        Nei piani della produzione di serie in casa BMW, la madre di tutte le custom spinte dal motore boxer &egrave; la R NineT. Non la pensa cos&igrave; lo staff di Renard Speed Shop, officina custom estone, che ha dato forma a una R 1250 R modificata in maniera evidente.  UNA R 1250 R "REIMAGINED" La moto nonostante sia una custom &egrave; molto vicina alle caratteristiche della R 1250 R di serie, ma se ne distanzia nettamente trasformandosi in una sorta di cruiser proveniente dal futuro, con progetto denominato "Reimagined". Il telaio in acciaio e la trasmissione non sono stati toccati. A cambiare maggiormente &egrave; la parte anteriore, con gli steli della forcella allungati e dotati di protezioni, per un profilo generale pi&ugrave; ribassato rispetto alla R 1250 R di serie. Video-prova BMW R 1250 RT: mai giudicare dalle apparenze! La carenatura avvolgente &egrave; verniciata di bianco - colore che riveste anche il serbatoio e i pannelli laterali -, per un'estetica che d&agrave; la sensazione di essere moderna e pulita. Il bianco &egrave; accentuato, inoltre, dall'alluminio che riveste griglia anteriore e piastra della forcella. IL MOTORE BOXER Il protagonista del modello rimane comunque il motore boxer DOHC da 1254cc con tecnologia ShiftCam da 105 Nm di coppia. I silenziatori Akrapovic in titanio, provenienti da una Ducati Panigale Superleggera, e le ruote a raggi metallici da 19" forniti dall'italiana Jonich completano il quadro di una R 1250 R che potrebbe potenzialmente mostrarsi sotto una nuova veste futuristica. Bullet: la special di ARES Design su base BMW R NineT       

Realizzata dall'officina estone Renard Speed Shop, &egrave; caratterizzata da un'avvolgente carenatura e dal boxer DOHC 1254cc con tecnologia ShiftCam

BMW R 1250 R diventa una custom proveniente dal futuro

        Gli specialisti di K-Speed non sono di certo dei novellini del mondo custom: apprezzato per il loro estro e la maniacale cura dei dettagli, ricevono richieste da tutto il mondo da parte di azienda motociclistiche e di clienti desiderosi di personalizzare interi modelli o solo alcune parti. Tra le ultime creazioni di Tanadit Sarawek&nbsp;e del suo team c&rsquo;&egrave; un esemplare realizzato sulla base della Suzuki GSF 600 Bandit del 1996. La roadster media &egrave; stata trasformata in una caf&eacute; racer che non sente il passare del tempo: una trasformazione pi&ugrave; unica che rara, dato che non capita quasi mai di vedere questo modello totalmente personalizzato. Gli interventi  A proposito di dettagli, la cura che K-Speed mette nei suoi lavori si manifesta anche in quest&rsquo;ultima creazione. Niente di esagerato, va precisato, ma piccoli interventi funzionali alla trasformazione: gli esempi pi&ugrave; felici sono il telaietto posteriore che &egrave; stato completamente ricostruito (che ora ospita un sella monoposto in pelle personalizzata) e il serbatoio che adesso ha una forma. Grazie a queste modifiche, il modello del 1996 torna in vita e diventa attuale, mantenendo per&ograve; una patina vintage. Modifiche anche al forcellone, novit&agrave; per il cupolino e i semi manubri, oltre all&rsquo;aggiunta della strumentazione digitale e luci a Led. A non subire interventi, invece, il motore da 77 CV: giusto un paio di interventi ai filtri e allo scarico. Lightning Spirit &egrave; il nome scelto per questa custom, che spicca per la vernice rossa e il forte contrasto cromatico che si crea con le parti nere.  Lambretta &ldquo;Lamblo&rdquo; Custom by K-Speed: il mitico scooter si fa aggressivo       

Da roadster a caf&eacute; racer: cura dei dettagli, vernice rossa fuoco e interventi mirati regalano alla giapponese una seconda giovinezza

Suzuki GSF 600 Bandit del ’96 rivive con K-Speed: Lightning Spirit

        Novit&agrave; in casa Triumph. Poche ore fa, sul canale YouTube del Marchio inglese, &egrave; stato pubblicato, a sorpresa, il teaser di quella che &egrave; stata &ndash; almeno momentaneamente &ndash; chiamata Speed Triple 1200 RR. In questa afosa estate, e ben prima delle manifestazioni di settore previste in autunno (tra tutte Eicma), spuntano dettagli interessanti su ci&ograve; che vedremo nei prossimi mesi. Prova Triumph Speed Triple 1200 RS: Dio salvi la regina I dettagli Come da prassi di tutti i video teaser, anche questo filmato non fa eccezione: Triumph mostra volutamente solo alcuni dettagli della sua nuova sportiva. Quel tanto che basta per dare alcune informazioni indicative al suo pubblico e ingolosire gli appassionati pi&ugrave; curiosi e assetati di novit&agrave;. La base di partenza dovrebbe essere la Speed Triple 1200 RS, questo significa che anche il nuovo modello potrebbe essere dotato del tre cilindri in linea di&nbsp;1.160 cc e da 178 CV. Dai 48 secondi del video si intuisce che la Speed Triple 1200 RR &egrave; una carenata. &Egrave; forse giunto il momento per Triumph di avere di nuovo in gamma un modello sportivo? Una sportiva stradale, probabilmente, con un telaio in alluminio pi&ugrave; leggero rispetto alla RS e sospensioni &Ouml;hlins semi attive. Dal teaser si intravedono anche i semi manubri, bassi ma non troppo, un cupolino e un codino monoposto. Tra i dettagli che spuntano, infine, anche un faro rotondo. La presentazione ufficiale &egrave; prevista per settembre: fino ad allora, quindi, si pu&ograve; solo fantasticare.  Triumph Speed Triple 1200: storia di una streefighter all'inglese       

La Casa inglese sorprende tutti e rilascia un video della nuova moto carenata da tre cilindri. La presentazione &egrave; prevista per settembre

Triumph Speed Triple 1200 RR: il teaser della nuova sportiva

        Primati infranti alla Bonneville Speed Week. Una moto (custom) elettrica ha battuto il proprio record di velocit&agrave; su terra, facendo registrare 172,5 km/h. L&rsquo;impresa &egrave; riuscita a Delfast Dnepr, mentre alla guida del prototipo si &egrave; esibito Serhii Malyk. La Delfast nel corso degli anni si &egrave; evoluta, cos&igrave; come l&rsquo;abilit&agrave; del pilota ucraino che aveva gi&agrave; stabilito due record, nel 2017 e nel 2018. Ma questo &egrave; il passato: nell&rsquo;estate 2021 c&rsquo;&egrave; un nuovo primato da festeggiare. Max Biaggi pronto a battere... se stesso Le novit&agrave; del prototipo 2021 La novit&agrave; del prototipo &egrave; il motore elettrico sincronizzato a magneti permanenti, con una potenza a lungo termine di 50 kW e una a breve termine di 100 kW (rispettivamente 68 e 136 CV), a cui si aggiunge un software aggiornato appositamente per questa gara. Non solo. Per portare la moto a questa velocit&agrave;, &egrave; stata dotata di ben 36 batterie con una capacit&agrave; di 22.000 mAH, fornendo una tensione di alimentazione all'inverter di circa 800 volt che, a sua volta, porta in dote una frequenza di uscita fino a 1000 Hz (ovvero la quantit&agrave; necessaria per raggiungere una velocit&agrave; del motore di 5.500 giri/min). Ci sono anche modifiche strutturali, come il telaio personalizzato che dovrebbe arrivare da una Honda CBR. LiveWire ONE si presenta: medesimo concetto elettrico ma cala il prezzo       

In sella al prototipo il pilota ucraino Serhii Malyk che aveva gi&agrave; stabilito due primati, nel 2017 e nel 2018. L&rsquo;ultimo &egrave; di 172,5 km/h registrato alla Bonneville Speed Week

Delfast Dnepr: nuovo record di velocità su terra per la custom elettrica

Lambretta: un nome che, come quello di Vespa, trasuda storia, passione e tradizione fin dal secondo dopoguerra. Una storia che &egrave; proseguita fino ad oggi, quando il customizzatore thailandese K-Speed ha deciso di osare, rendendo omaggio al mito italiano con la sua versione special: la Lambretta &ldquo;Lamblo&rdquo; V200.  Raffaella Carr&agrave; e quei calendari con Vespa e Lambretta    Stravolta in ogni sua parte  Ovviamente, come ogni custom che si rispetti, nulla dello stile originale Lambretta &egrave; rimasto al suo posto. Sensibilmente rivisitato infatti l&rsquo;anteriore, che ora si presenta con un faro non pi&ugrave; tradizionale e posto sulla parte superiore bens&igrave; a LED e incastonato sulla scocca frontale.  Variazioni evidentissime anche al manubrio, di chiara derivazione motociclistica e con tanto di specchietti aftermarket in stile caf&eacute; racer, nei nuovi cerchi con pneumatici tassellati e nello scarico, ora aperto e molto pi&ugrave; aggressivo.  Stravolto anche il posteriore, che si presenta dopo la customizzazione K-Speed senza il poco affascinante porta targa in plastica e con una nuova sella in pelle in uno stile leggermente retr&ograve;, forse omaggio alle vecchie Lambrette anni &rsquo;70-&rsquo;80.  Yamaha TRX850: una special arrivata dagli anni &#39;70  &nbsp; 

Come ogni special che si rispetti, nulla dello stile originale della vecchia due ruote &egrave; rimasto al suo posto. Esercizio di stile apprezzato oppure omaggio troppo provocatorio?

Lambretta &ldquo;Lamblo&rdquo; Custom by K-Speed: il mitico scooter si fa aggressivo

Lambretta: un nome che, come quello di Vespa, trasuda storia, passione e tradizione fin dal secondo dopoguerra. Una storia che è proseguita fino ad oggi, quando il customizzatore Tahilandese K-Speed ha deciso di osare, rendendo omaggio al mito italiano con la sua versione special: la Lambretta “Lamblo” V200. Ecco alcune foto

Lambretta “Lamblo” Custom by K-Speed

        Indiscutibilmente, non &egrave; certo una moto per viaggiare. Men che meno in due. La nuova Triumph Speed Triple 1200 RS nasce piuttosto per scaternarsi lungo eccitanti strade secondarie, tortuose e gustose; ma anche in un adrenalinico turno in pista. Top5, concept: i sogni che hanno sfiorato la realt&agrave; CARATTERE ED EMOZIONI AD OGNI USCITA  L&rsquo;ultima &ndash; e senza alcun dubbio, pi&ugrave; raffinata &ndash; Speed &egrave; una moto che invita a trovare continuamente scuse per uscire e guidare. Un mezzo di carattere, che regala emozioni. Ve la raccontiamo nella nostra video-prova. Quella volta che: girare in pista dopo un incidente       

Pur soddisfacendo l&rsquo;Euro-5, la Triumph Speed Triple 1200 RS &egrave; la pi&ugrave; potente naked che porta questo nome mai costruita

Video-prova Triumph Speed Triple 1200 RS, cattiveria in salsa british

Indiscutibilmente, non è certo una moto per viaggiare. Men che meno in due. La nuova Triumph Speed Triple 1200 RS nasce piuttosto per scaternarsi lungo eccitanti strade secondarie, tortuose e gustose; ma anche in un adrenalinico turno in pista. L’ultima – e senza alcun dubbio, più raffinata – Speed è una moto che invita a trovare continuamente scuse per uscire e guidare. Un mezzo di carattere, che regala emozioni. Ve la raccontiamo nella nostra video-prova.

        Naked di successo. Dopo averla provata in anteprima in pista e su strada, &egrave; tempo di ripercorrere insieme al storia della Triumph Speed Triple, una della maxi naked pi&ugrave; affascinanti e ricche di storia. Design e motore 3 cilindri elementi chiave di una storia quasi trentennale. Stile un po' rozzo, ma unico al debutto  Da essere una rivistazione un po' rozza, quando &egrave; stata creata nel 1994, la prima Triumph Speed Triple era una najed nata semplicemente eliminando la carrozzeria dal modello sportivo al periodo nel catalogo Triumph: la Daytona 900. Con il tempo la Triumph Speed ??Triple &egrave; stata trasformata in una vera roadster con l'introduzione - due anni dopo - nel 1996 della versione T509. Uno stile caratteristico introdotto da Jhon Mockett, con gli occhi a mascherina che si abbinava ad un motore di 885 cc dotato di iniezione. La nuova generazione 955  Il motore tre cilindri venne sostituito nel 1999 da una unit&agrave; di nuova generazione da 955 cc ( da 79 x 65 mm il nuovo rapporto alesaggio/corsa) che manteneva le stesse letture al banco di 108 CV, ma ora con una coppia decisamente migliorata. Un nuovo restyling arriv&ograve; nel 2002, con l'introduzione di una versione maggiorata del 955 cc, offrendo un aumento di potenza a 118 CV, oltre a una coppia massima portata a 100 Nm. Potenza che crebbe fino alla soglia dei 128 CV nel 2005 con l'arrivo del 1050 (79 x 71,4 mm i valori di alesaggio/corsa)&nbsp;ed una coppia massima di 105 Nm. &nbsp; Occhi da lupo  Arriviamo al 2011, quando ad un nuovo design della moto si agggiunse quello al motore di 1050 cc che ora vede i 133 CV ed 111 Nm di coppia massima come valori di riferimento. I caratteristici fari iper-distintivi a "occhio di bue" della Speed Triple vengono ora sostituiti da felementi "wolfeye" (occhio di lupo) di tipo pentagonale, forse meno retr&ograve; ma comunque aggressivi e particolari. In ogni caso, i numeri di vendita continuavano a crescere, tanto che alla fine del 2015 Triumph aveva venduto non meno di 56.929 Speed ??Triple con il motore da 1050 cc, ben 77.800 esemplari dal 1994, anno del debutto. Tuttavia, nel 2015, quando ha festeggiato il suo 21 &deg; compleanno, la moto che negli ultimi due decenni era stata il riferimento sul mercato delle "hooliganbike" era diventata in realt&agrave; un po' "morbida" d'aspetto soprattutto al confrono delle proposte tutto-pepe di KTM, BMW, Ducati e Aprilia arrivate ad insidiare il trono della moto britannica, e che mettevano in campo centimetri cubi, pi&ugrave; potenza e tanta cattiveria, oltre ad una ciclistica ed una elettronica degna di mezzi da pista. Il riscatto della Speed Triple  Per fronteggiare gli attacchi della concorrnza per il 2016 Triumph apporta aggiornamenti alla Speed ??Triple che ora vede uno stile pi&ugrave; elegante ed allo stesso tempo aggressivo, riportando in auge quei tratti distintivi che erano forse scomparsi con il lavoro di restyling del 2011. Un passaggio generazionale in parte innescato dalla necessit&agrave; di soddisfare le nuove normative Euro 4 su rumorosit&agrave; ed emissioni, e che ha visto una riprogettazione del motore da 1050 cc. Triumph ha mantenuto le stesse dimensioni di 79 x 71,4 mm, ma con 104 nuovi componenti. Era effettivamente un motore completamente nuovo. Il risultato &egrave; stato un aumento del 5% della potenza fino ai 140 CV dichiarati a 9.500 giri / min, con solo un piccolo aumento della coppia massima a 112 Nm a 7.850 giri/min, rispetto ai 133 CV/ ed 111 Nm di coppia del modello precedente, il tutto in conformit&agrave; alla norma Euro 4. Inoltre &egrave; arrivata una maggiore guidabilit&agrave;. Grazie, quindi, ai burocrati di Bruxelles per aver stimolato questo rinnovamento! Il 2021 vede l'arrivo di un modello inedito, dop un grande lavoro di riprogettazione anche qui per venire incontro alle nuove norme, ora &nbsp;Euro 5. Una moto completamente nuova pronta a tuffarsi nella sempre pi&ugrave; accesa arena delle maxi - roadster.  Prova Triumph Speed Triple 1200 RS: Dio salvi la regina       

Quando nacque nel 1994 era semplicemente una Daytona 900 a cui venne tolta la carenatura. Col tempo ha acquisito muscoli e fascino, con il tre cilindri sempre grande protagonista

Triumph Speed Triple 1200: storia di una streefighter all'inglese

Il proprietario di Triumph Motorcycles, John Bloor, e il figlio Nick che dirige l&rsquo;azienda, sono noti per essere discreti industriali che lasciano parlare il prodotto. Nel nostro caso la Speed Triple 1200 RS, ultima evoluzione della moto nata nel 1994 sulla scia della Ducati Monster M900 che di fatto invent&ograve; la categoria delle streetfighter.  Nonostante un sostanziale rinnovamento attuato nel 2016, la Speed &egrave; rimasta ai margini dell&rsquo;arena in cui si sono scontrate le naked di ultima generazione ad elevate prestazioni. &quot;Sapevamo di dover migliorare, ma non eravamo disposti a farlo a scapito della guidabilit&agrave;&quot; afferma l&rsquo;ingegnere capo di Triumph, Stuart Wood. &quot;Quindi ci siamo concentrati sul fornire una potenza significativamente maggiore riducendo sostanzialmente il peso, al fine di fornire prestazioni a tutto tondo molto maggiori rispetto a prima, attraverso un rapporto peso/potenza notevolmente migliorato&quot;.  Triumph Speed Triple 1200 RS: cavalleria da record per il tre cilindri    Pur soddisfacendo l&rsquo;Euro-5, la Triumph Speed Triple 1200 RS &egrave; infatti la pi&ugrave; potente naked che porta questo nome mai costruita: il suo motore a tre cilindri in linea ha una cilindrata di 1160 cc ed eroga la bellezza di 177,5 CV a 10.750 giri.  Il tre cilindri della Speed Triple pi&ugrave; potente mai costruita &egrave; tutto nuovo e ora &egrave; 7 kg pi&ugrave; leggero. Questo grazie a un albero motore inedito, alberi a camme cavi, varie fusioni in magnesio, alla batteria agli ioni di litio, un nuovissimo cambio a 6 rapporti e una nuova frizione a dieci dischi. Due in meno rispetto al passato grazie ai nuovi materiali d&rsquo;attrito. Il rapporto di compressione &egrave; stato aumentato fino a 13,2:1 (da 12:1) grazie a pistoni forgiati e una testata nuova. La distribuzione &egrave; dotata di bilancieri a dito, le 4 valvole per cilindro hanno tutte molle con fili a sezione ovale. Il nuovo telaio &egrave; il 17% pi&ugrave; leggero (9,1 kg). Il centro di gravit&agrave; &egrave; posto pi&ugrave; in basso e la distribuzione dei pesi premia l&rsquo;avantreno grazie ad un forcellone pi&ugrave; lungo (il pivot &egrave; 10 mm pi&ugrave; in alto). Il peso dichiarato &egrave; di 198 kg (-10 rispetto al modello precedente).  Lo stile completamente nuovo della 1200 RS riprende decisamente l&rsquo;atteggiamento aggressivo e la presenza muscolare della prima Speed, ma con linee pi&ugrave; pure, pulite e nitide, completate da una coppia di fanali a forma di serpente. La sella, a quota 830 mm, &egrave; solo 5 mm pi&ugrave; alta di prima, con le pedane pi&ugrave; strette per aumentare l&rsquo;angolo di piega richiesto dai pneumatici sportivi di primo equipaggiamento Metzeler Racetec RR K3. La nuova 1200 RS ha un manubrio a sezione conica pi&ugrave; largo di 13 mm che offre una maggiore leva nelle curve pi&ugrave; strette, oltre a una posizione di guida pi&ugrave; dominante e decisa.&nbsp;  Un grande passo avanti viene dal design della sella, sagomata in modo intelligente, lunga, sottile e ben imbottita. Il modo in cui il cuscino si restringe nel punto di contatto con il serbatoio del carburante significa che la maggior parte dei motociclisti sar&agrave; in grado di appoggiare bene entrambi i piedi a terra. La spaziosa posizione di guida &egrave; tanto rilassante quanto dinamicamente efficace: la nuova Speed &egrave; una moto con una manovrabilit&agrave; intuitiva e ricorda molto da vicino la Street Triple 765.  Triumph Speed Triple 1200 RS: in pista a Donington    La possibilit&agrave; di scoprire le caratteristiche di questa moto arriva in una giornata piena di azione sulle strade di campagna inglesi nel Lincolnshire Dales e Robin Hood Sherwood e sulla pista di Donington Park. &Egrave; bastata la prima mezz&rsquo;ora di guida per scoprire quanto sia raffinata. Grazie a una riduzione del 12% dell&rsquo;inerzia, il motore &egrave; notevolmente pi&ugrave; reattivo e aumenta di giri pi&ugrave; rapidamente rispetto al vecchio modello. Grazie alla nuovissima alimentazione e al sistema di scarico 3-in-1, la Speed canta che &egrave; un piacere, con un ruggito di aspirazione viscerale e il caratteristico ululato di scarico.  Ma al di l&agrave; dei numeri del suo tre cilindri, quello che colpisce &egrave; l&rsquo;erogazione di coppia corposa ma super controllata. Insomma, la Speed &egrave; una muscle-bike facile da gestire. Puoi farla girare fin quasi alla zona rossa ma zero vibrazioni. Il cambio a sei marce eccezionalmente dolce permette di mantenere il motore nella zona pi&ugrave; favorevole collocata tra i 4.000 e gli 8.000 giri: in questo frangente l&rsquo;accelerazione &egrave; impressionante cos&igrave; come grande &egrave; il senso di controllo. Anche se &ndash; &egrave; bene ricordarlo &ndash; occorre tenersi stretti, perch&eacute; l&rsquo;accelerazione pu&ograve; cogliere in contropiede. Insomma, meglio inserire un rapporto in pi&ugrave; e godersi la grande coppia.&nbsp;  In questo senso, il cambio assistito up&amp;down &egrave; impeccabile: non &egrave; eccessivamente sensibile ed &egrave; fluidissimo. Nemmeno un sussulto mentre si passa dalla folle alla prima. Come detto, la parola che meglio descrive la guida di questa nuova Triumph &egrave; &ldquo;raffinata&rdquo;: per quanto surreale, &egrave; una muscle-bike dalle buone maniere. Anche quando si riprende in mano il gas a centro curva nella modalit&agrave; di guida Track, la pi&ugrave; aggressiva.&nbsp;  Pacchetto elettronico    Il lavoro a livello di elettronica &egrave; stato notevole. Sviluppata con Continental, la nuova IMU a sei assi ha permesso di implementare il controllo di trazione (regolabile su quattro livelli) e l&rsquo;anti-impennata. Nel pacchetto &egrave; incluso anche il Cornering ABS gestibile su due modalit&agrave;: Road and Track.&nbsp;  Ovviamente sono presenti anche cinque modalit&agrave; di guida, tutte facilmente gestibili anche in movimento: Track, Sport, Road, Rain (con potenza limitata a 99 CV) e una Rider personalizzabile. Il sistema &egrave; regolabile tramite il nuovissimo cruscotto TFT da cinque pollici e i pulsanti posti nel blocchetto di sinistra.&nbsp;  Le impostazioni dell&rsquo;ABS e del TC sono collegate alle modalit&agrave; di guida, ma possono anche essere regolate indipendentemente se lo si desidera (o disattivate tutto). Parlando di frizione, Triumph ha implementato una versione aggiornata del sistema &ldquo;slip-assist&rdquo; con funzione antisaltellamento, il tutto coadiuvato da un comando a cavo dall&rsquo;azionamento piuttosto leggero e poco affaticante.&nbsp;  In frenata, invece, &egrave; quasi superfluo dire che i freni Brembo Stylema lavorano alla grande, anche e soprattutto nelle decelerazioni dalle velocit&agrave; pi&ugrave; elevate. Questa nuova versione della naked inglese in staccata mantiene un&rsquo;elevata stabilit&agrave; in ogni condizione. Nessun effetto autoradrizzante in piega, nessuna tendenza ad allargare quando si riprende in mano il gas. Incollata a terra, offre tanta stabilit&agrave; anche nelle curve veloci, affrontate a oltre i 120 km/h. Tanta stabilit&agrave; &ndash; ed &egrave; qui la novit&agrave; pi&ugrave; importante di questa moto &ndash; si accompagna ad una maneggevolezza sullo stretto sorprendente, merito del baricentro pi&ugrave; basso &ndash; certo &ndash; ma anche di quei millimetri in pi&ugrave; di braccio di leva offerti dal manubrio.  Triumph Speed Triple 1200 RS SU STRADA    L&rsquo;unico appunto nel tour stradale va alla taratura piuttosto rigida delle sospensioni Ohlins; sulla vecchia Street (equipaggiata sempre con le unit&agrave; svedesi) ci si poteva fiondare nelle curve convinti e spensierati, confidando sul modo in cui la forcella assorbiva le malformazioni del fondo. La taratura della nuova nuda inglese &egrave; pi&ugrave; sostenuta ed &egrave; pi&ugrave; sensibile alla qualit&agrave; del fondo: insomma, la moto &egrave; indiscutibilmente orientata alla pista, come &egrave; emerso a Donington Park, dove il comportamento dinamico &egrave; parso eccellente. Su strada &egrave; emerso, insomma, qualche leggero sbacchettamento dell&rsquo;avantreno, specialmente in presenza delle giunture trasversali dell&rsquo;asfalto. In pista, invece, godimento puro.  IN CONCLUSIONE   Alla fine della giornata rimane una sensazione netta: il significativo aumento delle prestazioni del motore unito alla ritrovata guidabilit&agrave; rende la nuova Speed Triple 1200 RS estremamente divertente da guidare, soprattutto per la suggestiva colonna sonora di sottofondo. Le prestazioni extra del &ldquo;triple&rdquo; inglese invitano a tenere la terza marcia per chilometri e chilometri, danzando da un lato all&rsquo;altro senza sforzo, volando sulle curve senza bisogno di cambiare rapporto, approfittando della grande coppia.  La Triumph Speed Triple 1200 RS non &egrave; una moto per viaggiare, men che meno in due. Nasce per la gita domenicale, quella che passa per stradine secondarie tortuose e gustose; &egrave; indicata per le colline o i classici passi di montagna. L&rsquo;ultima &ndash; indiscutibilmente pi&ugrave; raffinata &ndash; Speed &egrave; una moto con cui trovare scuse per uscire e guidare. &Egrave; una moto di carattere. Che regala emozioni.  Mi compro la moto: non facciamoci fregare da noi stessi 

Abbiamo provato in anteprima la rinnovata streetfighter inglese. Forse la &quot;Triple&quot; pi&ugrave; cattiva ed efficace mai prodotta, un vero animale da pista

Prova Triumph Speed Triple 1200 RS: Dio salvi la regina

        Tamarit Motorcycles &egrave; un produttore spagnolo di motociclette custom nato ad Elche, nella Comunit&agrave; Valenciana, balzato agli onori della cronaca motociclistica per aver dedicato anima e corpo alla costruzione di due ruote special incentrate sui modelli Triumph. L&rsquo;ultimo uscito dall&rsquo;officina spagnola riguarderebbe una rivisitazione in chiave caf&eacute; racer della Triumph Speed Twin, la modern classic inglese con motore bicilindrico parallelo da 1.200 cc capace di 97 cavalli a 6.750 giri e di un picco di coppia pari a 112 Nm a 4.950 giri.  Triumph Thruxton 900 Gullwing X: caf&eacute; racer che si ispira alle auto &ldquo;PARIS&rdquo;, IL PROGETTO N&deg;75 Partendo gi&agrave; da una buona base, Tamarit ha pensato bene di aggiornare la Speed Twin &ldquo;Paris&rdquo; &ndash; questo il nome del modello custom N&deg; 75 prodotto dall&rsquo;azienda -, implementando sulla due ruote tutta una serie di parti presenti all&rsquo;intero del suo personalissimo catalogo. Secondo quanto riferito dalla stessa officina, infatti, la &ldquo;Paris&rdquo; sfoggerebbe un nuovo codino &ldquo;Suzuka&rdquo; &ndash; creato appositamente per la Speed Twin &ndash; una sella trapuntata Tamarit, scarico Thruxton &ldquo;Apollo&rdquo;, un nuovo sottopancia con finiture in fibra di vetro, una nuova mascherina del faro anteriore, specchietti circolari, un nuovo portatarga e ammortizzatori &Ouml;hlins TR964. Nessun cambiamento, invece, per quanto riguarda le prestazioni. Infatti, se dal punto di vista del design la Triumph Speed Twin &ldquo;Paris&rdquo; &egrave; stata completamente riconvertita, per quel che riguarda la motorizzazione non &egrave; stata apportata alcuna modifica.  BMW R Nine T: la special DBR9T ispirata ad Aston Martin       

La special prodotta dall&rsquo;officina spagnola &egrave; stata commissionata da un affezionato cliente. Nessun cambiamento lato prestazioni, ma pu&ograve; contare su alcuni dettagli davvero originali

Triumph Speed Twin “Paris”: café racer by Tamarit Motorcycles

La special prodotta dall’officina spagnola è stata commissionata da un affezionato cliente. Nessun cambiamento lato prestazioni, ma può contare su alcuni dettagli davvero originali. Eccola in queste foto

Triumph Speed Twin “Paris” by Tamarit Motorcycles

Neanche il tempo di uscire sul mercato, che Triumph Speed Triple 1200 RS &egrave; stata gi&agrave; rivisitata. Non nella realt&agrave;, dove la moto di Hinckley continuer&agrave; a piazzarsi nel segmento nelle naked: ma nella fantasia s&igrave;. Il designer Kardesign ha dato sfogo a tutti gli appassionati Triumph che lamentavano l&#39;uscita della sportiva Daytona dai listini del Marchio, prendendo la 1200 Rs uscita a gennaio 2021 e trasformandola nel concept Daytona 1200.  DA NAKED A SPORTIVA: COS&#39;HA MODIFICATO    Kardesign, per gli appassionati, non &egrave; nuovo a rivisitazioni fantasiose e temerare nel mondo delle moto. Dall&#39;Aprilia Tuono V4 alla Fireblade trasformata in una naked, passando per una Panigale V2 fusa con un Italjet Dragster, il designer ha adesso deciso di &quot;ridar vita&quot; alla famiglia Daytona di Triumph. Lo ha fatto sostituendo il manubrio alto montando dei semimanubri e spostando gli specchietti fino alla carenatura anteriore. Rimasta invariata la posizione delle pedane e la struttura del telaio ausiliario.  Esteticamente, sono state rifinite le linee della coda, della sella e del serbatoio. La carenatura anteriore &egrave; ispirata a quella della Triumph Daytona 765 della Moto2, ma integra anche l&#39;illuminazione a LED e la presa d&#39;aria della 1200 RS. Il tubo di scarico &egrave; inoltre in posizione rialzata.  Che Triumph possa reinserire la gamma Daytona in produzione, appare francamente difficile. I fan, per il momento, dovranno consolarsi con i lavori di Kardesign.    Triumph 765 Daytona: e se arrivasse davvero? 

Si tratta solamente di un concept ideato dal designer Kardesign, che ha reimmaginato la nuova naked inglese come se facesse parte della gamma sportiva Daytona

Triumph Daytona 1200 RS, una Speed Triple carenata

L’azienda di Hinckley ha stravolto ogni componente della sua ammiraglia, che ora è una naked sportiva fatta e finita. La scheda tecnica dice 180 CV: basterà per competere con le migliori? Nel frattempo, ecco le foto

Nuova Triumph Speed Triple 1200 RS, LE FOTO

Chi l&rsquo;ha provata (o avuta) lo sa: la Triumph Speed Triple non &egrave; mai stata la moto sportiva per eccellenza. &Egrave; sempre stata una naked con un motore generoso ma comunque fluido, una ciclistica stabile&nbsp; e sincera (specialmente l&rsquo;ultima RS) ma non cos&igrave; agile. Una moto divertente, senza dubbio, ma non la pi&ugrave; efficace tra le curve. Stanchi di queste osservazioni, i tecnici hanno affrontato il problema di petto e con la scusa dell&rsquo;Euro 5 hanno stravolto il progetto. L&rsquo;obiettivo &egrave; chiaro: trasformare un&#39;hooligan da stadio in un&rsquo;affilata arma sportiva. Ecco perch&eacute; la nuova Speed non &egrave; solo (molto) pi&ugrave; potente, ma anche pi&ugrave; leggera, pi&ugrave;&hellip;andiamo con ordine.&nbsp;  Triumph Speed Triple 1200 RS: come &egrave; fatta    Cuore di tutto il progetto &egrave; il motore. &Egrave; stato rivisto ovunque: bielle, pistoni, albero motore, centralina, aspirazione, scarico&hellip;&egrave; pi&ugrave; compatto e leggero (-7 kg) e ha un&rsquo;inerzia inferiore (&egrave; pi&ugrave; rapido a prendere giri). Un profondo lavoro d&rsquo;ingegneria, frutto anche dell&rsquo;esperienza acquisita sui campi di gara della Moto2. Il tre cilindri ora ha una cilindrata di 1.160 cc (90 x 60,8 mm le misure di alesaggio e corsa, contro i precedenti 79 x 71,4 mm) ed esprime la bellezza di 180 CV (+30) a 10.750 giri e 125 Nm di coppia massima. Numeri importanti, che catapultano la Triumph Speed Triple 1200 RS nell&rsquo;olimpo delle naked pi&ugrave; potenti in assoluto.&nbsp;  Elettronica    L&rsquo;esuberante Triple &egrave; assistito da un&rsquo;elettronica di prim&rsquo;ordine: la piattaforma inerziale a 6 assi sovrintende a tutti i controlli elettronici di assistenza, tra cui il Traction Control (4 livelli, include anche lo Slide Control), ABS Cornering (2 livelli) e Wheelie Control, oltre naturalmente alle mappe motore. Tutti questi parametri comunque sono auto-regolati a seconda della modalit&agrave; di guida selezionata (Rain, Road, Sport, Track e Rider), che il pilota pu&ograve; scegliere attraverso una nuova strumentazione TFT di 5 pollici. Al capitolo elettronica si segnalano anche il quickshifter bidirezionale (migliorato), le luci tutte a LED, il sistema di avviamento keyless, il cruise control e i blocchetti retro-illuminati, oltre alla nuova batteria al Litio.&nbsp;  Con un aumento cos&igrave; considerevole della potenza, anche la ciclistica si &egrave; dovuta sottoporre a interventi pesanti. Telaio e telaietto hanno una struttura simile al passato (ed entrambi sono in alluminio), ma sono stati completamente ridisegnati. Sono cambiate le rigidezze flessionali, torsionali, le dimensioni&hellip;anche il monobraccio &egrave; nuovo, pi&ugrave; lungo, ma l&rsquo;interasse &egrave; rimasto identico: 1.445 mm (questo perch&eacute; il motore &egrave; pi&ugrave; compatto). Le masse per&ograve; sono molto pi&ugrave; centralizzate e il baricentro &egrave; pi&ugrave; basso e avanzato.  PREZZI E VERSIONI    In totale, la nuova Speed pesa 198 kg in ordine di marcia (-10 kg) e offre una posizione di guida pi&ugrave; caricata verso l&rsquo;avantreno (ma allo stesso tempo pi&ugrave; permissiva con i piloti pi&ugrave; alti). Da segnalare anche le sospensioni Ohlins di alta gamma (mono TTX36, forcella NIX30), i freni Brembo (pinze Stylema, dischi di 320 mm e pompa MCS) e gli pneumatici Metzeler Racetec RR (al momento dell&rsquo;acquisto si pu&ograve; optare anche per le Pirelli Diablo Supercorsa SC2). La nuova Triumph Speed Triple 1200 RS costa 17.600 euro e rimarr&agrave; da sola in gamma: non sono previste versioni R o S.    KTM 1290 Super Duke RR, trapelati i dati su peso e potenza 

L&rsquo;azienda di Hinckley ha stravolto ogni componente della sua ammiraglia, che ora &egrave; una naked sportiva fatta e finita. La scheda tecnica dice 180 CV: baster&agrave; per competere con le migliori?

Nuova Triumph Speed Triple 1200 RS: quota 180!

        Nei giorni scorsi sono iniziati a trapelare i primi dettagli sulla nuova Triumph Speed Triple 1200 RS. &Egrave; la stessa Casa inglese che ha voluto aumentare la curiosit&agrave; degli appassionati rilasciando un video teaser, prima della presentazione del 26 gennaio. Ma adesso i particolari aumentano perch&eacute; in rete &egrave; spuntata una scheda tecnica relativa proprio alla Triumph Speed Triple 1200 RS. A colpire, naturalmente, &egrave; la dicitura che mostra la potenza della nuova moto: 180 CV (132,4 kW). I dati Informazioni, quelle finite su Internet, che dovevano restare ancora nascoste. E invece adesso sappiamo che la cilindrata passa da 1.050 cc a 1.160 cc (meno di quanto ci aspettassimo, per&ograve;, dal nome &ldquo;1200&rdquo;). Crescono anche potenza, gi&agrave; detto sopra, e coppia: 180 CV a 10.750 giri&nbsp;e&nbsp;125 Nm a 9.000 giri.  Scheda tecnica autentica? La scheda tecnica sembra autentica. A suggerire la sua veridicit&agrave; il fatto che venga mostrato il profilo laterale della nuova Triumph Speed Triple 1200 R, profilo piuttosto differente dalla precedente versione, con linee pi&ugrave; morbide. Qualche modifica al telaio, seppur non sostanziale ma fatta per accogliere una nuova architettura del motore, che verr&agrave; adeguato agli standard di emissioni Euro5. Il peso non &egrave; riportato sulla scheda tecnica, ma si vocifera di una importante riduzione. Serve attendere solo qualche altre giorno. Rewind, Triumph Speed Triple T509: sguardo inconfondibile       

Informazioni che non dovevano trapelare prima della presentazione del 26 gennaio, ma ormai in rete: 180 CV e 125 Nm, la cilindrata passa 1.160 cc

Triumph Speed Triple 1200 RS, le specifiche tecniche spuntano sul web

Nel 1991 la Triumph ha riniziato ufficialmente la produzione delle prime moto dopo il fallimento del 1983 e il successivo acquisto da parte dell&#39;inglese John Bloor. Le nuove Triumph erano moderne e all&#39;avanguardia nella tecnologia ma esteticamente un po&#39; scialbe, i primi modelli veramente interessanti furono due e vennero presentati nel 1994 in coppia: Daytona Super III e Speed Triple.&nbsp;La prima una ammiraglia tricilindrica sportiva carenata, la seconda &egrave; la sua versione nuda, con semimanubri e faro tondo, voluta dal nuovo importatore per l&#39;Italia, Carlo Talamo, che fece pressione alla casa madre per avere una caf&egrave; racer moderna da piazzare sul mercato italiano.  Inultile dire che Talamo (come tante altre volte) ci aveva azzeccato. La Speed Triple con motore 900 dell&#39;esordio fu l&#39;unico modello che ebbe veramente seguito in tutta Europa, e i numeri di vendita cominciarono a mettere il sorriso ai vertici Triumph.  1996: ECCO IL DOPPIO FARO    La vera svolta per&ograve; arriv&ograve; nel 1997, quando fece la sua comparsa al salone di Colonia del 1996 la nuova serie Daytona T595 affiancata dalla Speed Triple T509. Tralasciando la bellissima carenata e concentrandoci sulla nuda, notiamo che l&#39;azzardo di Triumph per questo modello esteticamente equilibratissimo e con un gran telaio (sviluppato dallo specialista inglese Harris) &egrave; un doppio faro anteriore affiancato che la fa sembrare un matto sotto effetto di stupefacenti.  La moto venne proposta in doppia configurazione con semimanubri e manubrio alto, e per paura dell&#39;azzardo del doppio faro, Triumph mise a disposizione un kit di conversione a faro singlolo per chi la volesse pi&ugrave; tradizionale. L&#39;utenza fece la sua scelta: vennero vendute pochissime con i semimanubri e i kit di conversione a monofaro si contano sulle dita di una mano.  IL FENOMENO DELLE STREETFIGHTER    Il DNA della T509 era di una moto sportiva e i suoi numeri dicono tutto: 3 cilindri a iniezione per 885cc di cilindrata, 108 CV di potenza massima e peso di 196 kg a secco. Gommatura generosa e forcellone monobraccio (prima volta su una naked di serie) la rendevano muscolosa, mentre il telaio curvilineo e sinuoso era un piccolo capolavoro di ingegneria e design. Infine lo sguardo con quei due occhi strabuzzati a sottolineare un carattere pazzo e irriverente che il comportamento su strada della moto non tradiva.  Unica macchia del modello: un richiamo dopo la consegna dei primi esemplari obblig&ograve; la Triumph a sostituire tutto il telaio per un problema di rotture al cannotto di sterzo. Questo si seppe dopo che qualcuno si fece male, ma la campagna fu rapida ed efficiente.    Oltre ad essere una pietra miliare nell&#39;estetica, la Speed Triple T509 fu la prima moto che venne soprannominata &ldquo;Streetfighter&rdquo;, una categoria che negli anni seguenti ebbe un vasto seguito nella produzione europea e che deve molto a questa capostipite nata da una scommessa fra i vertici inglesi e l&#39;allora sconosciuto importatore italiano Carlo Talamo, un tipo che aveva lo sguardo molto lungo, tanto che ancora oggi quel doppio faro &egrave; il segno distintivo di un&#39;icona a due ruote.  Gira pagina per leggere la nostra prova sul numero di InMoto del 1997  &nbsp;  &ldquo;La T509 &egrave; adatta a percorsi misti, ma pu&ograve; offrire ottime soddisfazioni nell&#39;impiego in pista dove analogamente alla sportivissima sorella Daytona di maggiore cubatura offre impensabili angoli di inclinazione e una guida precisa ed estremamente sicura, se solo si ha la voglia di intervenire sulle molteplici regolazioni delle sospensioni&rdquo;.  E sul motore: &ldquo;Si dimostra un vero portento, considerando tutta la birra che possiede, che evidenzia pure una gasante tonalit&agrave; di scarico borbottante, zoppicante al minimo, un tantino metallica al salire dei giri. Occorre pazientare un poco a freddo perch&eacute; si regolarizzi nel funzionamento, salvo poi rivelarsi davvero performante&quot;.    Infine sull&#39;estetica: &ldquo;Non si corre di certo il rischio di passare inosservati in sella alla T509, che a tutti gli effetti pu&ograve; essere considerata la pi&ugrave; autorevole antagonista della Ducati M900, la &ldquo;madre di tutte le naked&rdquo;, ma il lavoro svolto dai tecnici inglesi &egrave; lodevole, soprattutto dal punto di vista della guida&rdquo;.  Rewind, Ducati Streetfighter 1098: la &quot;bruciasemafori&quot;  &nbsp; 

Era una delle pi&ugrave; carismatiche moto del mercato, una streetfighter dallo sguardo intenso che ha risollevato la Casa di Hinckley dal baratro portatandola a quello che &egrave; oggi

Rewind, Triumph Speed Triple T509: sguardo inconfondibile

Nel 1991 la Triumph ha riniziato ufficialmente la produzione delle prime moto dopo il fallimento del 1983 e il successivo acquisto da parte dell&#39;inglese John Bloor. Le nuove Triumph erano moderne e all&#39;avanguardia nella tecnologia ma esteticamente un po&#39; scialbe, i primi modelli veramente interessanti furono due e vennero presentati nel 1994 in coppia: Daytona Super III e Speed Triple

Rewind, Triumph Speed triple T509 FOTO

Triumph ha iniziato a svelare i primi interessantissimi dettagli della nuova Speed Triple 1200 RS. Infatti, in attesa del lancio ufficiale previsto per il prossimo 26 gennaio, ha voluto stuzzicare la fantasia dei fan con un video teaser in cui, oltre alle linee tese e aggressive dei fari al LED, ha voluto far sentire anche il suo ruggente sound.    Vmoto Soco Group, nuovo teaser per TS Street Hunter  IN ATTESA DEL LANCIO UFFICIALE  Tuttavia, nonostante la Casa britannica prometta una moto rivoluzionaria in termini di potenza, prestazioni e maneggevolezza, sono ancora pochi i dettagli trapelati sulla nuova naked di Hinckley. Anche se alcune informazioni erano gi&agrave; state diffuse dai colleghi di MCN.  Per il momento, le indiscrezioni riguardano solo l&rsquo;incremento della cilindrata rispetto alla sorella Street Triple. Il motore tre cilindri, infatti, rimarr&agrave; lo stesso, ma con l&rsquo;unita da 1.050 cc portata a 1.160. Tutto questo, ovviamente, per non penalizzarne troppo le prestazioni con l&rsquo;arrivo delle omologazioni Euro 5.    Probabile anche un aumento della potenza, che dovrebbe attestarsi attorno ai 165-170 cv. Non ci resta che attendere il prossimo 26 gennaio per scoprire tutti i dettagli. Stay tuned&hellip;  Triumph Street Triple RS: #SottoEsame 

La Casa Britannica promette una moto rivoluzionaria in termini di potenza, prestazioni e maneggevolezza. Lancio globale atteso per il prossimo 26 gennaio

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