        Per i modelli 2024 della gamma travel Norden 901 e Norden 901 Expedition e la novit&agrave; naked Svartpilen 801, Husqvarna annuncia &ldquo;Stile Garantito&rdquo;, un&rsquo;iniziativa che estende il periodo di garanzia del Costruttore di 24 mesi, per un totale di quattro anni. Husqvarna, Stile Garantito: come funziona  L&rsquo;iniziativa &egrave; gratuita e il periodo di garanzia viene automaticamente esteso, a condizione che venga rispettato il programma di manutenzione definito dalla Casa, quindi effettuando la manutenzione programmata, o comunque un tagliando all&rsquo;anno, presso un Concessionario Ufficiale Husqvarna Motorcycles. Inoltre, la garanzia del Costruttore &egrave; collegata alla moto e pu&ograve; essere trasferita a un nuovo proprietario nel caso in cui il proprietario originale venda la sua moto. Questo &egrave; subordinato al fatto che il nuovo proprietario sia registrato sulla piattaforma ufficiale del Concessionario Husqvarna Motorcycles. La registrazione pu&ograve; essere effettuata presso Dealer ufficiale sul territorio italiano. &ldquo;Consigliamo sempre ai nostri clienti di utilizzare la rete dei Concessionari ufficiali per far eseguire la manutenzione alle loro moto - spiega Jens Tuma, Senior Head of Customer Service -, proprio perch&eacute; il personale &egrave; formato su quei modelli specifici e utilizza parti e accessori approvati. In questo modo possiamo garantire la migliore qualit&agrave; possibile e la conservazione del valore delle moto, ed &egrave; anche una delle ragioni principali per cui siamo davvero felici di offrire questa estensione di garanzia ai clienti Husqvarna Motorcycles in tutto il mondo&rdquo;. COME CAMBIA: HUSQVARNA SVARTPILEN 801 VS. 701 &nbsp;       

Per i modelli 2024 della gamma Travel Norden 901 e Norden 901 Expedition e per la novit&agrave; Naked Svartpilen 801 &egrave; prevista un'estensione di due anni

Husqvarna, con Stile Garantito la garanzia si estende

        La Moto Guzzi Le Mans 850 presenta una delle silhouette pi&ugrave; iconiche di tutti i tempi. Dalla carenatura tonda al serbatoio trapezoidale fino al codone, il modello riesce a incarnare la perfetta estetica caf&eacute; racer. A personalizzarla, ci ha pensato l'officina Stile Italiano, fondata da Gianluca Tiepolo negli anni '90 e che nel corso degli anni ha lavorato su tantissimi marchi motociclistici.  Nuova ciclistica, scarico in acciaio per il bicilindrico L'officina ha iniziato la costruzione della "sua" Guzzi Le Mans aggiornando il telaio. Pur mantenendo l'originale telaio Tonti del modello, Stile Italiano ha realizzato un forcellone tubolare personalizzato per ospitare un monoammortizzatore. Tiepolo si &egrave; affidato a un'unit&agrave; &Ouml;hlins, mentre davanti trova spazio una forcella a steli rovesciati Showa anodizzata in oro. Una coppia di pinze Brembo e doppi dischi caratterizzano l'impianto frenante. Il rinnovato motore bicilindrico longitudinale a V da 844 cc sfoggia uno scarico personalizzato in acciaio inossidabile dotato di silenziatori Virex. Flat track in nero, oro e argento La carrozzeria &egrave; in stile flat track. Le linee fluide e sinuose riprendono il look caf&eacute; racer della 850, integrando efficacemente la sezione di coda affilata, le tabelle portanumero laterali e la tabella portanumero anteriore. La vernice nera lucida si unisce agli accenti dorati e argentati. MOTO GUZZI V10 CONCEPT, OBERDAN BEZZI TRASFORMA LA V100 MANDELLO       

L'iconico modello di Mandello del Lario rinasce sotto forma di flat track grazie all'opera dell'officina Stile Italiano. Aggiornata la ciclistica, il motore, lo scarico e i colori

Moto Guzzi, con Gianluca Tiepolo la Le Mans 850 si da al flat track

        Per creare moto dal carattere unico come la Superveloce 75 Anniversario c&rsquo;&egrave; bisogno del giusto spazio creativo. Proprio per questo motivo, MV Agusta ha da poco annunciato il rinnovamento degli uffici e dei laboratori del centro stile CRC di San Marino. Una mossa, questa, che porter&agrave; la Casa di Schiranna ad accorpare sia l&rsquo;ufficio tecnico che il reparto design, con l&rsquo;intento di velocizzare lo sviluppo dei progetti futuri. MV Agusta Superveloce Alpine: il fascino della velocit&agrave; NUOVI SPAZI PER PROGETTARE IL FUTURO DEL MOTOCICLISMO &ldquo;La ristrutturazione di CRC &ndash; fa sapere Brian Gillen, R&amp;D Director di MV Agusta e CRC - &egrave; tesa alla creazione di un nuovo ambiente di lavoro che favorisce ulteriormente la creativit&agrave; e l&rsquo;efficienza del nostro team di talenti, che costituisce la spina dorsale di un istituto riconosciuto e rispettato nel mondo.&rdquo;  Tuttavia, oltre alle novit&agrave; riguardanti gli ambienti di lavoro, MV ha colto l&rsquo;occasione per annunciare anche un nuovo membro alla guida di CRC. Si tratta di Stephane Zache, noto designer francese con anni di esperienza nel mondo delle due ruote, che da oggi occuper&agrave; il ruolo di Chief Designer.  &ldquo;Stephane Zache rappresenta una aggiunta di valore a questa realt&agrave; eccellente &ndash; ha aggiunto Gillen - sono estremamente orgoglioso di guidare questo team straordinario che continuer&agrave; a progettare il futuro del motociclismo.&rdquo; Nasce C-Creative, nuovo centro design di Giovanni Castiglioni        

Brian Gillen: &ldquo;La ristrutturazione &egrave; tesa alla creazione di un nuovo ambiente di lavoro che favorisce ulteriormente la creativit&agrave; del nostro team&rdquo;

MV Agusta: il centro stile si rinnova e accoglie il nuovo Chief Designer

        "Cos&igrave; dalle intuizioni di oggi nascono le moto di domani". Benelli ha deciso di aprire le porte del suo Centro Stile di Pesaro, il reparto dove il team di designer d&agrave; vita, attraverso fantasia e creativit&agrave;, ai modelli del Leoncino. Benelli, finanziamenti agevolati fino al 30 settembre E lo fa attraverso un video, che nelle intenzioni della Casa pesarese rappresenta una sorta di viaggio alla scoperta dei segreti del design delle moto Benelli, l&igrave; nel reparto dove nasce anche la gamma Leoncino, tra cui la nuova Leoncino 800.  "L'ESSENZA DEL CODICE ESTETICO BENELLI"  "Conoscere la nostra storia ci aiuta a disegnare il nostro domani - spiega Stefano Casanova, responsabile del Centro Stile Benelli -. Questo per noi &egrave; grande fonte di ispirazione ma anche una grande responsabilit&agrave;: molte delle moto realizzate sinora sono rimaste vere e proprie icone e ci guidano nel descrivere il nuovo linguaggio estetico formale che ci porter&agrave; nel futuro".  Casanova che, sulla gamma Leoncino, aggiunge: "L&rsquo;obiettivo &egrave; far incontrare l'eleganza e la atemporalit&agrave; dell'et&agrave; classica con la potenza e la dinamicit&agrave; del mondo moderno. Questa &egrave; anche l'essenza del codice estetico di Benelli".       

Un filmato mostra i segreti del team di designer artefici dei modelli della Casa pesarese

Benelli, ecco il Centro Stile del Leoncino VIDEO

Benelli apre le porte del suo Centro Stile e lo fa attraverso un video-viaggio alla scoperta del reparto dove ispirazione e creatività allo stato puro si trasformano in prodotti capaci di conquistare gli appassionati delle due ruote. Siamo a Pesaro, in Italia, sede storica della Casa del Leoncino. E’ qui che dal 2015, anno in cui è stato inaugurato, un team di talentuosi designer dà vita alle creazioni del marchio, caratterizzate da un tratto unico ed inconfondibile. Ed è qui che nasce la gamma Leoncino, nel segno della tradizione e della storia centenaria della Casa di Pesaro, dove ha preso forma anche la nuova Leoncino 800.

Benelli apre le porte del suo centro stile a Pesaro VIDEO

        Continua l'opra di rinnovo in casa MV Agusta. Stavolta tocca al centro design, e che non poco tempo fa ha realizzato un&rsquo;esclusiva Brutale 1000 RR Blue &amp; White ML in esemplare unico. Ora il marchio di Schiranna ha annunciato una riorganizzazione ai vertici del suo centro stile CRC di San Marino. Giorgio Mazzotti sar&agrave; il nuovo Design Director, e Alessandro Volpini il nuovo Technical Manager. Le nomine saranno effettive a partire dal 15 giugno 2020. Le new entry  Giorgio Mazzotti, 56 anni, &egrave; un designer industriale con un&rsquo;esperienza quasi trentennale nel campo della produzione di moto, automobili e veicoli commerciali. In MV Agusta succede ad Adrian Morton, che lascer&agrave; l&rsquo;azienda in questi giorni. &nbsp;Alessandro Volpini, 52 anni, &egrave; un ingegnere meccanico con una vasta esperienza nel campo del design e dell&rsquo;industrializzazione dei motori per l&rsquo;industria motociclistica. Le sue competenze si estendono alla progettazione, alla prototipazione, al collaudo e alle prove su strada.&nbsp; &ldquo;Un team eccezionale&rdquo; Mazzotti e Volpini riporteranno all&rsquo;ingegner Brian Gillen, che da Technical Director &egrave; stato promosso al ruolo di R&amp;D Director del gruppo. &ldquo;Come marchio, MV Agusta &egrave; da sempre molto orientato all&rsquo;innovazione e alla tecnologia&rdquo; ha dichiarato Timur Sardarov, CEO di MV Agusta Motor. &ldquo;Sono lieto di dare il benvenuto a Giorgio e ad Alessandro nella famiglia MV Agusta. Col loro arrivo si completa un team eccezionale, in grado di affrontare al meglio le sfide stilistiche e tecnologiche che ci attendono.  &ldquo;Mi congratulo con Brian per la promozione, e vorrei ringraziare Adrian Morton per il suo straordinario contributo. Nei suoi 20 anni in MV Agusta, ha creato alcuni tra i pezzi pi&ugrave; leggendari di arte motociclistica. Spero vivamente che in futuro avremo modo di collaborare ancora a nuovi, importanti progetti&rdquo;.  Brixton 500 Crossfire, ecco la piccola scrambler austriaca        

Novit&agrave; i vertici al CRC di San Marino: dal 15 giugno Giorgio Mazzotti sar&agrave; il nuovo Design Director, Alessandro Volpini il Technical Manager al posto di Brian Gillen, promosso R&amp;D Director

MV Agusta: riorganizzazione per il Centro Stile

        &Egrave; l&rsquo;ultima realizzazione della &ldquo;Stile Italiano&rdquo;, punto di sintesi tra un&rsquo;azienda all&rsquo;avanguardia e una bottega di appassionati che delle special e delle moto d&rsquo;epoca ha fatto una ragione di vita: parliamo della Ducati &lsquo;Rino Caracchi Tribute&rsquo;, che dal 17 al 20 gennaio sar&agrave; esposta a VeronaFiere, al Motor Bike Expo, padiglione 4, stand 20 L. Si tratta dell'omaggio dei customizer friulani all&rsquo;uomo che assieme a Giorgio Nepoti fu anima della Scuderia NCR. COM&rsquo;E&rsquo; FATTA - Trattandosi di una Rino Caracchi Tribute &egrave; su base Ducati, ma non una Ducati qualsiasi: il motore &egrave; un 1000 Mike Hailwood Replica degli anni Ottanta, ancora con la gloriosa distribuzione a coppie coniche, dotato di frizione a secco, avviamento elettrico e tante finezze di dettaglio, tra cui le finestrelle trasparenti che lasciano vedere le coppie coniche che ruotano. La ciclistica &egrave; stata fatta ad hoc ma rigorosamente incentrata su un telaio a doppia culla aperta in tubi, ed &egrave; in tubi pure il forcellone che richiama le Pantah 600 ufficiali e costituisce il cuore della sospensione cantilever. La parte pi&ugrave; bella &egrave; la carrozzeria, nel design e nella realizzazione: la scocca in pezzo unico ha una sinuosa silhouette che abbraccia sella, serbatoio e cupolino andando a formare gli appoggi delle braccia, ed &egrave; tutta in lamiera di alluminio battuta a mano. La componentistica: forcella &Ouml;hlins FG9050, cerchi Marvic, freni Brembo e due singolari scarichi alti come quelli della moto che vinse la 200 Miglia di Imola, prodotti dalla Virex. LA STORIA &ndash; La scuderia NCR nasce nel 1967, in via Signorini, nella periferia Ovest di Bologna, a Borgo Panigale. I tre fondatori, Rino Caracchi, Giorgio Nepoti e Rizzi, creano un&rsquo;officina meccanica nella quale iniziarono a costruire moto da corsa su base Ducati. Nacquero quindi le prime Ducati da corsa, proprio a pochi passi dallo stabilimento della casa produttrice. Supportati da personalit&agrave; del calibro di Farn&egrave;, Recchia, Pedretti, Cavazzi e dall&rsquo;Ing. Taglioni, i fondatori realizzarono nel periodo tra fine anni &rsquo;60 e inizio &rsquo;90 moto uniche, eccellenti sotto ogni punto di vista e capaci di vincere competizioni mondiali. Su tutte ricordiamo la mitica e gloriosa Ducati 900NCR di Mike Hailwood che nel 1978 vinse il Titolo Mondiale Formula 1 all&rsquo;isola di Man. La scuderia NCR &egrave; stato il primo reparto corse distaccato della Ducati. Infatti all&rsquo;epoca, anni &rsquo;70, Ducati non era coinvolta direttamente nelle corse e quindi i motori e le parti ciclistiche venivano affidate alla NCR per essere poi elaborate, alleggerite, lucidate, preparate per un&rsquo;applicazione estrema e assemblate insieme dando vita a moto da corsa, pronte per lottare nelle piste di tutta Europa contro squadre e team ufficiali. Altri talenti, oltre a Hailwood, corsero per NCR come Cannellas, Grau, Perugini, Francini, Ricci ed altri invece corsero con moto Ducati preparate da NCR ma gestite da altri team come Gardner e Spencer. Da tutto il mondo le scuderie si recavano in via Signorini per acquistare le ultime novit&agrave; di NCR e sparse per il mondo si trovano oggi le serie limiate che NCR produceva ogni anno su base Ducati.       

Il motore &egrave; un 1000 Mike Hailwood Replica degli anni Ottanta, il forcellone richiama le Pantah 600 ufficiali: realizzata da Stile Italiano, la Rino Caracchi Tribute sar&agrave; al Motor Bike Expo di Verona

MBE: una Ducati per Rino Caracchi

Abbiamo incontrato i designer del Centro Stile Ducati che ci hanno spiegato come la leggerezza sia uno dei punti fondamentali nelle creazioni presenti e future della Casa di Borgo Panigale In occasione della settimana del design Ducati ha organizzato, nella centralissima via Monte Napoleone di Milano, un incontro con i designer del Centro Stile, Andrea Ferraresi (Direttore Centro Stile Ducati) e Gianandrea Fabbro (Responsabile Creativo) . Una vera e propria "tavola rotonda" che ha avuto come tema principale la leggerezza. Ed &egrave; proprio la leggerezza il motivo ispiratore di tutte le ultime creazioni della Casa bolognese, in particolare quelle rivolte al pubblico supersportivo.  La Panigale 1299, fiore all'occhiello della produzione bolognese e vincitrice dell'ambito "Compasso d'Oro" &egrave; la moto che pi&ugrave; dimostra la ferma intenzione dei progettisti Ducati di perseverare nella ricerca della massima prestazione passando per il principale punto del risparmio del peso. Ed &egrave; davanti ai bozzetti di questa moto che i due progettisti ci hanno spiegato cosa significa creare una moto da un foglio bianco:  &ldquo;Disegnare &egrave; dare una forma ad una funzione, &egrave; un progetto per esclusione... Nel nostro lavoro partiamo dalle proporzioni: tutte le Ducati devono essere strette e compatte e questo ci permette di giocare con la pianta. Partiamo dalla proporzione, lavoriamo sulla flyline e poi troviamo gli stilemi. Nella moto meccanica e stile si fondono&rdquo;  Stile, meccanica, leggerezza. Questi i punti di partenza e di arrivo: in mezzo le stimolanti difficolt&agrave; della progettazione. Secondo le opinioni dei due designer:   &ldquo;Vi sono ancora molte vie perseguibili, soprattutto nello studio di materiali e nella progettazione di ogni singolo componente. Il punto di arrivo, per ora, &egrave; riuscire a far svolgere ad uno stesso componente pi&ugrave; funzioni. In termini di sviluppo vorr&agrave; dire lavorare sull'aspetto esteriore delle componenti meccaniche che non dovranno pi&ugrave; essere abbellite da cover. Il design si sta muovendo verso una maggiore pulizia e tutto quello che non &egrave; strettamente necessario va rimosso&rdquo;.  Quella della leggerezza &egrave; una sfida che in Ducati hanno preso molto sul serio. Sui progetti futuri c'&egrave; ancora il pi&ugrave; stretto riserbo; nel frattempo possiamo per&ograve; gustarci le parole dei creatori delle moto di Borgo Panigale, cercando di capire fra le righe quali saranno i prossimi passi in direzione del risparmio di peso. Nella gallery sotto, poi, potrete ammirare anche gli sketches originali dei designer Ducati...&nbsp;     &nbsp;  &nbsp;

Le parole dei responsabili del Centro Stile Ducati sul tema della leggerezza

Ducati Lightness Experience

Il processo che ha dato inizio a tutto portando fino a noi l'ultima cattivissima Yamaha R1

Yamaha YZF-R1: come nasce il design

BMW crede nell'elettrico e lo ha dimostrato presentando il nuovo C-Evolution. Propulsione pulita al 100%, zero emissioni e un piacere di guida garantito da prestazioni in grado di togliere davvero il fiato. Si perch&eacute; il picco di 35 kW regala accelerazioni tali che attaccarsi al manubrio &egrave; obbligatorio. Il tutto in un sibilo che &egrave; parte integrante del gioco.  Facile: si pu&ograve; gestire la potenza utilizzando le quattro mappature disponibili: Eco Pro- Dynamic- Road- Sail che si differenziano sia per la dolcezza di erogazione che per il freno motore che permette anche di ricaricare le batterie. L'autonomia &egrave; notevole: 100 km reali e una strumentazione che consente di tenere sotto controllo tutto, dal consumo istantaneo (di energia), all'autonomia residua.  Il resto &egrave; stile: design BMW, un tocco verde a ricordare la bont&agrave; dei principi e un prezzo elitario (15.750 Euro), abbattibile con gli incentivi statali (il 20% del prezzo al netto delle Imposte). Insomma con poco pi&ugrave; di 13.000 Euro si porta a Casa un mezzo divertente quanto pulito, esente da limitazioni in termini di emissioni.  Si ricarica completamente in 4 ore, dalla presa di casa. Ma se avete fretta in poco meno di tre ore avrete disponibile l'80% dell'autonomia.  Prossimamente su InMoto il primo piano completo  Federico Garbin  [gallery ids="5681,5680,5679,5678,5682"]

Lo scooter elettrico BMW &egrave; arrivato: ecco come va

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