meglio alle diverse taglie. Airoh da 20 anni si impegna a fornire soluzioni mirate in grado di garantire ai piloti la protezione della testa. E quando si &egrave; trattato di sviluppare l'evoluzione di Terminator 2.1, Airoh ha voluto ripensarlo in quanto a calzata e struttura, al fine di potenziarne al massimo le qualit&agrave;. COM&rsquo;E&rsquo; FATTO - A caratterizzare il Terminator Open Vision &egrave; il campo di visione aumentato, grazie all&rsquo;ampia apertura, che consente comunque di utilizzare anche i goggle. Altra particolarit&agrave; &egrave; uno speciale filtro antipolvere rimovibile, che promette di essere un ottimo alleato durante le giornate in off-road. Una cura particolare infatti &egrave; stata prestata anche agli interni, realizzati con materiali di ultima generazione che promettono comfort e traspirabilit&agrave;. I guanciali sono stati concepiti con il sistema di rimozione rapida. Sistema di ventilazione top per avere sempre una circolazione dell&rsquo;aria ottimale. Chiusura con anelli doppia D e prolunga del frontino. Peso: 1070 g grazie alla calotta in fibre composite. E&rsquo; disponibile in bianco e in tre diverse grafiche e colorazioni. LA STORIA - La societ&agrave; Locatelli S.p.A. nasce nel 1986 nel cuore delle Valli Bergamasche come produttrice di caschi di protezione per motociclo. I suoi esordi l&rsquo;hanno inizialmente vista operare come terzista per numerosi marchi affermati. Il 1997 &egrave; l&rsquo;anno della svolta. Grazie ad un bagaglio di tutto rispetto che annovera le migliori competenze tecniche, un know-how d&rsquo;eccellenza e l&rsquo;esperienza maturata in anni di lavoro duro ed appassionato, Antonio Locatelli, il fondatore dell&rsquo;azienda partita da un piccolo magazzino, ha saputo lanciarsi sul mercato globale con una personale gamma di prodotti. Da allora l&rsquo;azienda firma ogni propria collezione con il marchio Airoh, il brand che ha permesso di salire in pochi anni ai primi posti delle classifiche di mercato del proprio settore merceologico, sia in Italia che all&rsquo;estero.       

Il nuovo casco in fibre composite offre un campo di visione aumentato e un filtro antipolvere speciale per affrontare il fuoristrada in sicurezza

Airoh Terminator Open Vision

La nuova Technical Motorcycling Collection introduce una gamma di prodotti innovativi, ottimizzati per il fisico maschile, femminile e giovanile, che rafforzano la presenza di Alpinestars in ogni categoria motociclistica, offrendo al contempo&nbsp; sicurezza, comfort e prestazioni.  TANTO COMFORT - Tra le novit&agrave; c&rsquo;&egrave; la Vision Thermal Liner: un capo leggero, pensato per essere indossato da solo o sotto un altro capo tecnico. Progettato per offrire caratteristiche termiche ottimali, grazie ad un&rsquo;avanzata tecnologia isolante, ha pannelli elasticizzati per migliorare libert&agrave; di movimento e comfort mentre le tasche con cerniera sono state studiate per custodire in sicurezza i piccoli oggetti.  IL CALORE NON SI DISPERDE - E&rsquo; dotato di PrimaLoft Gold Insulation Eco per offrire un buon rapporto calore/peso. Le avanzate fibre ultraleggere del materiale &ldquo;intrappolano&rdquo; il calore isolando al contempo dal freddo, e sono idrorepellenti aumentando quindi le loro capacit&agrave; termiche che mantengono il 98% del calore. Colletto e i polsini in microfibra per stare a contatto con la pelle senza irritarla. Scomparto per sacca idrica (accessorio optional).   Dettagli catarifrangenti per una maggior visibilit&agrave;. Le dimensioni e la leggerezza consentono di ripiegarlo in poco spazio. 

Tra le novit&agrave; in arrivo della Technical Motorcycling Collection, la giacca leggera, che si pu&ograve; indossare anche sotto un altro capo tecnico

Alpinestars Vision Thermal Liner

        Distribuito da Faster96, Power Vision CX &egrave; un riprogrammatore e visualizzatore dati per veicoli Polaris, Indian e Victory, che offre la pi&ugrave; recente tecnologia di riprogrammazione flash, visualizzazione dati in tempo reale e altre caratteristiche esclusive. Il kit Power Vision CX comprende un riprogrammatore flash portatile, cablaggi di collegamento al veicolo e il software Power Core (programma in base Windows PC per la riprogrammazione e rilevazione dati). Caratteristiche generali Riprogrammazione Flash attraverso il connettore diagnosi di serie, senza necessit&agrave; di rimuovere la centralina originale Visualizzazione canali dati veicolo in tempo reale Resistente all&rsquo;acqua per impiego in ogni condizione Display ad alto contrasto, leggibile anche con luce solare diretta Polaris  Riprogrammazione Iniezione carburante riprogrammata per massimizzare potenza e coppia Curva di accensione ottimizzata per carburanti a 91-93 ottani Limitatore giri alzato nelle marce basse e alte Limitatore velocit&agrave; alzato nelle marce basse e alte Limitatore di coppia con intervento ridotto o eliminato Profili rivisti per il drive-by-wire nelle marce basse e alte Temperature di intervento della ventilazione forzata del radiatore abbassate Modalit&agrave; freno con piede sinistro abilitata Mantenimento delle modalit&agrave; ADC e Turf dove presenti Controllo del Boost sui modelli con Turbo Indian - Victory  Riprogrammazione Iniezione carburante riprogrammata per massimizzare potenza e coppia Programmi pronti per le pi&ugrave; popolari modifiche aftermarket Curva di accensione ottimizzata per carburanti a 91-93 ottani Limitatore giri alzato Limitatore velocit&agrave; alzato Limitatore di coppia con intervento ridotto o eliminato Profili rivisti per il drive-by-wire - Dimensioni schermo: cm 5.75 x 3.25 - Dimensioni complessive: cm 9.25 x 8.13 - Peso: 115 gr - Fissaggio: 30mm x 38mm, M4-0.7 &ndash; sono utilizzabili supporti accessori normalmente in commercio Prezzo del kit completo: &euro; 385.00+IVA       

Per riprogrammare e visualizzare i dati di Polaris, Indian e Victory arriva il kit Power Vision CX

Dynojet: l’elettronica in mano

        Per tutto il mese di settembre, avere uno scooter Honda &egrave; ancora pi&ugrave; facile e conveniente. Grazie alla speciale promozione in collaborazione con Agos Ducato, infatti, si potr&agrave; acquistare il proprio scooter Honda preferito con un finanziamento in 24 mesi fino a 5.000 euro, con mini rate a partire da 95 euro al mese e prima rata a novembre. Dall'agile Vision 110 al rivoluzionario Integra 750 ABS dotato di cambio DCT, dal best seller SH125/150/300i ABS all'esclusivo Forza 300 ABS, passando per il tecnologico PCX125/150, non c&rsquo;&egrave; che l'imbarazzo della scelta. Inoltre, su tutta la gamma Honda oltre i 50cc ci sono 4 anni di garanzia inclusi nel prezzo. (Nella foto: Honda Vision)       

Fino al 30 settembre sar&agrave; possibile acquistare una scooter della Casa dell'Ala a 95 euro al mese

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