Suzuki si lancia nel segmento delle sportive stradali di media cilindrata, presentando la GSX-8R. Sfrutta ovviamente la base meccanica della sorella naked, quindi motore bicilindrico parallelo da circa 83 CV e telaio in acciaio, ma rispetto a questa adotta semimanubri, una carena piuttosto striminzita e sospensioni Showa invece di Kayaba. L’abbiamo provata in strada e in pista: godetevi il resoconto!

Prova Suzuki GSX-8R, più sportiva che stradale

Avete presente i classici percorsi non troppo lontani, dove fuggire a ossigenarsi e a riconciliarsi con la propria passione motociclistica, non appena capita una mezza giornata libera? Ne esiste uno, praticamente vicino a ogni grande citt&agrave;. Ad un tiro di schioppo da Roma, ad esempio, tra Tivoli e i Monti Lucretili, si pu&ograve; guidare su un vero luna park di curve - misto stretto, tornanti, curvoni in appoggio - con zero traffico, asfalto dall&rsquo;ottimo grip e panorami che spaziano dai monti dell&#39;Abruzzo al Tirreno (la sensazione &egrave; quella di trovarsi anni luce lontani dal caos&hellip; davvero fortunati questi motociclisti romani). Il contesto ideale in cui scatenare una moto come la Suzuki GSX-8S

Sportive on the Road: a caccia di curve con la Suzuki GSX-8S 

Facilit&agrave; di guida, dotazione tecnologica, meccanica semplice ma efficace. E soprattutto, il prezzaccio. Sono gli ingredienti delle nuove naked cosidette&nbsp;entry level, una categoria che fino a poco tempo fa era considerata buona giusto per i neopatentati o poco pi&ugrave;, ma che oggi &egrave; qualcosa di diverso. Oggi le naked entry level possono essere la moto definitiva, anche per motociclisti esperti. Perch&eacute;? Col passare del tempo hanno decisamente alzato la famosa asticella delle prestazioni, rimanendo per&ograve; sempre sotto il tetto dei 10.000 euro, una sorta di soglia morale oltre la quale si entra in un&rsquo;altra categoria. Non &egrave; facile per le aziende progettare queste moto: da una parte c&rsquo;&egrave; lo stringente limite del prezzo, dall&rsquo;altra c&rsquo;&egrave; comunque una clientela molto esigente.  Ora scopriamo come sono fatte e i valori che hanno fatto registrare al banco prova (oltre che sulla bilancia), mentre per la prova vera e propria trovate tutto sul numro di InMoto di ottobre.&nbsp; E occhio: arriver&agrave; la video-comparativa!  CONFRONTO A RUOTE FERME TRA LE NOVIT&agrave; VISTE nel 2023  Abbiamo messo a confronto le principali novit&agrave; di questo segmento cos&igrave; effervescente: c&rsquo;&egrave; la Honda Hornet, un nome che ritorna in una forma tutta nuova e che ha gi&agrave; fatto molto bene essendo la naked media pi&ugrave; venduta in Italia in questa prima met&agrave; del 2023; la Suzuki GSX-8S, una novit&agrave; assoluta che sfrutta una piattaforma meccanica inedita. La KTM 790 Duke, moto che era sparita dai listini con l&rsquo;arrivo della 890 ma che &egrave; tornata per proporsi come la versione economica, e infine la CFMoto 800NK, naked che sfrutta la piattaforma della Duke ma che si differenzia per diversi particolari, soprattutto elettronica ed estetica. Ma come scopriremo, non solo. Ah... sono tutte depotenziabili per la patente A2, un bel plus.    &nbsp;  Honda CB750 Hornet    Partiamo dalla Hornet, una delle moto che ha fatto pi&ugrave; discutere, soprattutto i motociclisti che possedevano la &ldquo;vera&rdquo; Hornet a 4 cilindri. Le sue linee sono frutto della collaborazione tra i reparti Honda R&amp;D di Italia e Giappone: il serbatoio &egrave; ispirato alla forma dell&rsquo;ala del calabrone. Il motore &egrave; un bicilindrico parallelo di 755 cc, architettura utilizzata da tutte queste moto, con fasatura a 270&deg;, quindi scoppi cosiddetti irregolari. Ha misure di alesaggio e corsa di 87 x 63,5 mm, quindi decisamente superquadro. Al nostro banco ha fatto segnare circa 87 CV a 9.430 giri e 71 Nm a 7.200 giri; da notare che rispetto alle concorrenti esprime il meglio di s&eacute; agli alti giri, e questo si riflette anche sulla guida.  Per quanto riguarda la ciclistica, la Hornet sfrutta un telaio a diamante in acciaio con telaietto saldato e sospensioni non regolabili a meno del precarico del mono, che lavora attraverso un sistema di leveraggi. La corsa utile &egrave; di 130 e 150 mm. Ne conseguono quote ciclistiche piuttosto agili, parliamo infatti di un interasse di 1.420 mm e di un cannotto inclinato di 25&deg;. Per aumentare ancora di pi&ugrave; la sensazione di agilit&agrave;, Honda ha scelto di equipaggiarla con uno pneumatico posteriore 160/60, l&rsquo;unica di questa comparativa. Il peso si avvicina al dichiarato, perch&eacute; sulla nostra bilancia la Hornet ha fatto segnare 191 kg col pieno, che &egrave; di 15,2 litri. L&rsquo;elettronica &egrave; davvero completa e comprende acceleratore Throttle By Wire, controllo di trazione che funziona anche da anti-wheelie, mappe e freno motore, tutto regolabile attraverso 4 Riding Mode. Il quickshifter per&ograve; &egrave; optional e ovviamente raccomandatissimo (circa 300 euro).  Quanto costa?  Costa 7.990 euro ma con i vari pacchetti il prezzo sale parecchio (ci sono manopole riscaldabili, borse laterali morbide, pedane sportive senza gommini&hellip;).    &nbsp;  Suzuki GSX-8S    Per la Suzuki troviamo il classico look da naked da sparo giapponese, che per&ograve; grazie ai due fari a LED sovrapposti richiama le altre moto del marchio. Anche in questo caso c&rsquo;&egrave; un bicilindrico parallelo ma qui la cilindrata &egrave; di 776 cc. A differenziarlo maggiormente da quello Honda sono le misure caratteristiche: 84 x 70 mm, che lo rendono leggermente meno superquadro. E al banco si vede: ci sono 76 CV a 8.400 giri giri e 72 Nm a 6.750 giri, ma numeri a parte se si guarda la curva di erogazione si vede chiaramente che la Suzuki raggiunge prima il picco.  La ciclistica si basa su un telaio a traliccio in acciaio, unito a un lungo forcellone in alluminio, mentre la parte ammortizzante si basa su un mono regolabile nel precarico e una forcella a steli rovesciati non regolabile. In questo caso abbiamo quote ciclistiche leggermente pi&ugrave; aperte: l&rsquo;interasse &egrave; di 1.465 mm e il cannotto &egrave; aperto di 25&deg;. Anche nel caso della Suzuki il peso rilevato si avvicina al dichiarato: circa 200 kg col pieno, che &egrave; di 14 litri, contro i 202 della scheda tecnica; valore comunque pi&ugrave; alto della comparativa. A livello di elettronica ci sono il&nbsp;controllo di trazione regolabile su 3 livelli e 3 mappe, ma niente Riding Mode.  Quanto costa?  Suzuki offre un pacchetto completo di tutto, anche di quickshifter, a un prezzo di 8.990 euro. Tra gli accessori ci sono anche le manopole riscaldabili e le borse laterali morbide.    &nbsp;  KTM 790 Duke    Per KTM, il nome Duke significa molto perch&eacute; &egrave; stata la prima moto da strada dell&rsquo;azienda austriaca. Quella di oggi &egrave; una naked dalle forme spigolose e taglienti, non a caso &egrave; chiamata dalla stessa azienda &ldquo;lo scalpello&rdquo;. Quando fu presentato, il bicilindrico KTM era un gioiello di ingegneria e ancora oggi &egrave; un riferimento. Si tratta di un bicilindrico parallelo, 799 cc, che utilizza due contralberi di equilibratura. &Egrave; molto compatto e al nostro banco ha fatto segnare 90 CV a 7.800 giri&nbsp;e 82 Nm a 6.600 giri. Il telaio &egrave; un tubolare in acciaio al quale &egrave; appeso il motore che contribuisce quindi alla rigidit&agrave; complessiva; il telaietto &egrave; in alluminio, l&rsquo;impianto frenante prevede due dischi di 300 mm e pinze radiali, le sospensioni sono WP Apex con forcella senza regolazioni e il mono &egrave; infulcrato direttamente al forcellone ed &egrave; regolabile in estensione e precarico. L&rsquo;escursione delle ruote &egrave; notevole, 140 mm davanti, 150 dietro, mentre le quote sono aperte: abbiamo infatti un interasse di 1.475 mm, mentre il cannotto &egrave; inclinato di 24&deg;. La Duke d&agrave; l&rsquo;impressione di essere leggera gi&agrave; solo a guardarla e in effetti lo &egrave;: 187 kg sono un valore di assoluto rilievo e la eleggono come la pi&ugrave; leggera del gruppo.  A livello di elettronica &egrave; la pi&ugrave; completa di tutte, prima di tutto perch&eacute; &egrave; l&rsquo;unica, con il Tech Pack optional, a utilizzare una piattaforma inerziale a 6 assi per il controllo di trazione e l&rsquo;ABS Cornering. Nel pacchetto poi sono inclusi anche anti-wheelie, launch control e tre diverse mappe, oltre all&rsquo;immancabile quickshifter e all&rsquo;MSR, sistema che aiuta la frizione antisaltellamento nelle staccate pi&ugrave; incisive. Tutto questo si regola attraverso i Riding Mode preimpostati.  Quanto costa?  Uno dei motivi per cui KTM fa produrre la sua 790 in Cina &egrave; per essere aggressiva con il prezzo, e si vede: costa 8.990 euro, anche se aggiungendo i due pacchetti che servono per avere tutta l&rsquo;elettronica ne servono altri 800 circa. Volendo c&rsquo;&egrave; anche il cruise control.    &nbsp;  CFMoto 800NK    Produzione cinese, forme italiane: come tutte le ultime CFMoto, anche la 800NK &egrave; disegnata in Italia dallo studio Modena40, di fatto ormai il reparto R&amp;D dell&rsquo;azienda. &Egrave; aggressiva, ben curata, e soprattutto non assomiglia a nessun&rsquo;altra moto. Il motore come detto &egrave; quello della Duke, un bicilindrico di 799 cc con sequenza di accensione sfalsata di 75&deg;, come il mostruoso V2 della Super Duke. Anche in questo caso i valori sono da riferimento: 91 CV a 9.600 giri e 76 Nm a 6.650 giri rilevati alla ruota. La cinesina riprende anche la ciclistica della Duke, ma alcune differenze ci sono. Il telaio &egrave; identico, un tubolare in acciaio, ma le sospensioni sono delle KYB completamente regolabili (l&rsquo;unica del confronto), con la forcella che ha steli di 43 mm e il mono senza leveraggi. Entrambi hanno una corsa utile di 130 mm, quindi leggermente meno della Duke. Ne consegue anche un interasse inferiore, 1.465 mm, anche per via del differente forcellone.  Il serbatoio &egrave; di 15 litri, uno pi&ugrave; dell&rsquo;austriaca, e anche per quanto riguarda i freni abbiamo dischi di diametro maggiore, 320 mm, lavorati da pinze radiali J.Juan. Il peso invece non &egrave; da riferimento: 194,2 sono i kg rilevati dalla nostra bilancia. Uno dei settori dove la NK si differenzia maggiormente dalla Duke &egrave; nell&rsquo;elettronica, sviluppata da CFmoto. Niente controllo di trazione o anti-wheelie, qui ci sono 3 mappe e il cruise control (di serie sull&rsquo;Advanced: discorso valido anche per il quickshifter). Curiosamente c&rsquo;&egrave; anche una piattaforma inerziale ma non &egrave; utilizzata per sistemi di controllo del motore o dell&rsquo;ABS.  Quanto costa?  Non sar&agrave; l&rsquo;unico punto a suo favore, ma il prezzo della CF &egrave; senza dubbio un bell&rsquo;incentivo: la Advanced costa 7.990 fino al 30 settembre (poi 8.490 euro).&nbsp;    Top 10: le migliori naked 2023 per patente A2 

Non sono pi&ugrave; soltanto moto per neopatentati, ma mezzi in grado di soddisfare anche palati pi&ugrave; esperti. Abbiamo messo a confronto le principali novit&agrave; di questa stagione. In attesa di capire come vanno scopriamo come sono fatte

Naked a meno di 9.000 euro: confronto al banco e sulla bilancia

        Suzuki GSX-8S. Un concentrato di sportivit&agrave; e dinamismo, questa street fighter nipponica si configura come il mix perfetto tra tra tecnologia, prestazioni e design sorprendente.  SUZUKI DISCOVERY TOUR 2023: SCOPRIRE LA TOSCANA SULLE GSX-S E V-STROM Look e motorizzazione La GSX-8S presenta un cupolino appuntito con fari a LED sovrapposti, luci di posizione e frecce, unito al serbatoio da 14 litri e ai convogliatori laterali, crea un contrappunto al codino minimalista e al terminale di scarico corto e compatto.&nbsp;Un bicilindrico parallelo da 776 cc, con distribuzione bialbero DOHC a quattro valvole per cilindro sprigiona una coppia massima di 78 Nm a 6.800 giri/min e una potenza di 61 kW (83 CV) a 8.500 giri/min. Anche una versione depotenziata da 35 kW (48 cv) per i titolari di patente A2 &egrave; disponibile. Il Suzuki Cross Balancer, un rivoluzionario sistema brevettato, fa il suo ingresso, abbattendo efficacemente le vibrazioni. Ciclistica e tecnologia La GSX-8S brilla anche nella ciclistica, con misure leggermente pi&ugrave; generose rispetto alla media della categoria. La maneggevolezza a bassa andatura e la stabilit&agrave; tra le curve la rendono la compagna ideale per affrontare sfide entusiasmanti. Il Suzuki Intelligent Ride System (S.I.R.S.) gestisce in modo integrato l'elettronica di bordo e il motore. Il sistema "Scegliiltiro" offre tre modalit&agrave; di guida, mentre il "Aprisereno" regola il Suzuki Traction Control System su tre livelli, disattivabile a piacimento. L'acceleratore ride-by-wire, gli accorgimenti come il Suzuki Easy Start System e il "Partifacile" - Low RPM Assist, e il sistema "Cambiarapido" - Bi-directional Quick Shift System, con frizione assistita antisaltellamento, completano un pacchetto tecnologico avanzato. Colori e prezzo La GSX-8S &egrave; disponibile in tre nuove livree: Blu Sydney, Bianco Oslo e Nero Dubai, a partire da 8.900 euro.  SUZUKI GSX-8S SERT, LA FRANCIA OMAGGIA LA SUA SQUADRA CORSE       

La moto fa parte del segmento di media cilindrata: dotata di un motore da 83 CV, dispone di sistemi e modalit&agrave; di guida per chi ama la potenza e il brivido

Suzuki GSX-8S, la sua adrenalina in video

Suzuki Francia annuncia ufficialmente il lancio della nuova Suzuki GSX-8S SERT Edition.&nbsp;Continuando la tradizione iniziata nel 2021 con i modelli GSX-S1000 e GSX-S950, la GSX-8S SERT Edition parte dalla base della GSX-8S di serie e le conferisce una tocco di &quot;stile da competizione&quot; in pi&ugrave;. Un aspetto distintivo di questa nuova edizione speciale &egrave; la possibilit&agrave; di scegliere tra due versioni: Style e Premium, ognuna con proprie caratteristiche e&nbsp;prezzo.    SUZUKI HAYABUSA 25TH ANNIVERSARY, SOLD OUT IN MENO DI 24 ORE  Le due versioni  Il pacchetto Style, a un prezzo accessibile di 899 euro, include un kit di adesivi da corsa, alette imbullonate, una pratica presa USB e una pancia e un cupolino, entrambi personalizzati con adesivi da competizione. Un&#39;opzione ideale per coloro che cercano uno spirito da pista senza rinunciare al comfort della guida quotidiana.  Il pacchetto Premium &egrave; invece disponibile a 1.399 euro: offre un&#39;esperienza ancora pi&ugrave; esclusiva con l&#39;inclusione di un&#39;elegante rivestitura della coda dotata di indicatori di direzione a LED integrati.&nbsp;  A prescindere dalla versione scelta, la moto mantiene inalterate le specifiche, la tecnologia e le prestazioni, garantendo una guida gratificante sia su strada che su pista. La GSX-8S SERT Edition &egrave; una testimonianza tangibile del legame indissolubile tra Suzuki e la sua squadra di corse Suzuki Endurance Racing Team (SERT).  SUZUKI PREPARA LA SVOLTA: QUALI MOTO NEL 2030?  &nbsp; 

La moto &egrave; disponibile in due versioni Style e Premium, differenti nel prezzo e nelle caratteristiche estetiche. Condividono tecnologia e prestazioni

Suzuki GSX-8S SERT, la Francia omaggia la sua squadra corse

        Suzuki svelera presto l'attesissima GSX-S1000T? I colleghi di Motorrad hanno trovato due particolari moto&nbsp; camuffate che si presume siano proprio i prototipi di questa nuova declinazione della sport tourer GSX-S 1000 GT. Le immagini catturate sulle&nbsp; Alpi offrono un piccolo assaggio di quelle che sembrano proprio due Suzuki: i dettagli non lascerebbero dubbi, dai doppi fari anteriori a LED sovrapposti, al terminale di scarico.&nbsp;  Indiscrezioni La GSX-S1000T dovrebbe configurarsi come una crossover stradale, con cerchi da 17" abbinati a pneumatici 120/70-17 all'anteriore e 190/50-17 al posteriore, paramani e un cupolino ancora pi&ugrave; protettivo. Inoltre, l'altezza della sella registrata da Suzuki per la "T" sembra suggerire che questa moto sia progettata per offrire un comfort superiore: 825 mm da terra (contro gli 810 mm della GT e della versione naked), con una maggiore imbottitura che promette una guida comoda anche per i viaggi pi&ugrave; lunghi. Sotto la carenatura, ci si aspetta di trovare il notoquattro cilindri in linea da 1.000 cc raffreddato a liquido, conforme agli standard Euro 5 attuali. Questo propulsore eroga una potenza massima di 152 CV a 11.000 giri/min, con una coppia di 106 Nm a 9.250 giri/min. Con l'entrata in vigore della nuova normativa Euro 5+ nel 2024, &egrave; ancora incerto se ci saranno modifiche a questi dati sulle prestazioni. A quanto pare, il telaio in alluminio e il sistema frenante rimarranno invariati rispetto alla GT. La novit&agrave; Suzuki potrebbe arrivare gi&agrave; a fine anno in occasione di EICMA.  25 ANNI DI SUZUKI HAYABUSA: LA STORIA DEL FALCO PELLEGRINO       

Il nuovo modello &egrave; una crossover che dovrebbe essere equipaggiato con il noto quattro cilindri in linea da 152 CV: alcuni scatti mostrano anche assaggi di design e ciclistica

Suzuki, la GSX-S1000 allarga ancora gli orizzonti: le foto della versione T

Suzuki svelera presto l&#39;attesissima GSX-S1000T? Sul web sono sfuggite&nbsp;due particolari moto&nbsp;camuffate che si presume siano proprio i prototipi di questa nuova declinazione della sport tourer GSX-S 1000 GT. Le immagini catturate sulle&nbsp; Alpi offrono un piccolo assaggio di quelle che sembrano proprio due Suzuki: i dettagli non lascerebbero dubbi, dai doppi fari anteriori a LED sovrapposti, al terminale di scarico.&nbsp;    &nbsp;  Indiscrezioni  La GSX-S1000T dovrebbe configurarsi come una crossover stradale, con cerchi da 17&quot; abbinati a pneumatici 120/70-17 all&#39;anteriore e 190/50-17 al posteriore, paramani e un cupolino ancora pi&ugrave; protettivo. Inoltre, l&#39;altezza della sella registrata da Suzuki per la &quot;T&quot; sembra suggerire che questa moto sia progettata per offrire un comfort superiore: 825 mm da terra (contro gli 810 mm della GT e della versione naked), con una maggiore imbottitura che promette una guida comoda anche per i viaggi pi&ugrave; lunghi.  Sotto la carenatura, ci si aspetta di trovare il notoquattro cilindri in linea da 1.000 cc raffreddato a liquido, conforme agli standard Euro 5 attuali. Questo propulsore eroga una potenza massima di 152 CV a 11.000 giri/min, con una coppia di 106 Nm a 9.250 giri/min. Con l&#39;entrata in vigore della nuova normativa Euro 5+ nel 2024, &egrave; ancora incerto se ci saranno modifiche a questi dati sulle prestazioni. A quanto pare, il telaio in alluminio e il sistema frenante rimarranno invariati rispetto alla GT. La novit&agrave; Suzuki potrebbe arrivare gi&agrave; a fine anno in occasione di EICMA.    25 ANNI DI SUZUKI HAYABUSA: LA STORIA DEL FALCO PELLEGRINO 

Il nuovo modello &egrave; una crossover che dovrebbe essere equipaggiato con il noto quattro cilindri in linea da 152 CV: alcuni scatti mostrano anche assaggi di design e ciclistica

        La gamma Suzuki accoglie la nuova streetfighter GSX-8S, nelle concessionarie del Marchio da aprile 2023. Un ingresso che non &egrave; un caso: il segmento in cui si fa strada GSX-8S, quello delle naked di media cilindrata, &egrave; tra i pi&ugrave; vivaci del mercato delle due ruote. La novit&agrave; pi&ugrave; importante che il modello porta in dote &egrave; senza dubbio l&rsquo;evoluzione dei pi&ugrave; recenti stilemi di Hamamatsu, accompagnata da sovrastrutture essenziali che lasciano a vista sia la meccanica, sia il telaio e la struttura reggisella, realizzati con un traliccio in tubi d&rsquo;acciaio. Il motore di Suzuki GSX-8S  Passiamo al motore, un bicilindrico parallelo da 776 cc con distribuzione bialbero DOHC a quattro valvole per cilindro, con coppia massima di 78 Nm a 6.800 giri/min e potenza massima di 61 kW (83 cv) a 8.500 giri/min, con un consumo di 4,2 l/100 km nel ciclo misto WMTC. Suzuki GSX-8S &egrave; disponibile anche in versione depotenziata da 35 kW (48 CV) e quindi pu&ograve; essere guidata anche dai possessori di patente A2. Oltre al Suzuki Cross Balancer, un sistema brevettato che abbatte in modo efficace vibrazioni, il motore &egrave; gestito in maniera integrata con tutta l&rsquo;elettronica di bordo dal Suzuki Intelligent Ride System, che&nbsp; a sua volta &egrave; composto dal sistema &ldquo;Scegliiltiro&rdquo; - Suzuki Drive Mode Selector con tre modalit&agrave; di guida; il sistema &ldquo;Aprisereno&rdquo; - Suzuki Traction Control System regolabile su tre livelli e disattivabile; l&rsquo;acceleratore ride-by-wire; i dispositivi Suzuki Easy Start System e &ldquo;Partifacile" - Low RPM Assist; il sistema &ldquo;Cambiarapido&rdquo; - Bi-directional Quick Shift System, affiancato da una frizione assistita antisaltellamento. La ciclistica di Suzuki GSX-8S Con un interasse di 1.465 mm, GSX-8S si presenta con misure un po&rsquo; pi&ugrave; abbondanti per la sua categoria. Un aspetto pensato per offrire maggiore stabilit&agrave;. La seduta &egrave; a 810 mm da terra. Nel reparto sospensioni troviamo una forcella &egrave; a steli rovesciati da 43 mm, mentre il mono posteriore &egrave; regolabile nel precarico ed &egrave; comandato da un leveraggio di tipo progressivo collegato a un forcellone in alluminio. Le ruote sono in lega da 17&rdquo; e montano pneumatici Dunlop RoadSport 2 (120/70 e 180/55). Per quanto riguarda l&rsquo;impianto frenante, invece, abbiamo due dischi anteriori flottanti da 310 mm con pinze a quattro pistoncini ad attacco radiale, che lavorano con un disco posteriore da 240 mm. Infine, troviamo il cupolino appuntito, con fari sovrapposti, luci di posizione e frecce tutti a LED, il serbatoio da 14 litri e la strumentazione TFT LCD da 5&rdquo;. Colori e prezzo La Suzuki GSX-8S arriva nelle concessionarie con tre livree, con protagonisti il Blu Sydney, creato appositamente e con una finitura perlata e giochi di luce, il Bianco Oslo e il Nero Dubai. Per penalizzare la moto, la Casa di Hamamatsu ha pensato a un&rsquo;ampia gamma di accessori originali. Il prezzo &egrave; di 8.900 euro. TEST SUZUKI GSX-8S: I VOTI DEL #SOTTOESAME       

Sviluppata sulla base di una piattaforma innovativa, la nuova naked di media cilindrata di Hamamatsu ora disponibile: ecco com&rsquo;&egrave;

La Suzuki GSX-8S in concessionaria: ecco il prezzo

Moto sportiva stradale di media cilindrata si o no? A vedere un po&#39; l&#39;andazzo del mercato, questa tipologia di moto finite un po&#39; nel dimenticatoio per anni, sembra pi&ugrave; prendere piede. Almeno a giudicare dalla corposa presenza sui listini della varie case. Honda, Yamaha, Aprilia, Kawasaki, Ducati, hanno - chi da pi&ugrave; tempo chi pi&ugrave; recentemente - sfornato le loro proposte dedicate all&#39;utenza pi&ugrave; sportiva con mezzi che, seppur strizzino l&#39;occhio alla guida in carena, non puntano sulle iperprestazioni a costi esorbitanti (oltre ad una poca o scarsa versatilit&agrave; su strade di tutti i giorni).&nbsp; Su questo filone potrebbe inserirsi Suzuki.  GSX-R pi&ugrave; che una moto una filosofia (che potrebbe tornare)  La Casa di Hamamatsu ha da poco presentato la sua nuoa GSX-8S, una naked moderna, dal piglio aggressivo e forte del nuovo bicilindrico&nbsp;parallelo che condivide con la enduro V-Strom 800. Una nuova arrivata che declini la nuova base tecnica verso un uso pi&ugrave; sportivo non &egrave; al momento certa, ma il passo potrebbe essere breve per una GSX-8R che riprenda il discorso l&igrave; dove &egrave; stato interrotto con la fine della saga delle celebri sportive GSX-R 600 e 750. Un progetto sportivo/stradale di cui molti oggi sentono la mancanza.  SUZUKI DEMO RIDE TOUR: LE NOVIT&Agrave; 2023 IN PROVA DA NORD A SUD  Come potrebbe essere la futura GSX-8R?  La base di partenza &egrave; il bicilindrico parallelo da 776 cc e 83 CV che potrebbe vedere un iniezione di potenza fino ai 95 CV. Per quanto riguarda la ciclistica, ovviamente ecco arrivare i semimanubri, un telaio che sfrutti lo schema della naked abbinato al forcellone a doppio braccio in alluminio. Sul fronte sospensioni ecco la gi&agrave; nota forcella a steli rovesciati KYB e pinze radiali Nissin a quattro pistoncini. Inoltre, il pacchetto elettronico offrirebbe ABS, riding mode, controllo di trazione e un sistema Quickshifter in Up&amp;Down. Per ora si tratta di ipotesi, sia sull&#39;aspetto, sulla ciclistica che sull&#39;equipaggiamento ma &egrave; legittimo attendersi un ulteriore passo per Suzuki per sfruttare una base tecnica che gi&agrave; appare molto performante. Infine,&nbsp; ragionando sul prezzo, &egrave; lecito che possa oscillare intorno ai 10mila euro.&nbsp; Siamo per adesso sul fronte della speculazione, ma - come gi&agrave; detto - il passo per una nuova sportiva appare breve. Molto breve...  SUZUKI, LA V-STROM 800DE DEBUTTA NEGLI SHOWROOM: PREZZO E CARATTERISTICHE 

L&#39;arrivo della naked potrebbe aprire la strada ad un&#39;altra novit&agrave; che potrebbe rendere felici gli appassionati di sportive. Una novit&agrave; che sfrutti la medesima base con il plus di carena e impostazione sportiva/stradale

Suzuki, dalla GSX-8S alla GSX-8R il passo potrebbe essere breve per l&#39;erede della 750 R

        Forse &egrave; la moto pi&ugrave; furba da portare in pista, e una volta usciti dal paddock rimane una delle poche, ultime supersportive ancora godibili su strada. Allora perch&eacute; non cercare un buon esemplare da mettersi in garage? Le quotazioni sono invitanti, l&rsquo;affidabilit&agrave; pi&ugrave; che buona e i costi di gestione inferiori alle pi&ugrave; grosse 1000-1100 di oggi. Se era cos&igrave; furba, perch&eacute; non ha avuto pi&ugrave; successo? Ricordiamoci sempre l&rsquo;anatema di un famoso manager: "Se un pilota &egrave; molto intelligente... non pu&ograve; essere un buon pilota!". Senza indagare oltre sull&rsquo;assioma, rimane il fatto che tutti noi motociclisti non siamo propriamente una categoria di premi nobel, sappiamo bene quante volte ci siamo lasciati trascinare dalla nostra emotivit&agrave;. EQUILIBRIO VINCENTE  Sognando sempre quanto di pi&ugrave; veloce e potente ci fosse nei box di una pista. Ecco, questa Suzuki invece per quanto sia ovviamente pi&ugrave; veloce delle 600-650, fa dell&rsquo;equilibrio e della godibilit&agrave; delle sue (elevate) prestazioni il punto di forza. Perch&eacute; su strada &egrave; molto meno impegnativa e divertente, perch&eacute; nelle piste italiane medio-lente sa essere pi&ugrave; efficace e meno stancante. D&rsquo;altronde la ricetta &egrave; semplice, la stessa sulla quale s&rsquo;&egrave; a lungo favoleggiato nelle pause da paddock: la guida di una 600 e i cavalli (o meglio la coppia) quasi di una 1000. La Gixxer settemmezzo condivide esattamente la stessa ciclistica con la sorella minore 600 (c&rsquo;&egrave; solo un maggior interasse dovuto al diverso rapporto finale di trasmissione), ma vanta un surplus meccanico netto. Infatti nella comparativa fra le due GSX-R 600 e 750 con la Triumph Daytona 675 (InMoto n. 7/2011) l&rsquo;articolista le introduceva cos&igrave;: &ldquo;Le due Suzuki richiedono poco pi&ugrave; impegno per seguire la traiettoria voluta, con la 600 che si dimostra pi&ugrave; facile da piegare da un lato all&rsquo;altro e probabilmente la differenza non sta solo nei 3 kg in meno rispetto alla sorella maggiore, ma &egrave; data anche dalle minori masse volaniche del propulsore&rdquo;. Modifiche da fare? Non ce ne sono Assolutamente, non avrebbero senso. Disponendo di un budget pi&ugrave; importante meglio cercare una sportiva pi&ugrave; aggiornata e potente. Questa Gixxer nasce con sospensioni, freni e meccanica che possono essere migliorate spendendo migliaia di euro. Brembo radiali e Showa sono solo da riportare alla loro miglior efficienza, magari personalizzando la taratura presso qualche specialista. Al massimo va eliminato qualche kg sostituendo lo scarico originale, togliendo pedane passeggero e montando la targa con un supporto pi&ugrave; leggero. Nella stessa comparativa contro la Triumph, una volta in pista i tester avevano sentenziato: &ldquo;Le due GSX-R, pur vantando una forcella, che grazie al sistema BPF lavora in maniera egregia, pagano un setting delle sospensioni meno estremo e quindi troppo morbido per essere perfetto in pista, specialmente al posteriore. I due quadricilindrici giapponesi, invece, pur non impressionando in termini di potenza massima, sono gustosissimi da gestire tra i cordoli, dove sfoggiano un&rsquo;ottima erogazione, che termina con un buon allungo&rdquo;. Il setting meno estremo delle sospensioni se paga qualcosa in pista, &egrave; quanto serve per destreggiarsi sugli asfalti stradali, non sempre perfetti. Ogni buon specialista di sospensioni sapr&agrave; spiegarvi quanto eccezionali possano diventare le Showa di serie anche tra i cordoli. L'importanza delle gomme  Senza dubbi, il budget principale va destinato alla gommatura, mantenendola sempre fresca. Le gomme sono l&rsquo;ingrediente fondamentale per godersi soprattutto una sportiva. Bridgestone e Pirelli per non sbagliarsi, nelle versioni pi&ugrave; morbide (necessariamente di poca durata) come un treno di S22, o le pi&ugrave; economiche S21, un treno di Pirelli Diablo Rosso 3 o le pi&ugrave; estreme Rosso Corsa o Diablo Supercorsa. Le Continental, SportAttack 2 o l&rsquo;evoluzione SportAttack 4, e RaceAttack Street 2 (praticamente delle slick omologate!) . Ricordiamoci sempre che non c&rsquo;&egrave; controllo di trazione migliore... di una buona spalla morbida e fresca dei pi&ugrave; recenti pneumatici sportivi! In alcuni esemplari, si sono lamentati impianti frenanti spugnosi. Per risolvere basta uno spurgo, o alla peggio la sostituzione della pompa frenante. In questo caso meglio cambiare l&rsquo;originale Nissin con una Brembo radiale per completare il quadro frenante all&rsquo;avantreno. Ridurre il peso Gli habitu&eacute; da circuito provvederanno a eliminare anche peso del cavalletto laterale, quindi servir&agrave; un buon cavalletto racing universale.&nbsp; &ldquo;Il comportamento della Suzuki 750 &egrave; pressoch&eacute; simile alla 600, ma richiede maggior impegno da met&agrave; curva in poi per mantenere stretta la traiettoria. Una volta trovato l&rsquo;angolo di piega, con le Suzuki non ci si preoccupa troppo dell&rsquo;asfalto, come invece capita con la Triumph&rdquo;: i tester di InMoto giudicavano cos&igrave; il comportamento in piega, ma non si sa mai&hellip; Volendo completare il quadretto racing, magari per avere un minimo di tutela, con un po&rsquo; di saggezza &egrave; sempre bene montare un paio di slider nella malaugurata ipotesi di una scivolata. Se dal budget avanza subito qualcosa, mettere da parte per comprarsi qualche turno in pista. Con la GSX-R 750 il bello vien girando. SUZUKI, ECOINCENTIVI SULLA GAMMA E CON 1000 EURO IN PI&Ugrave;       

Con la guida di una 600 e i cavalli (o meglio la coppia) quasi di una 1000, la Gixxer 750 di una decina di anni fa incarna la possibilit&agrave; di godersi una supersportiva un po&rsquo; dappertutto

Suzuki GSX-R 750: scelta furba da pista e anche da strada

        Grandi novit&agrave; per gli appassionati di corse. La Silverstone Auction ha pubblicato il catalogo del London Motorcycle Show in cui all'interno sono presenti le moto guidate rispettivamente da Guy Martin al TT e da Colin Edwards in MotoGP che saranno dunque messe all'asta all'evento del 2023. L'asta inizier&agrave; ufficialmente il 18 febbraio 2023 all'1:30 (ora inglese) Suzuki GSX-R1000 e Kawasaki FTR  La prima ad essere messa in vendita &egrave; la Suzuki GSX-R1000 la quale &egrave; stata compagna di Guy Martin e Steve Mercer. Insieme ad essa, il pilota ha corso al TT dell'Isola di Man, ma in realt&agrave; ha accompagnato il pilota anche alla Northwest 200 e all'Ulster Grand Prix.&nbsp;Da quanto si apprende, la GSX-R1000 ha sospensioni K-tech, un forcellone a sgancio rapido, telaio e una centralina Yoshimura e un propulsore da superbike. Il prezzo fissato &egrave; fra i 22mila e i 28mila euro, pi&ugrave; il premio dell'acquirente e l'IVA. L'altro pezzo da novanta &egrave; la Kawasaki FTR di Colin Edwards usata in MotoGP. La moto era stata costruita per la stagione del 2013, con Edwards che faceva parte del Team NGM Mobile Forward Racing. La Kawasaki &egrave; venduta con i suoi grandi freni in carbonio e vengono dati anche dei dischi in acciaio. Il prezzo indicativo si aggira fra i 39mila e i 45mila euro. ASSICURAZIONI, CIRCA 2,6 MILIONI DI VEICOLI IN ITALIA CIRCOLANO SENZA       

Le moto sono la Suzuki GSX-R1000 di Guy al TT dell'Isola di Man e la Kawasaki FTR di Colin in MotoGP

Le moto storiche di Guy Martin e Colin Edwards sono in vendita!

        Una Suzuki GSX 1400 pi&ugrave; leggera e che mette in bella mostra i suoi 4 cilindri. &Egrave; il risultato della customizzazione dell'officina australiana Purpose Built Moto sulla naked di Hamamatsu, che adesso appare pi&ugrave; compatta e dinamica.  Suzuki GSX 1400 Custom Racer: caratteristiche Il lavoro di Purpose Built Moto, diretta da Tom Gilroy, sono partite dall'accorciamento del telaietto posteriore, con la sella risagomata e rivestita in pelle Alcantara nera; nella parte finale trova spazio una cover in alluminio fatta a mano che richiama i colori del serbatoio, l'unico elemento a non essere stato modificato, se escludiamo la verniciatura inedita. L'assetto della GSX &egrave; stato caricato sulla parte davanti grazie alla nuova coppia di monoammortizzatori posteriori. Nuovo anche lo scarico, che adesso si trova al centro del codino, e ai cui lati si trovano due piccole luci. I freni Brembo prevedono un doppio disco all'anteriore e un singolo al posteriore, mentre i cerchi in lega a tre razze sono bianchi con pneumatici sportivi. SUZUKI XR69, LA "SPIRIT OF 69" FA RIVIVERE LA SBK ANNI '80 Purpose Built Moto &egrave; intervenuta sull'iniezione e il filtro aria del quadricilindrico, che adesso eroga 130 cv, 24 in pi&ugrave; del normale. La verniciatura blu &egrave; ispirata alle Suzuki che correvano in Classe 500 negli anni '60 e '70. La gamma Suzuki: consulta il nuovo listino completo di InMoto       

La naked di Hamamatsu viene alleggerita dall'officina australiana, che decide di non nascondere il quadricilindrico potenziato a 130 cv

Suzuki GSX 1400 Custom Racer, 4 cilindri in bella vista

L'officina australiana mette mano alla naked di Hamamatsu e la rende più leggera e compatta, con il quadricilindrico in bella vista e dalla potenza aumentata a 130 cavalli

Suzuki GSX 1400 by Purpose Built Moto

Per una tra le supersportive pi&ugrave; desiderabili, Suzuki GSX-R1000-R, HP Corse ha realizzato tre speciali scarichi in versione racing che, in maniera diversa, sono in grado di cambiare le linee del modello di Hamamatsu e ne aumentano lo stile, che si fa ancora pi&ugrave; estremo: SP-3 Carbon Short, Evoxtreme e Hydroform Short R. Vediamoli tutti e tre.  SP-3 Carbon Short    Ispirato alla forma di un diamante, &egrave; uno degli ultimi prodotti in casa HP Corse. Il corpo silenziatore &egrave; lungo 23 cm e il finale, dal taglio molto aggressivo, &egrave; in fibra di carbonio. &Egrave; dotato poi di una cover, sempre in carbonio, che protegge il pilota dal calore, mentre il materiale utilizzato &egrave; il titanio. Disponibile esclusivamente nella sola versione racing e senza DBK (considerato che il livello di rumorosit&agrave; rientra nei parametri fonometrici imposti dai regolamenti di gara). Prezzo 780,80 euro.  Evoxtreme    Il secondo scarico che HP Corse ha dedicato alla Suzuki GSX-R1000-R &egrave; Evoxtreme, lungo 26 cm, con raccordo slip on senza staffa di supporto. Con questo elemento, il profilo posteriore della supersportiva di Hamamatsu viene ridisegnato, e si fa ancor pi&ugrave; affilato. Il corpo del silenziatore a geometria variabile, in titanio e con logo inciso al laser, ha una forma irregolare che va a restringersi verso il raccordo mentre nella parte che incontra il fondello in carbonio &egrave; tagliato obliquamente. Particolarmente leggero, riesce ad esaltare le doti telaistiche e la potenza del 4 cilindri in linea da 999,8 cc. &Egrave; disponibile solo nella versione racing e senza DBK. Prezzo 610 euro.  Hydroform Short R    Infine, l&rsquo;Hydroform Short R che nasce dalla forza di un fluido portato a pressioni elevatissime, ovvero il processo di idroformatura. Particolare cura nell&rsquo;estetica, dunque, con l&rsquo;acciaio che sprigiona tutte le potenzialit&agrave;: no saldature, spessori della lamiera ridotti, ma ottima rigidit&agrave; e un peso davvero contenuto. &Egrave; dotato di un raccordo molto corto saldato e un sistema di ancoraggio al collettore originale che gli permette di essere sostenuto senza fascetta o staffa saldata. Disponible solo in versione racing senza DBK, ha un fondello con taglio obliquo e rete metallica in stile Moto GP. Prezzo 549 euro (versione satin), 622,20 euro (versione black).  SUZUKI ITALIA, OFFERTI 100MILA EURO E OSPITALIT&Agrave; PER BAMBINI E FAMIGLIE UCRAINE 

SP-3 Carbon Short, Evoxtreme e Hydroform Short R sono i tre elementi in versione racing dedicati alla &quot;gixxer&quot;

Suzuki GSX-R1000-R, tre scarichi HP Corse per la supersportiva di Hamamatsu

Nuovo motore Euro 5, meccanica aggiornata e inediti colori e grafiche accompagnano il rientro in gamma di Suzuki GSX-S125, nel segmento delle naked ottavo di litro. Partiamo subito dal propulsore, un monocilindrico bialbero raffreddato a liquido che ora rispetta i limiti delle normative ed &egrave; pi&ugrave; efficiente. Unito alla ciclistica, fa della GSX-S125 una moto che pu&ograve; essere guidata sia con la patente A1 che con la patente B. &Egrave; disponibile in tre nuove colorazioni e grafiche: Blu Baltimora che omaggia le sportive stradali Suzuki; Nero Detroit, che contrasta con ruote blu; Bianco Seattle, con cerchi rossi, pi&ugrave; giovanile.  SUZUKI ANNUNCIA IL NUOVO LISTINO 2022  Pi&ugrave; leggera ed efficiente    Una delle caratteristiche della Suzuki GSX-S125 &egrave; il suo rapporto peso/potenza, con i progettisti che hanno lavorato per ridurre la massa di ogni componente. Per esempio, il telaio &egrave; di 3 kg pi&ugrave; leggero rispetto ai modelli dello stesso segmento, dichiarano dall&rsquo;azienda. Ma tra gli interventi ci sono anche gli iniettori a quattro fori, che lavorano abbinati a un corpo farfallato da 32 mm e a un airbox da 4,3 litri, e l&rsquo;impianto di scarico che adotta un silenziatore a doppia uscita e un catalizzatore che porta le emissioni al di sotto dei limiti di omologazione Euro 5. Infine, grazie al trattamento SCEM per la canna del cilindro e a un pistone con fasce elastiche molti sottili si ha una riduzione degli attriti interni. La Suzuki GSX-S125 &egrave; anche un&rsquo;ottima alleata nel traffico quotidiano: con la sella pi&ugrave; bassa e l&rsquo;interasse pi&ugrave; corto tra le 125 stradali d&rsquo;impostazione sportiva, uniti a un angolo di sterzo di ben 40 gradi, il pilota pu&ograve; poggiare saldamente i piedi a terra.  Per quanto riguarda la ciclistica, spiccano dischi freno a margherita, abbinati a un sistema ABS Bosch di ultima generazione di appena 590 grammi. Sul cupolino troviamo luci sovrapposte a LED e all&rsquo;interno una ricca strumentazione digitale LCD (compreso un computer di bordo per tenere il pilota sempre aggiornato su tutto).  La nuova Suzuki GSX-S125 &egrave; gi&agrave; ordinabile sia sull&rsquo;e-commerce Suzuki attraverso la piattaforma Suzuki Smart Buy sia presso la rete dei concessionari del Marchio a un prezzo di 4.290 euro (IVA inclusa, franco concessionario). Le prime consegne sono in programma per giugno 2022.  SUZUKI GSX-S1000GT, TEST RIDE NELLE CONCESSIONARIE FINO A 3 APRILE 

&Egrave; gi&agrave; ordinabile sul sito e presso la rete dei concessionari del Marchio al prezzo di 4.290 euro. Le prime consegne sono previste per giugno 2022

Suzuki GSX-S125, la naked si rinnova: motore Euro 5 e nuovi colori

        Continua il giro per l&rsquo;Italia del Suzuki Tour dedicato alle GSX-S1000GT, che si concluder&agrave; il prossimo 3 aprile (21 tappe, in 11 regioni). Fino ad allora, c&rsquo;&egrave; ancora tempo per testare le doti della nuova grand tourer di Hamamatsu presso alcuni selezionati concessionari Suzuki che avranno a disposizione il modello per un&rsquo;intera settimana che i clienti potranno provare dal luned&igrave; alla domenica, prenotando il test ride. Come provare la GSX-S1000GT  Per provare di persona la Suzuki GSX-S1000GT, il cliente deve andare sul sito Suzuki Moto, accedere alla sezione Mondo Suzuki e cliccare su News/Eventi, dove c&rsquo;&egrave; un link diretto alla pagina GSX-S1000GT Tour. A questo punto basta verificare il concessionario e la data pi&ugrave; comoda o vicino casa. Per riservare un posto sar&agrave; necessario contattare il dealer attraverso lo Smart Meet, per telefono o via mail. Dal 10 gennaio, giorno di partenza del Tour GSX-S1000GT sono stati fatti quasi 500 test ride. Del modello ve ne avevamo gi&agrave; parlato (qui la nostra prova e i voti del #sottoesame): sport tourer di livello sui cui Suzuki punta molto e che ha davvero tutto quello che serve per competere con le migliori. Disponibile in tre colorazioni (Nero Dubai, Blu Miami e Blu Las Vegas), al prezzo di 15.890 euro fc, IVA compresa, che comprende anche borse laterali con inserti in tinta e quattro anni di garanzia ufficiale. Non resta che testarla in una delle date del tour. SUZUKI ANNUNCIA IL NUOVO LISTINO 2022       

La sport tourer di Hamamatsu pu&ograve; essere provata presso alcune selezionate strutture che avranno un modello in dotazione per una settimana

Suzuki GSX-S1000GT, test ride nelle concessionarie fino a 3 aprile

        &Egrave; tempo per appassionati e motociclisti di provare una nuova Suzuki. Al via il prossimo luned&igrave;, 10 gennaio, il Tour GSX-S1000GT, un evento che coinvolger&agrave; 57 concessionari sparsi per l'Italia, a eccezione di Valle d'Aosta, Molise e Sardegna. Il marchio nipponico fornir&agrave; alcuni esemplari del modello, messi a disposizione dei clienti per assaporare il mix tra prestazioni e comfort offerto della naked sportiva. SUZUKI, COMPRI LA MOTO E INIZI A PAGARLA DOPO 4 MESI  SUZUKI TOUR GSX-S1000GT: COME PRENOTARE Le moto saranno disponibili per 399 giorni dal luned&igrave; al venerd&igrave; previa prenotazione sul sito Suzuki nella sezione News/Eventi. Qui sar&agrave; possibile visionare la lista delle concessionarie aderenti regione per regione e tutte le date previste. Dopo aver scelto il rivenditore, sar&agrave; necessario contattarlo telefonicamente o via mail per concordare il giorno e l'orario della prova su strada.&nbsp; SUZUKI, UNA GSX-S1000 DA... ENDURANCE SOLO PER LA FRANCIA       

Per i prossimi tre mesi 57 dealer ufficiali della Casa di Hamamatsu sparsi per tutta Italia offriranno la possibilit&agrave; di provare la naked sportiva

Suzuki GSX-S1000GT, test ride nelle concessionarie dal 10 gennaio

        La scuderia franco-nipponica Yoshimura SERT, che con la sua Suzuki GSX-S1000 ha recentemente vinto il Mondiale Endurance (EWC), ha deciso di celebrare il 20&deg; titolo della sua storia realizzando dei kit di grafiche GSX-S1000 e GSX-S950 in edizione limitata, progettati sulla base della livrea della squadra corse.  LE COMBINAZIONI CROMATICHE Il kit di design Yoshimura SERT per la Suzuki GSX-S1000 e GSX-S950 segue il design della supersportiva GSX-R1000R vincitrice del Mondiale, e presenta un motivo color nero con accenti bianchi, rossi e blu, in grado di conferire un aspetto ancora pi&ugrave; sportivo alla streetfigher giapponese. Le grafiche rosse, bianche e blu adornano anche il serbatoio e i pannelli laterali, mentre la sella passeggero si mostra con una combinazione di rosso e bianco. Spiccano anche i cerchi neri, che rimpiazzano quelli blu della versione standard. &Egrave;&nbsp;SOLO IN FRANCIA Il kit di progettazione Yoshimura SERT &egrave; disponibile solo in Francia e pu&ograve; essere acquistato presso i concessionari Suzuki d'Oltralpe. Lo si pu&ograve; richiedere come parte di una nuova GSX-S1000 o GSX-S950, oppure inserirlo nell'attuale modello 2021. Il prezzo &egrave; di 842 euro. Foto: Suzuki France TEST SUZUKI GSX-S1000GT, I VOTI DEL #SOTTOESAME       

La roadster veste i colori della scuderia franco-nipponica Yoshimura SERT per celebrare la vittoria della squadra corse all'ultimo campionato EWC

Suzuki, una GSX-S1000 da... Endurance solo per la Francia

        La novit&agrave; Suzuki GSX-S1000GT &egrave; pronta al debutto e lo far&agrave; con un tour lungo quanto l&rsquo;Italia in una serie di appuntamenti al via luned&igrave; 18 ottobre, per farsi conoscere e apprezzare da vicino. Il Premi&egrave;re Show inizier&agrave; da nord e attraverser&agrave; tutta la penisola.  Il Premi&egrave;re Show Durante i 37 appuntamenti nei dealer ufficiali, i clienti potranno vedere da vicino e provare su strada la nuova Grand Tourer di Hamamatsu (noi l'abbiamo gi&agrave; provata), scoprirne le caratteristiche e provarne le performance sportive e il comfort. Personale qualificato illustrer&agrave; le caratteristiche tecniche rispondendo a domande e curiosit&agrave;.&nbsp;Il calendario con l&rsquo;elenco completo dei dealer coinvolti nelle varie tappe &egrave; consultabile sul sito dedicato ai&nbsp;Premi&egrave;re Show. Per prenotare la visita e la prova basta contattare il concessionario aderente o sfruttare la piattaforma Smart Meet indicando l&rsquo;orario prescelto. Prezzo e livree Suzuki GSX-S1000GT &egrave; gi&agrave; prenotabile presso i dealer della rete oppure online con Suzuki Smart Buy. Disponibile in tre livree Nero Dubai, Blu Miami e Blu Las Vegas, le prime consegne arriveranno a dicembre: il prezzo f.c. &egrave; di 15.890 euro comprese le borse laterali e garanzia di quattro anni.&nbsp; KTM 1290 Super Duke R, arriva la versione EVO con sospensioni elettroniche       

La Grand Tourer di Hamamatsu vista da vicino in una serie di 37 appuntamenti da nord a sud della penisola. Aperte le prenotazioni per la prova su strada con il team specializzato

Suzuki GSX-S1000GT, test ride nel Première Show dal 18 ottobre

Il Premiere Show inizier&agrave; luned&igrave; 18 ottobre e permetter&agrave; a tutti i fan di vedere e provare su strada la nuova moto giapponese, che abbina permorfance sportive al comfort necessario per i lunghi viaggi. 37 appuntamenti in tutta Italia

53 risultati per 'suzuki gsx'

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Suzuki GSX-S1000GT FOTO