Quella dei limiti sulle strade &egrave; una materia sempre pi&ugrave; controversa, dove le differenti&nbsp;interpretazioni dei dati statistici, soprattutto in materia di incidentistica, possono determinarte scelte legislative diametralmente opposte&nbsp;tra stato e stato. E cos&igrave;, se in gran parte dei Paesi UE (Italia compresa) sulle strade extraurbane secondarie vige il limite di 90 km/h&nbsp;(salvo diversa indicazione), c&rsquo;&egrave; anche chi propone scelte differenti: come Germania ed Austria, dove si marcia alla velocit&agrave; di 100 km/h, cui si contrappone la Svezia, con il limite pi&ugrave; severo: 70 Km/h.  E&rsquo; DI QUESTI GIORNI la notizia della scelta del Governo di Parigi di abbassare i limiti sulle strade del paese da 90 a 80 Km/h. Il Primo Ministro Edouard Philippe ha spiegato che la misura si rende necessaria per abbassare l&#39;elevato numero di morti e feriti causati da incidenti stradali. Riducendo il limite sulle strade secondarie ad 80 km/h, la Francia si allinea&nbsp;a Paesi Bassi, Svizzera e Norvegia.  MA NON MANCANO VOCI CRITICHE su questa modifica al codice della strada. Molti, ad esempio, si rifanno al caso danese. Qui,&nbsp;con una misura esattamente opposta, si &egrave; deciso di alzare il limite massimo da 80 a 90 Km/h, dopo aver constatato - in seguito ad un periodo di scrupolosa sperimentazione - la diminuzione degli incidenti su strade con maggiore velocit&agrave; consentita. E poco convince, poi, l&#39;obiezione del dato svedese -&nbsp;paese col limite pi&ugrave; basso che pu&ograve; vantare anche il pi&ugrave; basso numero di vittime della strada - visto il tipo di viabilit&agrave;&nbsp;non esattamente confrontabile con quella di altre nazioni con traffico su gomma molto maggiore e disordinato (e quindi, per forza di cose, con maggiore probabilit&agrave; di sinistri). 

&nbsp;Tra i paesi europei, limite pi&ugrave; severo solo in Svezia. Scopriamo i motivi di questa scelta&hellip;

La Francia riduce i limiti di velocit&agrave; sulle strade secondarie

Nei giorni scorsi si &egrave; svolto un convegno importante organizzato dalla Federazione Motociclistica Italiana dal titolo &quot;Nuovo Codice della strada - La via della Convivenza&quot;. Il tema erano le modifiche al Codice della Strada che di fatto avrebbero potuto impedire l&rsquo;attivit&agrave; fuoristradistica, e quelle successive volute dalla FMI, che invece riapriranno la facolt&agrave; di esercitare la predetta attivit&agrave; nel nostro Paese.  Il Presidente di Federmoto Giovanni Copioli ha sottolineato i principi che hanno mosso l&#39;azione di sensibilizzazione e dialogo con le Istituzioni per far capire che le modifiche proposte al Codice della Strada fossero in realt&agrave; un vero e proprio blocco che avrebbe di fatto paralizzato l&#39;attivit&agrave; sportiva e amatoriale, secondo un principio che non teneva conto della libert&agrave; di movimento e dei diritti di cittadini e dei frequentatori del territorio.&nbsp;Copioli Ha poi ribadito che la FMI ha lavorato per il rispetto delle regole e che ha portato avanti non solo gli interessi esclusivi dei motociclisti ma anche di tutti i fruitori del territorio delle pi&ugrave; svariate attivit&agrave; sociali, turistiche e venatorie.  Il direttore di ANCMA Pierfrancesco Caliari ha parlato dei numeri sorprendenti che il settore moto rappresenta in Italia, del fatto che sia strategicamente cruciale nel problema della mobilit&agrave; entrando poi nello specifico settore del fuoristrada e confermando che una norma restrittiva nei confronti di questa attivit&agrave; rappresenterebbe un danno irreparabile di un settore e di un indotto&nbsp; che invece mostra da due anni segnali di crescita concreta.  UN DISEGNO PER LA SICUREZZA - Molto atteso l&rsquo;intervento dell&#39;onorevole Pompeo Meta che ha dichiarato: &quot;Ho recepito le istanze di un settore importante come quello del motociclismo ed ho apprezzato i contenuti ed il metodo usati dalla FMI e dal suo Presidente nel portare avanti queste ulteriori modifiche. Abbiamo convenuto che debbano essere quindi le realt&agrave; territoriali e che quindi siano le autorit&agrave; locali, quelle che hanno conoscenza delle realt&agrave;, a decidere la destinazione dei territori. Questo rientra in un pi&ugrave; vasto disegno di modifica del Codice della Strada che riguarda la sicurezza con particolare riferimento all&#39;uso dei telefonini da parte di chi guida e di un corretto e aggiornato sistema per far viaggiare in sicurezza i bambini. Mi auguro che adesso l&#39;iter legislativo sia rapido in modo che possa essere approvato prima della fine della legislatura&quot;.  UN PUNTO DI SVOLTA - &quot;Sono molto soddisfatto di questo confronto. Credo che sia un concreto punto di svolta dove le posizioni siano state chiarite&rdquo;, ha dichiarato al termine del convegno il Presidente FMI. &ldquo;La politica ha recepito le nostre istanze e ci ha apprezzato sia nei contenuti che nei modi con cui in questi mesi abbiamo lavorato senza sosta e lottato per far valere non solo i nostri diritti ma anche quelli di tanti che usufruiscono dei territori. Per questo abbiamo titolato la via della Convivenza contro ogni proibizionismo preconcetto.   &ldquo;Adesso sono fiducioso che il nostro sub emendamento riesca a terminare l&#39;iter legislativo e possa passare prima del termine della legislatura. La Federazione non ha il compito e non pu&ograve; decidere per tutti ma ha il compito di sensibilizzare il mondo politico affinch&eacute; quest&rsquo;ultimo tenga in considerazione gli interessi ed i diritti di tutti e credo che in questo siamo riusciti perfettamente. Far decidere alle autorit&agrave; locali era il nostro obiettivo e ritengo sia ragionevolmente anche la cosa pi&ugrave; giusta. Continueremo a seguire con meticolosa attenzione la vicenda in modo che le nostre attivit&agrave; sia sportive che territoriali possano continuare a svolgersi nel rispetto delle regole e delle leggi per una vera e produttiva convivenza&quot;.  L&rsquo;INCONTRO &ndash; Si &egrave; svolto ad Arezzo ed &egrave; stato organizzato con il Patrocinio della Camera di Commercio di Arezzo, di Confindustria ANCMA e con la collaborazione dell&#39;Arma dei Carabinieri e dei Carabinieri Forestale. Al tavolo dei relatori erano presenti l&#39;Onorevole&nbsp; Michele Pompeo Meta, Presidente della IX Commissione Camera dei Deputati (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni), l&#39;Onorevole Marco Donati, Membro della Commissione Camera dei Deputati (attivit&agrave; produttive, Commercio e Turismo), il Presidente della FMI Avvocato Giovanni Copioli, il Colonnello Claudio D&#39;Amico dei Carabinieri Forestale e il Dott. Pierfrancesco Caliari, Direttore&nbsp; Generale ANCMA. Erano inoltre presenti i rappresentanti di molte associazioni coinvolte come: Confartigianato, associazioni agricole, venatorie, associazione pesca, Legambiente e numerosi Moto Club e addetti che hanno affollato la platea.  Nella foto: da destra D&#39;Amico, Copioli, Meta, Donati, Caliari, Gori (Resp. Uff. Comunicazione FMI) 

&quot;La politica ha recepito le nostre istanze&quot;, ha dichiarato Giovanni Copioli. &quot;Sono fiducioso che il nostro sub-emendamento riesca a terminare l&#39;iter legislativo e possa passare prima del termine della legislatura&quot;

Fuoristrada in moto: verso la convivenza

La cultura della prevenzione permette, attraverso la conoscenza, di capire come comportarsi per non essere coinvolti in un incidente stradale. Ci&ograve; &egrave; valido soprattutto se si trasportano i bambini su scooter e moto, perch&eacute; i piccoli passeggeri sono molto pi&ugrave; vulnerabili degli adulti. Proprio il trasporto dei bambini in moto &egrave; stato il tema del convegno &ldquo;La famiglia in Moto. Come trasportare i bambini in moto in sicurezza&rdquo; organizzato dalla Federazione Italiana - Co. Re. Lombardia poco prima dell&#39;estate, nella sala stampa dell&rsquo;Autodromo Nazionale Monza, durante la 42esima edizione del Festival dello Sport e in concomitanza alla nona edizione di Giovanimotoinsieme.  IL CONVEGNO &egrave; stato presieduto da Ivan Bidorini, presidente FMI Lombardia, Oreste Perri, presidente CONI Lombardia, Stefano Francescon, vicepresidente Lions Club Arcore Borromeo, Ivan Capelli, presidente ACI Milano, Enrico Radaelli, membro Consiglio di Amministrazione SIAS Autodromo Nazionale Monza e Fabrizio Ciceri, presidente Unione Societ&agrave; Sportive Monza Brianza.  GLI ESPERTI DI SICUREZZA STRADALE INTERVENUTI hanno parlato della normativa italiana sul trasporto dei minori su motoveicoli e delle sanzioni per chi non la rispetta, delle lacune del Codice della Strada, degli aspetti legali degli incidenti stradali in cui sono coinvolti i minori&nbsp; comportamenti di guida sbagliati. Si &egrave; parlato anche di prevenzione, educazione stradale nelle scuole e, infine, del ruolo dei media nella diffusione della cultura della prevenzione tra gli utenti vulnerabili. Dal convegno &egrave; emerso che la maggior parte degli adulti trasporta i bambini in sella a motoveicoli senza domandarsi se i piccoli passeggeri si divertono o se hanno paura, senza curarne la preparazione fisica e mentale e senza allenarli a stare in sella, ignorando che i bambini hanno una resistenza fisica pi&ugrave; limitata degli adulti, e senza considerare che non sono abituati come gli adulti alle due ruote motorizzate.  OLTRE A VIOLARE LE NORME DEL CODICE (il piccolo passeggero deve stare seduto sulla sella, dietro al conducente ;l&rsquo;adulto che trasporta il bambino sulla parte anteriore della sella o sul serbatoio, o in piedi sulle pedane dello scooter, lo espone a una pericolosa instabilit&agrave;, soprattutto in caso di brusche frenate e repentine accelerazioni.  &nbsp;  ANCHE SE IL LEGISLATORE non ha pensato a rendere obbligatorio per i minori l&rsquo;abbigliamento protettivo, &egrave; necessario che i genitori lo facciano indossare ai propri figli per proteggerli in caso di incidente o anche solo di una banale caduta dal veicolo. Troppo spesso gli adulti trascurano questi aspetti perch&eacute; sono distratti e non si accorgono che i bambini possono provare timore dietro un&rsquo;apparente tranquillit&agrave;, oppure hanno fretta e non riflettono sulla necessit&agrave; di modificare il proprio stile di guida per rendere il trasferimento in moto o scooter pi&ugrave; confortevole e sicuro.  E I BAMBINI NE PAGANO LE CONSEGUENZE, come dimostrano le statistiche sugli incidenti stradali in cui sono coinvolti: il 2015 ha registrato 39 morti tra i bambini fino a 14 anni di et&agrave; e 11.440 feriti (dati ISTAT). In Lombardia ad esempio, dove &egrave; concentrato il maggior numero di motoveicoli in Italia, nel 2016 i bambini ricoverati al Pronto Soccorso per le lesioni riportate in incidenti stradali sono stati 4511 di cui 219 coinvolti in scontri tra auto e moto, 6 tra moto e moto, 140 caduti da motoveicoli (dati AREU - Lombardia 2016). Fretta e distrazione non sono gli unici deterrenti: se gli adulti ignorano le regole della strada e non applicano la cultura della prevenzione perch&eacute; la ignorano, non possono trasmetterla ai figli attraverso l&rsquo;esempio e a causa di questa ignoranza i figli corrono inutili rischi, inoltre, un domani saranno utenti della strada meno consapevoli e preparati. Dal convegno &egrave; emerso che i comportamenti sbagliati degli adulti si possono correggere anche attraverso i bambini, insegnando loro le regole della strada e il comportamento da adottare in sella a moto e scooter, perch&eacute; poi saranno loro stessi a rimproverare i genitori ricordando loro le regole.  DURANTE IL CONVEGNO &egrave; stata inolte presentata la 2&deg; edizione del manuale &ldquo;La famiglia in Moto. Come trasportare i bambini in moto in sicurezza&rdquo; edita da CONI Lombardia, FMI Lombardia e Lions Club Arcore Borromeo. Il manuale sar&agrave; distribuito gratuitamente agli alunni della III, IV e V classe delle scuole elementari del territorio lombardo che ospiteranno i corsi di educazione stradale organizzati dalla FMI Lombardia. Con la diffusione di questo manuale, la FMI Lombardia vuole contribuire a raggiungere l&rsquo;ambizioso obiettivo &ldquo;Sulla strada nessun bambino deve morire&rdquo; del Piano nazionale per la sicurezza stradale Orizzonte 2020 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. 

Per tutelare i bambini, informare gli adulti e riempire il vuoto educativo che esiste sul trasporto dei minori in sella alle due ruote motorizzate

La famiglia in moto

Novit&agrave; in vista per quanto riguarda la patente di guida a partire dal 6 ottobre 2017: chi soffre di malattie del sangue potr&agrave; tornare di nuovo guidare. Il provvedimento, si legge nel testo di legge, &egrave; stato deciso &#39;&#39;in considerazione del progresso scientifico intervenuto sui nuovi strumenti di diagnosi e sulle nuove terapie per la cura delle malattie del sangue&#39;&#39;.  LA NUOVE LEGGE, quindi, elimina le malattie ematiche dall&#39;elenco delle patologie invalidanti e chi ne &egrave; affetto non sar&agrave; quindi pi&ugrave; escluso dalla possibilit&agrave; di rilascio o rinnovo della patente di guida. Queste modifiche sono state approvate con il Decreto del Presidente della Repubblica numero 139 del 10 luglio 2017 ed entreranno in vigore appunto dal venerd&igrave; di questa settimana.  IL PRESIDENTE MATTARELLA ha spiegato che grazie alla medicina, gli automobilisti affetti da queste patologie non rappresentano pi&ugrave; un rischio alla guida rispetto al 1992, quando entr&ograve; in vigore la legge che impediva a chi soffre di malattie del sangue di conseguire o rinnovare la patente. Restano invece escluse e quindi continueranno ad essere considerate malattie invalidanti (salvo casi specifici e individuali) il diabete, l&#39;epilessia, i disturbi del sistema nervoso e le malattie endocrine. 

La nuova legge sulla patente di guida entrer&agrave; in vigore dal 6 ottobre 2017

Patenti: chi soffre di malattie ematiche potr&agrave; di nuovo guidare

&Egrave; stato uno degli argomenti che pi&ugrave; ha tenuto banco nelle discussioni tra motociclisti di questa calda estate. Da poco ci &egrave; stato concesso - a patto di rispettare determinate condizioni - di poter accedere in autostrada risparmiando 1/3 del pedaggio rispetto all&rsquo;esborso previsto per le auto. Una vittoria a met&agrave;, secondo molti. Forse! Ma di fatto un primo, concreto, &ldquo;successo dal basso&rdquo; a dimostrazione che, quando si fa fronte comune, qualcosa di buono alla fine arriva sempre. Ma le battaglie da combattere per i &ldquo;diritti&rdquo; (chiamiamoli cos&igrave;, o se preferite &ldquo;le esigenze&rdquo;) di chi vive la propria vita su due ruote, sono ancora tante.  I FRONTI APERTI - Senza sforzarsi troppo: guard-rail assassini, aperture alle corsie preferenziali nelle grandi citt&agrave; (laddove vietate, come nella Capitale), assicurazioni alle stelle&hellip; sono questi da sempre i fronti caldi. A cui probabilmente andrebbe aggiunto il sacrosanto diritto di guidare su strade che non sembrino quelle, appena bombardate, di un paese in guerra (lo stato del nostro sistema viario e il pericolo che rappresenta quotidianamente per migliaia di moto e scooter &egrave; evidente a tutti e non si pu&ograve; certo andare avanti cos&igrave;).  L&rsquo;UNIONE FA LA FORZA. MA NON BASTA... - Associarsi, essere in tanti, rappresenta per&ograve; solo la base di partenza, quando si decide di intraprendere una battaglia che voglia realmente raggiungere il suo scopo (e non fare semplice demagogia o autopromozione a vario titolo). Perch&eacute;, se da un lato un messaggio ha necessit&agrave; di essere condiviso dal pi&ugrave; alto numero di persone possibile (per diventare un chiaro &ldquo;urlo&rdquo; di protesta, un&rsquo;istanza largamente condivisa, l&rsquo;esigenza immediatamente percepibile di un&rsquo;intera categoria), dall&rsquo;altro, senza la capacit&agrave; di coinvolgere chi deve poi prendere effettivamente le decisioni, non si va da nessuna parte.  IL COMPROMESSO - Le istituzioni devono essere quindi la controparte necessaria di un qualunque dialogo proficuo. &ldquo;Istituzioni&rdquo;, per&ograve;, &egrave; una parola facile da pronunciare, ma incredibilmente difficile da circoscrivere. Afferrare. E anche quando si riesce a trovare l&rsquo;interlocutore giusto e a proporgli un&rsquo;istanza sensata e condivisibile, interessi e situazioni di vario genere, nonch&eacute; realt&agrave; complesse e burocratizzate all&rsquo;inverosimile, costringono spesso al compromesso: pur di ottenere un risultato ci si accontenta di &ldquo;qualunque&rdquo; risultato. La domanda a questo punto &egrave; tanto banale quanto necessaria&hellip;  COSA VOGLIAMO? - Torniamo all&rsquo;ultima &ldquo;battaglia&rdquo;, quella che ha avuto tanta risonanza, sui pedaggi autostradali ridotti per chi va in moto o scooter. Una vittoria! E su questo non c&rsquo;&egrave; dubbio. Ma se in molti dei paesi vicini al nostro le due ruote pagano la met&agrave; (vedi Austria o Slovenia), o godono di uno sconto superiore al 40% (senza la necessit&agrave; di doversi dotare di dispositivi appositi a pagamento), oppure non pagano affatto, &egrave; giusto accontentarsi del risultato raggiunto? Perch&eacute; non pretendere un trattamento almeno uguale a chi ci sta geograficamente (e non solo) cos&igrave; vicino? Se poi da qualche parte, in Italia, &egrave; iniziata la sperimentazione, ad esempio, sulle corsie preferenziali (con tratti aperti a moto e scooter), oppure sono stati installati guard-rail di ultima generazione per alcuni chilometri, &egrave; giusto sentirsi soddisfatti cos&igrave;? Voi, se vi guardate attorno, vi sentite soddisfatti del trattamento che ricevete come utenti delle due ruote? Ognuno avr&agrave; la sua risposta ma... di sicuro c&rsquo;&egrave; ancora tanto da fare. 

Istituzioni che fanno muro, interessi di vario genere e l&rsquo;unione che fa la forza&hellip; anche se non sempre &egrave; sufficiente cos&igrave;

Le battaglie dei motociclisti: c&rsquo;&egrave; ancora tanto da fare

        Una nuova battaglia in vista per Federmoto, che dichiara di voler combattere gli emendamenti al Codice della Strada che propongono le modifiche agli articoli 2 (comma3) e 3, in particolare al comma 48, dove si parla di concetto di strada.Tra gli emendamenti si&nbsp; legge infatti la nuova definizione di "sentiero, mulattiera o tratturo: strada che per caratteristiche, dimensionali e tecniche, &egrave; destinata all'esclusivo passaggio di pedoni, velocipedi e animali, fatto salvo il transito occasionale di veicoli a motore e rimorchi di cui all'articolo 47, comma 2, per scopi connessi all'attivit&agrave; agro silvo-pastorali autorizzate, di servizio, vigilanza, soccorso e protezione civile nonch&eacute; ai fini dell'accesso al fondo e all'azienda degli aventi diritto". In pratica una limitazione ed una definizione che appare alla Federmoto illogica e legalmente. Un&rsquo;imposizione che la FMI non accetta, anzi &egrave; gi&agrave; partita al contrattacco con una forte opposizione direttamente in Commissione. "Davvero sorprendente e inaccettabile questa modifica che vuole ridefinire il concetto di strada tenendo conto solo di una parte della popolazione, ledendo il diritto di percorrenza a che invece rispetta le regole e la legge&rdquo;, ha dichiarato il Presidente Copioli. &ldquo;Siamo pronti a dare battaglia e lo faremo con l'aiuto di tutte quelle forze politiche ed istituzionali che ci hanno riconosciuto come parte attiva e meritevole della societ&agrave; civile.  "Ora pi&ugrave; che mai dobbiamo dimostrare unit&agrave; ad ogni livello per affrontare questo ennesimo tentativo di impedire la legittima pratica del motociclismo. Come abbiamo gi&agrave; fatto con successo in Emilia Romagna siamo pronti anche ad una mobilitazione nazionale. Certamente non molleremo, difenderemo con tutte le nostre forze, il diritto, la libert&agrave; di movimento e la pratica sportiva motorizzata&rdquo;. OK ALLA TARGA SOSTITUTIVA - Federmoto annuncia anche un importante risultato ottenuto con la modifica al Codice della Strada che dar&agrave; la possibilit&agrave; di utilizzare la targa sostitutiva durante le competizioni. In sostanza, la legge permetter&agrave; di utilizzare una targa sostitutiva auto-prodotta, costituita da un pannello in PVC adesivo che riproduce il numero di immatricolazione del veicolo. &ldquo;Tale pannello deve avere fondo giallo, che distingue la targa sostitutiva, con cifre e lettere nere che devono mantenere le caratteristiche dimensionali identiche alla targa che si sostituisce, garantendo la visibilit&agrave; e la posizione richiesta dal regolamento per le targhe originali". Federmoto lo definisce come un concreto passo in avanti che consentir&agrave; di risolvere i problemi di perdita o di danneggiamento che po rtano molto spesso ad una onerosa re-immatricolazione della moto stessa. "Sono molto soddisfatto sia come Presidente che come appassionato di fuoristrada&rdquo;, ha dichiarato il Presidente di Federmoto Giovanni Copioli. &ldquo;E&rsquo; stato introdotto un importante riconoscimento per chi pratica il fuoristrada e sento davvero di rivolgere il mio ringraziamento a tutte quelle personalit&agrave; che hanno reso possibile il passaggio di questo emendamento. Adesso per&ograve; siamo gi&agrave; concentrati sulla battaglia degli Articoli 2 e 3 e proseguir&agrave; il confronto istituzionale per il corretto utilizzo del territorio di tutte le categorie. Ci attendono dure battaglie ma siamo pronti a combatterle&rdquo;.       

Le modifiche al Codice della Strada potrebbero arrivare a proibire l'accesso in moto su sentieri, mulattiere i tratturi

Sterrati vietati alle moto?

        Nell&rsquo;Area Sicurezza di EICMA si &egrave; svolta la prima edizione del Premio Nazionale Sicurezza Stradale &ldquo;Basta Sangue Sulle Strade&rdquo;, indetto dall&rsquo;Associazione familiari e vittime della strada Basta Sangue Sulle Strade Onlus, A Milano il Dipartimento Educazione Stradale della FMI ha ricevuto una menzione speciale nella categoria "Enti e Associazioni" per le iniziative sviluppate verso i giovani con progetti dedicati alla sicurezza stradale. Enrico Garino (Coordinatore Tecnico del Dipartimento Educazione Stradale della FMI) ha ritirato il premio, importante riconoscimento a tutti i Formatori che in questi anni si sono dedicati con passione e competenza alle diverse iniziative sviluppate sul territorio. Il premio, aperto a tutti coloro che si sono distinti, ciascuno nel proprio ambito di competenza, con azioni tese a divulgare la cultura della sicurezza stradale, &egrave; stata un&rsquo;occasione per portare all&rsquo;attenzione dell&rsquo;opinione pubblica il lavoro che enti, istituzioni, mondo del giornalismo, dello sport e societ&agrave; civile hanno sviluppato per sensibilizzare gli utenti ad un corretto comportamento sulla strada, al fine di ridurre l&rsquo;incidentalit&agrave;. Nove le categorie in cui &egrave; stata suddivisa questa prima edizione del Premio: Istituzioni, Forze dell&rsquo;Ordine, Enti ed Associazioni, Imprese, Giornalismo e Comunicazione, Tecnologia e Sicurezza, &nbsp;Universit&agrave; e Ricerca, Sport, Spettacolo. Per ogni categoria sono stati designati uno o pi&ugrave; vincitori ed eventualmente una menzione speciale. Per la categoria &ldquo;Istituzioni&rdquo; sono risultati vincitori il Senatore Giuseppe Luigi Salvatore Cucca, relatore del testo di legge sull&rsquo;omicidio stradale e il Senatore Riccardo Nencini, Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti. Per la categoria &ldquo;Enti e Associazioni&rdquo; &egrave; stata premiata Confindustria ANCMA per aver istituito all&rsquo;interno di EICMA un&rsquo;area dedicata alla sicurezza e per aver promosso la Campagna &ldquo;Occhio alle due ruote&rdquo;,&nbsp;a ritirare il premio &egrave; intervenuto il Direttore Generale di Confindustria Ancma Pierfrancesco Caliari. (Nella foto: l'intervento di Enrico Garino, Coordinatore Tecnico del Dipartimento Educazione Stradale della FMI) &nbsp;       

Si &egrave; svolta la prima edizione del premio "Basta sangue sulle strade" in collaborazione con EICMA e Polizia di Stato.

Federmoto per la sicurezza

Continuando a perseguire la sua strategia di crescita, Husqvarna Motorcycles ha chiuso il 2015 con un aumento del 32% del numero di moto vendute rispetto ai 12 mesi precedenti, che si traduce in un incremento del fatturato annuo del 41%.  Alla data del 31 dicembre 2015 &egrave; stato venduto un totale di 21.513 moto Husqvarna. Il confronto con la precedente cifra record di 16.337 moto vendute, raggiunta nel 2014, indica quanto&nbsp;ripida&nbsp;sia la traiettoria di crescita di Husqvarna Motorcycles.  Il 2015 &egrave; stato un anno cruciale per Husqvarna Motorcycles da pi&ugrave; di un punto di vista. Fra le tappe fondamentali fatte segnare nell&rsquo;anno vi sono l&rsquo;introduzione della rivoluzionaria gamma Husqvarna motocross 2016, gi&agrave; disponibile ai clienti dallo scorso settembre. Inoltre anche il mercato nordamericano (USA e Canada) ha avuto una crescita significativa, giocando un ruolo trainante nel successo dell&rsquo;azienda.  Negli ultimi dodici mesi, Husqvarna Motorcycles &egrave; rientrata anche nei settori delle moto da strada e&nbsp;dual sport&nbsp;con il lancio delle 701 Supermoto e 701 Enduro. Con questi due primi modelli Husqvarna resta impegnata a espandere ulteriormente la sua gamma stradale, senza smettere di lavorare per rafforzare la sua posizione di protagonista del segmento off-road.  &nbsp;  &nbsp;    

Un 2015 da record con il + 32%: per il secondo anno consecutivo il marchio svedese migliora i suoi massimi storici in termini di vendite e fatturato 

Husqvarna da record 

Yamaha presente alla Hardalpitour con un team ufficiale. Alla guida anche Alex Botturi Ad inizio settembre (dal 4 al 7) partir&agrave; la settima edizione dell'Hardalpitour, la manifestazione pensata dall'associazione Over2000Riders dedicata agli appassionati delle moto da fuoristrada con la vocazione per le lunghe distanze.&nbsp;  Gli iscritti sono gi&agrave; numerosi e provenienti da tutta Europa. Il regolamento limita la partecipazione a mono e bicilindriche adventure (con peso superiore ai 145kg).  Il ritrovo &egrave; previsto a Garessio (Cuneo) per percorrere una maratona motociclistica lunga fino a 36 ore. Il percorso prevede infatti guida diurna e notturna e 800 km fra strade asfaltate e non. Tre gli itinerari possibili  Classic (550km circa di cui 70% su sterrato)  Light (550 km di cui 60% su percorsi asfaltati e 40% su sterrato)   Extreme (800km di cui ben l&rsquo;85% su sterrato) da effettuare in team da tre piloti dotati di GPS, con l&rsquo;obiettivo comune di terminare il percorso nel tempo previsto.   La Casa dei tre diapason sar&agrave; in gara con un proprio team ufficiale che vedr&agrave; la presenza, tra i tre piloti, di Alex Botturi rider di Yamaha Factory Racing.  Yamaha&nbsp;sar&agrave; inoltre presente con&ldquo;The Spirit of Adventure Yamaha&rdquo;: una ricca due giorni dedicata ai possessori di uno dei modelli della gamma Adventure tre diapason. Il programma speciale pensato dal brand giapponese all&rsquo;interno dell&rsquo;impegnativa e originale &ldquo;Hat&rdquo; (cosi soprannominata dai partecipanti) dar&agrave; infatti la possibilit&agrave; a tutti gli appassionati di enduro tre diapason con la voglia di turismo, di vivere un fine settimana indimenticabile tra tour guidati e corsi di guida in fuoristrada. Il costo di iscrizione dellospeciale pacchetto &egrave; di &euro; 180,00 ed include pernottamento, pasti, assicurazione EuropAssistance, e una T-Shirt ricordo.  Programma &lsquo;The Spirit Of Adventure Yamaha&rsquo;:  - venerd&igrave; 4/9: tour guidato di 80km attraverso i suggestivi percorsi delle Alpi Occidentali; corso di guida in fuoristrada (per chi ha mezzi pi&ugrave; pesanti di 180kg) in sicurezza grazie all&rsquo;assistenza di una guida-istruttore della Over2000riders; serata di intrattenimento Hardalpinight;  - sabato 5/9: tour guidato di 130km diviso tra strade asfaltate e tracciati in fuoristrada attraversando parte del percorso ufficiale Hardalpitour.  Presso l&rsquo;HardalpiCamp, centro nevralgico della manifestazione e punto di partenza dei diversi tour situato a Garessio (CU), Yamaha avr&agrave; un intero spazio dedicato ai propri colori.

Ad inizio Settembre partir&agrave; l'Hardalpitour, la cavalcata di 36 ore che attraversa le Alpi. Yamaha sar&agrave; presente in forma ufficiale, con attivit&agrave; apposta ed una squadra capitanata da Botturi

Yamaha presente ufficialmente all'HardAlpiTour

Dunlop, forte della sua grande esperienza nel campo, presenta il pneumatico TrailSmart, pensato per garantire le migliori performance su strada e fuoristrada. &ldquo;Siamo entusiasti di annunciare l&rsquo;arrivo di Dunlop TrailSmart, che certamente risponder&agrave; alle esigenze dei motociclisti moderni che scelgono i pneumatici Dunlop perch&eacute; si identificano con il suo stile avventuroso e cercano continuamente di migliorare il proprio stile di guida. Le straordinarie performance garantite da questi pneumatici potranno supportare i rider sia su strada che offroad, con un rapporto 90/10, assicurando resa chilometrica e grip sull&rsquo;asciutto e sul bagnato&rdquo;  cos&igrave; annuncia il nuovo lancio&nbsp;Andy Marfleet, direttore marketing Moto &ndash; EMEA.  Il nuovo Dunlop TrailSmart &egrave; un pneumatico specifico per le crossover, che ormai spopolano tra gli appassionati per comodit&agrave; e versatilit&agrave;. Un&nbsp;prodotto&nbsp;top level concepito per offrire un ottimo grip sia sul bagnato che sull'asciutto, dedicato a tutti quei motociclisti che amano affrontare l'asfalto o divertirsi sullo sterrato.  Il particolare disegno del battistrada a scanalature incrociate cosecanti e la nuova mescola ad elevata percentuale di silice, garantiscono un'efficace aderenza su fondo bagnato, ma anche senza pioggia la perfetta tenuta &egrave; assicurata&nbsp;dall'ottimizzazione dei rapporti pieni-vuoti del pneumatico.  L'offroad non &egrave; certo un problema per il pneumatico TrailSmart, che affronta le insidie dello sterrato con sicurezza grazie ad&nbsp;un&rsquo;impronta a terra pi&ugrave; ampia e angoli delle scanalature ottimizzati lungo tutta la sezione. Inoltre, la rigidezza bilanciata dei tasselli e l&rsquo;ottimizzazione dell&rsquo;ampiezza delle scanalature consentono un aumento medio della resa chilometrica del 14%. Misure disponibili Dunlop TrailSmart 634139 130/80R17 65H TL  634138 140 / 80R17 69H TL  634134 150 / 70R17 69V TL  634136 170 / 60R17 72V TL  634425 170 / 60ZR17 72W TL  634137 150 / 70R18 70V TL  634133 110 / 80R19 59V TL  634135 120 / 70R19 60V TL  634426 120 / 70ZR19 60W TL  634140 120 / 90-17 64S TL  634141 130 / 80-17 65S TL  634143 100 / 90-19 57H TL  634427 90 / 90-21 54H TL  634144 90 / 90-21 54V TL  &nbsp;  Giulia Cassinelli

Progettato per le moderne moto trail, il pneumatico Dunlop assicura altissime prestazioni 

Arriva il nuovo Dunlop TrailSmart

Giappone vs&nbsp;Italia:&nbsp;quattro moto, quattro Case e due&nbsp;scuole di pensiero a confronto. Chi la spunter&agrave; alla fine? Quattro medie cilindrate pensate per i trasferimenti a medio raggio e gli spostamenti urbani. Le Case italiane e quelle giapponesi hanno per&ograve; interpretato diversamente i bisogni degli appassionati: Ducati ed MV guardano al lato sportivo ed emozionale della strada, Yamaha ed Honda prediligono la praticit&agrave;. Ma siamo poi sicuri che tutta la questione si risolvi cos&igrave; facilmente? Ve lo anticipiamo: no. In questa sfida c'&egrave; una moto da battere: parliamo della nuova Yamaha MT-09 Tracer, una delle pi&ugrave; gustose novit&agrave; del 2015. Tanta, tantissima sostanza, e prezzo popolare. Basteranno queste peculiarit&agrave; a mettersi alle spalle &ldquo;mostri sacri&rdquo; come la (rivoluzionata) VFR 800 X Crossrunner o la Ducati Hyperstrada o la tecnologia e l'elettronica della MV Agusta Stradale? Nella nostra sfida abbiamo cercato di dare esaustive risposte a tutti i quesiti. Potrete scoprire tutti i dettagli tra pochissimo... Sul numero di InMoto in edicola dal 25 Febbraio.&nbsp; Federico Garbin 

Tracer, Crossrunner, Hyperstrada e Stradale t&ecirc;te-&agrave;-t&ecirc;te. Le abbiamo confrontate e ora sappiamo quanto valgono

Tracer contro tutte: la nostra sfida

Tracer, Stradale, Hyperstrada e Crossrunner: la nostra sfida (foto)

Un pezzo di storia del motociclismo leggendario raccontato da Giovanni Burlando, campione genovese di corse in salita

Giovanni Burlando's vision

Triumph cerca di accontentare tutti i suoi fan e lancia una serie di promozioni dedicate agli appassionati delle moto di Hinckley. Fino al 30 Aprile 2015, presso le concessionarie ufficiali, sar&agrave; possibile conoscere tutte le offerte e scegliere la soluzione&nbsp;pi&ugrave; adatta.  Street Triple/R -&nbsp;Una moto reattiva&nbsp;e divertente spinta dal propulsore a tre cilindri da 106 cavalli. Ancora pi&ugrave; completa nella sua versione R che vanta sospensioni interamente regolabili, pinze radiali a 4 pistoncini Nissin e una colorazione ancora pi&ugrave; grintosa. Ora,&nbsp;compreso&nbsp;nel prezzo di acquisto della Street Triple (esclusa la versione RX), Triumph offre un pacchetto di accessori, dal valore di 668 Euro, con cupolino, puntale e guscio coprisella in tinta e in pi&ugrave; 1.000&nbsp;Euro di vantaggi in concessionaria.  [gallery ids="17959,17957"]  Speed Triple/R&nbsp;-&nbsp;Aggressiva, leggera e&nbsp;performante, la naked sportiva di Triumph da 1050 cm3 &egrave; anch'essa disponibile nella declinazione R: sospensione regolabile Ohlins e freno monoblocco Brembo il tutto rifinito da dettagli rossi. Fino al 30 Aprile 500 Euro di vantaggi e un kit, da 2.109 Euro, composto da scarico slip-on Arrow&nbsp;, vaschetta freno posteriore e vaschetta freni anteriori anodizzate e sella gel comfort.  [gallery ids="17955,17954"]  Tiger Explorer XC/SE - Perfetta per gli appassionati dei lunghi viaggi grazie alla dotazione, al motore da 1215 cm3: una moto affidabile e confortevole disponibile sia in una sfumatura off road che con un equipaggiamento ancora pi&ugrave; completa, dedicato ai mototuristi pi&ugrave; esigenti. Triumph oltre ai 500 Euro di vantaggi propone inclusi nel prezzo (per un valore di 1.700 Euro) anche&nbsp;le borse laterali, le manopole e la sella riscaldabili.  [gallery ids="17948"]  Bonneville/T100/T100 Black/Scrambler - design evocativi e iconici che hanno colpito migliaia di motociclisti e customizzatori di&nbsp;tutto il mondo. Fino a fine Aprile sar&agrave; possibile, con l'acquisto di una di queste moto, usufruire di un voucher da 500 Euro da spendere in accessori originali per rendere speciale il proprio mezzo (sono escluse dall'offerta tutte le Special Edition e il modello Thruxton).  [gallery ids="17945,17963,17960,17951"]  Thunderbird/Thunderbird Storm - con entrambi i modelli di Thunderbird Triumph regala un pacchetto di accessori dal valore di 1.560 Euro che include:&nbsp;tappo con serratura, cuscino sissy bar, sissy bar a sgancio rapido, copertura pompa posteriore cromata, tappo olio con logo, copri frizione cromato, barre paramotore, pompa freno cromata, kit montaggio pedane regolabili e pedane highway regolabili.  [gallery ids="17966,17964"]  Daytona - la sportiva britannica &egrave; evoluta e precisa, piacevole da guidare e potente: il tre cilindri da 675 cm3 eroga 128 cavalli. Anche qui la Casa di Hinckley decide di rilanciare mettendo nel prezzo di acquisto ben 983 Euro di accessori dedicati:&nbsp;sella pilota comfort, vaschetta freni anteriori anodizzata, cambio rapido, vaschetta freno posteriore anodizzata, protezioni telaio.  [gallery ids="17947"]  Sul sito di Triumph potrete trovare ancora pi&ugrave; dettagli (clicca qui) e la lista di tutti i rivenditori autorizzati (clicca qui).  Giulia Cassinelli  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Fino ad Aprile Triumph propone alcune offerte sull'acquisto di vari modelli della gamma

Triumph: promozioni di inizio anno

Un progetto realizzato ai fini di implementare la sicurezza stradale nel mondo delle due ruote quello che vede, anche nel 2015, la collaborazione tra DEKRA Italia e la Federazione Motociclistica Italiana.  L'iniziativa si compone di alcuni corsi di formazione alla guida dedicati a tutti gli appassionati del motociclismo stradale e sportivo: i piloti potranno acquisire, a seconda del livello di esperienza, tutte le conoscenze fondamentali per&nbsp;migliorare la sicurezza grazie ai consigli degli Istruttori Federali.  Su tutti i pi&ugrave; importanti circuiti italiani DEKRA d&agrave; la possibilit&agrave; di prenotare sessioni di prove libere assistite e di apprendere cos&igrave; tutti i segreti di una corretta guida in pista e su strada, grazie al personale qualificato messo a disposizione.  Coloro&nbsp;che parteciperanno&nbsp;ai corsi DEKRA in concomitanza con i Campionati Italiani di Velocit&agrave; e Coppa Italia 2015 potranno anche essere ospiti durante le giornate di gara.  FMI e DEKRA lavorano insieme per sensibilizzare Istituzioni, Enti, Associazioni, Aziende e naturalmente&nbsp;motociclisti sull'importante tema della sicurezza della persona in ambito motoristico; un percorso strutturato che va dall'insegnamento dei comportamenti alla guida adeguati ad ogni condizione fino alla valorizzazione dell'importanza sociale del motociclismo a 360&deg; senza perdere di vista la sostenibilit&agrave; ambientale.  Le due realt&agrave; hanno inoltre ideato un'offerta per i Moto Club affiliati FMI che decidono di essere convenzionati con DEKRA: sar&agrave; possibile per tutti gli associati acquistare un "pacchetto sicurezza" comprensivo della tessera Sport (dal valore complessivo di 100 Euro) e ricevere cos&igrave; in omaggio un voucher di sconto da 40,00 Euro, utilizzabile per qualsiasi attivit&agrave; motoristica promossa da DEKRA Italia.  Per maggiori informazioni sul calendario eventi &egrave; possibile consultare il sito&nbsp;www.dekraeventi.it.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

I corsi organizzati sui principali circuiti italiani assistono i piloti nell'apprendimento dei comportamenti corretti alla guida

DEKRA e FMI insieme per la sicurezza dei motociclisti

Il nuovo motto di BMW "Make Life a Ride" riassunto in un video: "ci sono un milione di strade gi&agrave; tracciate, ognuna migliore della precedente e nessuna peggiore di quella successiva..."

BMW: Make Life a Ride

Con ECO Line, FG Gubellini si rivolge ora al grande pubblico, dopo aver maturato infiniti estimatori tra i cordoli e tra i motociclisti viaggiatori di tutto il mondo. FG Gubellini ha progettato una linea economica di ammortizzatori che, garantendo l'eccellenza cui il costruttore italiano ci ha abituato, permettono&nbsp;di incrementare sensibilmente la sicurezza della propria moto. Si tratta di unit&agrave; che consentono&nbsp;esclusivamente la regolazione del precarico e del freno idraulico: un prodotto "entry level" di buona qualit&agrave; pensato per chi vuole risparmiare senza rinunciare a dotazioni di livello.  &ldquo;Pochi, tra i tanti appassionati &ndash; spiega Franco Gubellini, proprietario e fondatore dell&rsquo;azienda - sanno regolare gli ammortizzatori in modo ottimale. Tra le regolazioni disponibili, laddove vengano montate sospensioni pluriregolabili, &egrave; raro che per un uso stradale il pilota senta la necessit&agrave; di variare la misura di interasse dell&rsquo;ammortizzatore. Di solito i nostri clienti scelgono, prima di montare il pezzo, di mantenere la stessa misura dell&rsquo;originale. Una gamma &nbsp;dedicata alla manutenzione, per ovviare ad una mancanza di offerta sul nuovo (si trovano pi&ugrave; che altro officine che "rigenerano" quelli scarichi) di un equipaggiamento soggetto a usura, pi&ugrave; che per esigenze specialistiche. Gubellini pensa alle moto "quotidiane".  La gamma&nbsp;ECO Line pu&ograve; essere montata su tutti i modelli di motocicletta per i quali era gi&agrave; disponibile l&rsquo;ammortizzatore modello FQE/EQF, e per tutte le motociclette del settore turismo, naked,&nbsp;enduro&nbsp;o&nbsp;enduro stradale.  Giulia Cassinelli   

FG Gubellini Eco Line &egrave; la gamma di ammortizzatori pensata per le moto "quotidiane"

FG Gubellini: arriva la linea economica di ammortizzatori

L'aggressivo design e i colori di Kawasaki incontrano la qualit&agrave; dei prodotti Ogio: nasce una nuova linea di borse e zaini ideali compagni di strada di ogni motociclista. Le nuove Travel Bag sono comode e adatte per ogni tipo di passione:&nbsp;che sia il viaggio, la gita fuoriporta, la pista, l'off road... o gli spostamenti quotidiani. Tecnologia,&nbsp;passione e prestazioni si uniscono in questa gamma. -Zaino "Z Family" semi-rigido: conchiglia esterna rigida,&nbsp;linea creata per ridurre la resistenza al vento&nbsp;e grafiche in carbonio. Uno zaino da 24 litri dotato di un pratico scomparto per il PC e altre tasche interne per trasportare in sicurezza tutto ci&ograve; che serve. 149,00 Euro &egrave; il prezzo al pubblico.  -Zaino "Ninja" semi-rigido: perfetto in moto grazie al suo design aerodinamico&nbsp;e alla resistenza agli agenti atmosferici. Capacit&agrave; di 18,4 litri e tasche interne anche per il laptop fino a 15 pollici. Quanto costa? 90,64 Euro.    -Kawasaki All Elements Backpack: 26 litri e chiusura roll-top per questo zaino impermeabile. Lo schienale &egrave; ventilato per offrire il maggiore comfort al pilota. Costa 103,38 Euro.    -Kawasaki Gear Bag: pensato soprattutto per gli sportivi che trasportano un abbigliamento spesso ingombrante, questo trolley ha una capacit&agrave; di ben 160 litri. Dettaglio curioso e davvero utile il tappetino da utilizzare quando ci si cambia. 206,20 Euro &egrave; il prezzo consigliato.    -Borsa da Viaggio Kawasaki: materiale leggero e resistente, 49 litri di capacit&agrave; e ampio scomparto principale con ulteriore vano portaoggetti e tasche frontali e laterali con zip. Ci sta proprio tutto il necessario in questa sacca che pu&ograve; essere anche indossata come uno zaino. Il prezzo al pubblico &egrave; di 50,18 Euro.    -Zaino Kawasaki: uno zaino da 40 litri perfetto per l'uso di tutti i giorni. Scomparto per personal computer&nbsp;fino a 17 pollici, schienale ventilato, spallacci imbottiti e pratica cinghia pettorale. Costa 45,48 Euro.    L&rsquo;intero set &egrave; gi&agrave; disponibile presso tutti i concessionari ufficiali e online sullo store ufficiale: www.kawasakistore.it.  Giulia Cassinelli

Ogio e Kawasaki insieme nella nuova gamma di zaini, borse e valigie adatte ad ogni tipo di passione

Kawasaki firma una nuova linea di Travel Bag

Superlativo Assoluto Super Adventure &egrave; un nome che rende solo parziale giustizia alla new entry&nbsp;1290 KTM. Si, per questa moto il superlativo assoluto non avrebbe affatto guastato, magari italianizzato, chess&ograve;: &ldquo;Superissima Avventurissima&rdquo;. Non ci crederete ma non sono i 160 cavalli ad infiammare l'anima. Ne' la mostruosa coppia, ne' l'impressionante velocit&agrave; massima raggiungibile e nemmeno l'infinita serie di acronimi elettronici. Ci&ograve; che fa esclamare il famoso &ldquo;impossibile&rdquo; dentro al casco &egrave; una caratteristica pi&ugrave; difficilmente descrivibile ma ancora pi&ugrave; tangibile: l'equilibrio. E si che KTM partiva da una base eccellente: la 1190 Adventure (vincitrice dell'impegnativissimo AlpenMasters, fra l'altro). Sulla linea e la &nbsp;ciclistica di questo modello ha scolpito una macchina ancor pi&ugrave; perfetta. Ingrediente fondamentale: tecnologia. La 1290 Super Adventure &egrave;, al momento, la crossover pi&ugrave; avanzata disponibile sul mercato. Parliamo di mappature, di sospensioni semiattive, del sistema MSC, delle &ldquo;Cornering Lights&rdquo; e di una infinita progressione di sigle e dettagli che non spiegano affatto la sorpresa che si prova salendo a bordo, cingendo senza alcuna fatica il mastodontico e pressoch&eacute; inavvertibile serbatoio da 30 litri. &nbsp;La confidenza &egrave; immediata: 10 metri in sella (nemmeno lontana dal suolo) e ci si trova gi&agrave; a proprio agio. Ottimi i comandi, incredibile la sensazione di controllo. Quello che pensavamo fosse un detonatore (la manopola del gas) si &egrave; dimostrata essere quello che &egrave;, una manopola del gas: il bicilindrico gira fluido, rotondo e gli impressionanti numeri che &egrave; in grado di elargire arrivano senza incertezze o picchi e, soprattutto, senza difficolt&agrave;. &nbsp;Il tutto &egrave; armonizzato con una ciclistica fenomenale: freni, telaio e sospensioni sono strumenti perfettamente sincronizzati fra loro che permettono al fortunato direttore d'orchestra di sentirsi un vero maestro. Facile, divertente, pronta ad attaccare una concorrenza davvero agguerrita, la KTM Super Adventure 1290 ha molte frecce nella faretra. Non costa poco: 18.450 Euro, ma il gioco vale la candela, altroch&eacute;. &nbsp;Non possiamo spiegarvi proprio tutto ora: non perdetevi il prossimo numero di InMoto, in edicola dal 25 Febbraio. Federico Garbin [video width="640" height="368" mp4="http://www.inmoto.it/wp-content/uploads/2015/02/ktm.1290.adventure.passaggio.mp4"][/video]  

Una moto davvero all'avanguardia la nuova crossover di KTM

KTM 1290 Super Adventure: il nostro test

Mileston ha pubblicato il nuovo trailer del suo attesissimo gioco dedicato alle due ruote, Ride

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